Top 20 Telefilm

Vi propongo qui la mia personalissima “Top 20 Telfilm”, che chiude il cerchio con le parallele classifiche di Film e Album Musicali.

Sono sempre stato un divoratore di prodotti seriali fin da bambino, quando aspettavo trepidante il sabato sera perchè  su Italia1 trasmettevano l’accoppiata straordinaria A-Team e Supercar. Poi, durante gli studi universitari, ho avuto modo di scoprire la celeberrima classificazione che Umberto Eco fa dei prodotti seriali: “Apocalittici e Integrati“. I primi – gli Apocalittici – ritengono che la serialità sia di per sè un problema, un minus che deteriora il livello di una qualsivoglia espressione artistica (libro, racconto, telefilm, pittura, etc); gli Integrati, invece, ritengono che anche all’interno dei prodotti seriali siano ravvisabili importanti espressioni artistiche, di valore non necessariamente inferiore alle altre.

Per lungo tempo, comunque, i telefilm sono stati considerati un prodotto di serie B, perchè la continua ripetizione di se stessi e il continuo rinnovarsi di un cliché già noto rendevano il prodotto stesso banale, artefatto e di scarso livello artistico e intellettuale. Tuttavia, a partire dagli anni 90, i telefilm hanno subito un processo di sdoganamento che li ha progressivamente nobilitati – al punto di essere spesso considerati sullo stesso livello del Cinema, la Settima Arte – ed elevati nel momento in cui hanno saputo infrangere la barriera della serialità in senso stretto.

La mia top 20 può dunque essere considerata il prodotto della mia perfetta integrazione, visto che da sempre ho apprezzato i prodotti seriali, in alcuni casi per la loro leggerezza, in altri per la loro innovativitàIn questa personale classifica troverete telefilm molto diversi come collocazione temporale e come genere (action, polizieschi, sitcom, drammatici, spy-story). Alcuni sono pietre miliari della mia infanzia, altri recenti e più sorprendenti scoperte. La maggior parte sono seriali nel senso stretto della parola, altri sono più narrativi (si potrebbe scrivere un libro intero sul condizionamento esercitato dai Soprano su tutta la produzione filmica del XXI secolo…). Ma comunque son tutte opere di cui vi consiglio caldamente la visione.

Anche voi avrete senz’altro i vostri telefilm preferiti. Aspetto dunque suggerimenti e giudizi!!!!

EAllaFineArrivaMamma20. E alla fine arriva mamma! (2005– )Scheda

Questa divertente sit-com di recente generazione vede un padre raccontare ai figli le sue peripezie giovanili prima di incontrare la loro futura mamma. I 5 protagonisti interagiscono bene e i personaggi si integrano alla perfezione creando quel perfetto mix comico necessario in ogni sit-com. Il telefilm è leggero e centra perfettamente il suo scopo: far ridere lo spettatore.

A-Team19. The A-Team (1983–1987)Scheda

Per i più giovani – che probabilmente dell’A-Team conoscono solo l’orrida trasposizione cinematografica – dico soltanto che questo telefilm d’azione è stato la colonna portante del genere per tutti gli anni 80. Sorretto da personaggi che sono diventati icone della loro generazione (Mr.T, Murdoch il matto, Sberla) e da una delle più belle colonne sonore dei telefilm, non potevano non entrare nella mia classifica. D’altronde, non so nemmeno quante volte, da bambini, io e miei cugini abbiamo giocato all'”A-Team”. Io, ovviamente, facevo Hannibal Smith :D.

Willi18. Willy, il principe di Bel Air (1990–1996)Scheda

Questo telefilm ha lanciato quella che poi sarebbe diventata una delle più lucenti stelle hollywoodiane – Willy Smitt – ma non ha soltanto questo merito: ha rinverdito negli anni 90 il mito delle sit-com afroamericane, con un carnet di personaggi divertenti e riusciti (basti pensare al favoloso maggiordomo Geoffrey…)

Robinson17. I Robinson (1984–1992)Scheda

I robinson sono la sit-com per eccellenza. Punto. Bill Cosby è stato un’icona del suo tempo e il telefilm – interamente costruito attorno alla sua presenza carismatica – è semplicemente perfetto. Non so quante decine di volte avrò visto alcune puntate, ma esse non smettono mai di divertirmi e farmi ridere. E questa è l’ennesima riprova che la serialità può offrire comunque contenuti di altissimo profilo.

Supercar16. Supercar (1982–1986)Scheda

Tutti i ragazzi della mia generazione sono cresciuti nel mito di KITT, la macchina parlante e dotata di intelletto che Michael Knight (Michael il Cavaliere… che bel nome che si inventarono) guida per le strade americane e che lo aiuta a risolvere i crimini e le ingiustizie. Questo telefilm – seriale nel senso più stretto del termine – sa ancora essere attuale e laddove la trama e i personaggi sembrano talvolta zoppicare, ci pensa il fascino senza tempo di KITT, un derivato dalla famosa “Pontiac Firebird Trans Am”. Chi di noi non ha sognato di sussurrarre al proprio orologio “KITT, soccorso” ed aspettare che la nostra fedele automobile non venisse a prenderci da sola???

Homeland15. Homeland – Caccia alla spia (2011– )Scheda

Questo recentissimo telefilm americano (rifacimento ed adattamento della fortunata serie israeliana “Hatufim”) è una spy story molto ben costruita, al cui interno si muovono personaggi interessanti e grandiosamente interpretati, tanto che i 2 protagonisti (Claire Danes e Damien Lewis) hanno vinto Golden Globe ed Emmy Awards in serie. Come spesso accade, il grande successo della prima serie ha indotto i produttori a proseguire l’opera: la sceneggiatura purtroppo ne ha gravemente risentito e il telefilm ha perso parte del suo smalto. La prima stagione, tuttavia, resta memorabile.

QuantumLeