bobby solo little tony

#MilanBarça: quanto siamo vecchi…

Se anche Berlusconi, l’inguaribile ottimista nonchè eccelso venditore di stronzate al popolino beota, arriva a dire che “per battere il Barcellona serve un miracolo“, allora siamo messi proprio male. Significa che le probabilità non già di passare il turno (su quello nessuno scommetterebbe un euro) ma soltanto di ottenere un risultato positivo nella gara di andata a San Siro sono sotto allo zero, inconsistenti e inconcepibili.

Barcelona youth team
I pulcini del Barça: forse con questi potremmo vincere

Inutile soffermarsi sull’aspetto tecnico-tattico: il Barcellona ci è superiore in tutto e da qualunque prospettiva si inquadri la sfida la nostra inferiorità è netta e incontrovertibile. Inutile anche appellarsi alla sorte: per vincere domani non basterebbe una botta di culo, ma nemmeno due o tre; ce ne vorrebbero minimo unidici: dissenteria e\o febbre da cavallo per tutti i titolari blaugrana; ecco, forse così avremo qualche speranza di riequilibrare l’incontro e magari ben figurare: i nostri titolari contro le loro riserve.

Questi incontestabili dati di fatto mi mettono una tristezza profonda e lacerante. Ma non perchè col Barça perderemo: chi come me è sopravvissuto a Istanbul e Marsiglia un’eliminazione agli ottavi di UCL se la mangia a colazione… No, quello che mi fa veramente male è lo spirito con cui il popolo rossonero affronta questa sfida: rassegnazione e disfattismo.
Un tempo, nemmeno troppo lontano, queste erano le nostre serate: ci si riuniva con gli amici di fede e  – i cuori ardenti e trepidanti  – si guardava la partita, ma solo dopo aver osservato religiosamente tutti i rituali scaramantici consolidati negli anni. Oggi invece sembra che stiamo per andare al patibolo: aspettiamo pazienti e rassegnati che il boia esegua l’esecuzione così da poter ritornare alla nostra nuova, misera, triste e avvilente dimensione, una realtà così malevola che tocca tifare Siena per sperar di scalare un posto in classifica.

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LIttle Tony e Bobby Solo cantano alla Sagra della Porchetta di Arcore

Ecco, vedo il Milan di oggi e mi pare di vedere uno di quei grandi cantanti degli anni 60, tipo Bobby Solo, Little Tony, i Dik Dik, Ornella Vanoni: un tempo gremivano le piazze con fan adoranti, ora cantano a qualche sagra di paese mentre i vecchietti del posto nemmeno li ascoltano, tutti impegnati ad addentare il panino con la porchetta sotto lo stand gastronomico; e sopportano queste umiliazioni solo per racimolare qualche migliaio di euro e pagarsi la dentiera nuova…

Questo Milan è vecchio nei modi, è vecchio nelle persone, è vecchio nel modo di porsi di fronte al mondo e a se stesso. Il Milan è ormai un perfetto paradigma della vita del suo padrone Berlusconi:  come tutti i vecchi ama raccontare storielle sul passato glorioso perchè il presente è così amaro che è meglio distrarsi; come tutti i vecchi non si rassegna e ama vantarsi di fantomatici obiettivi nonostante siano irraggiungibili perchè gambe e cervello non hanno più energie e idee; come tutti i vecchi che sposano le mode del momento (oggi cantera e progetto giovani) lo fa senza criterio e solo perchè intuisce che è trendy; come tutti i vecchi spara cazzate a mitraglia consapevole  che nessuno oserà contraddirlo per rispetto dell’età ed educazione.

Per quel mi riguarda, quindi, non resta che aspettare che il becchino e il cassamortaro seppelliscano questo Milan decadente e mummificato, con la sola speranza che il nuovo Milan sia de-berlusconizzato e de-gallianizzato e magari fiorire nuovamente.

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6 pensieri su “#MilanBarça: quanto siamo vecchi…

  1. Milan – Barcellona 2 – 0 é esattamente il tipo di partita che piace a me, perché le cose sono andate in maniera esattamente opposta a quella che tutti si aspettavano. E non mi riferisco soltanto al dato più banale (il risultato), ma anche a tanti altri dettagli che costituiscono una sorpresa nella sorpresa: ad esempio, hanno segnato 2 giocatori che finora non avevano dato molto alla causa, uno per motivi fisici (Muntari) e l’ altro per motivi psicologici (Boateng).
    E poi, chi avrebbe mai detto che una difesa come quella del Milan, che ha preso gol anche dagli attacchi più asfittici del campionato italiano, avrebbe tenuto botta contro una squadra per la quale segnare 5 gol a partita é pura routine? E’ una favola moderna del calcio, é l’ impossibile che diventa possibile, é Davide che sconfigge Golia.
    Adesso si aprono scenari inimmaginabili fino a poche ore fa, su tanti fronti: la riconferma di Allegri, le elezioni di Berlusconi (questa vittoria é un formidabile spot elettorale, molto più dell’ acquisto di Balotelli o della lettera sull’ IMU), il cammino da qui a Wembley… soprattutto quest’ ultimo scenario é veramente intrigante: grazie alle manovre di Platini, la Champions si é riempita di squadrette anche nella fase ad eliminazione diretta, quindi l’ unica squadra che potrebbe realmente impensierire il Milan in un eventuale post – Barcellona é la vincente di Manchester United – Real Madrid.
    Io sto parlando come se il turno fosse già passato, ma l’ ambiente milanista non deve cadere in quest’ errore: serate da incubo come quella di La Coruna e di Istanbul devono insegnare che, anche quando tutto sembra già deciso, la cocente delusione é sempre dietro l’ angolo. Ieri Allegri ha dato prova della sua preparazione tattica, adesso deve dimostrare la sua bravura a livello psicologico, riuscendo a tenere tutti sulla corda. In questo é agevolato da un ambiente che, per le già citate esperienze del passato e per la sua innata mentalità vincente, saprà sicuramente aiutarlo a tenere alta la guardia. Nel frattempo, godetevi fino in fondo questa notte magica.
    P.S.: Leggere la tua recensione su Argo é stata una bellissima sorpresa, perché cominciavo a temere di averti perso. Forse andrò a vederlo al solo scopo di poter commentare quel post.

  2. Ciao wwayne, i miei recenti silenzi sono dovuti a un periodo di stra-lavoro che mi tiene spesso lontano dal blog… mettici poi che ultimamente non avevo visto film così interessanti da scriverci sopra due righe… ed il gioco è fatto. Ti consiglio di vedere Argo (è uscito anche in dvd credo), perchè comunque è un bel film nonostante non regga le aspettative create intorno a lui.

    Per quanto riguarda la partita di ieri, devo dire che sono rimasto molto sorpreso dal mio Milan: ha giocato un’ottima partita ed anche se fosse finita 0-0 i complimenti sarebbero stati dovuti. Credo che il Barça debba recitare mea culpa e fare un bagno di umiltà. Da 5 anni giocano allo stesso modo e credo sia giunto il momento di rinnovarsi: anche il Milan degli olandesi a un certo punto fu costretto a cambiar modo di giocare (passando da Sacchi a Capello) per continuare a vincere e credo che loro debbano far lo stesso.
    Il passaggio del turno è ora possibile: se prima avevamo il 5% di possibilità, ora ce la giochiamo alla pari. Sarà dura, durissima, ma ce la possiamo fare. Onestamente non credo che la strada in UCL possa essere trionfale: oltre a ManUTD e Real ci sono altri squadroni come Bayern, Borussia, Juve e PSG che secondo mi ci sono superiori, oltre ovviamente al Barcellona. Mi auguro però che questo piacevole imprevisto non tolga energie e attenzione al risultato più importante (nonchè alla nostra portata): il terzo posto. Battendo Inter e Lazio nelle prossime due partite ci metteremmo una seria ipoteca, Fiorentina permettendo 😀

    1. Non ci avevo fatto caso, ma hai ragione: le prossime 2 partite di campionato saranno quelle decisive per il campionato del Milan. E, quand’ anche faceste bottino pieno, non avreste un minuto di tempo per rifiatare, perché a breve distanza ci sarà il ritorno con il Barcellona e l’ ultimo scontro diretto a Firenze.
      Le partite con Inter e Lazio sono le più facili in assoluto, perché affrontate 2 squadre che avevano puntato tutto sulle loro teste d’ ariete (Milito e Klose), e che quindi, una volta venuto meno il salvatore della patria, hanno perso completamente la trebisonda.
      Sostengo da sempre che il turn over é fondamentale non solo per preservare le energie e far sentire tutti coinvolti nel progetto, ma anche e soprattutto per evitare situazioni di questo tipo: se il gioco di una squadra diventa troppo dipendente da pochi giocatori (o addirittura uno solo), poi al primo infortunio o calo di rendimento dei “titolarissimi” si entra in una spirale negativa e non se ne esce più.
      E’ quello che é successo sistematicamente negli ultimi anni al Napoli: resta attaccato al treno delle prime per 30 giornate e poi crolla di schianto, perché Mazzarri non ha saputo dosare le energie. Ad esempio, era proprio necessario far giocare 90 minuti a Cavani contro il Viktoria Plzen? I napoletani devono comunque fargli un monumento, perché la loro squadra con qualsiasi altro allenatore il treno delle prime non l’ avrebbe visto nemmeno col binocolo. A presto! : )

  3. si, saremo ancora terzi dopo la trasferta a Firenze il posto in UCL non dovrebbe più togliercelo nessuno..

    PS: domenica mi sono visto tutta la partita della Fiorentina e non sai quanto ho invidiato i suoi tifosi… vedere la mia squadra giocare da dio e sul 4-0 ancora attaccare è qualcosa che non ha prezzo per un tifoso… complimenti!!!!

    1. Grazie! I fiorentini sono storicamente degli amanti del bello, in qualsiasi campo, e Montella in questo ci sta dando delle soddisfazioni immense. Speriamo che duri…

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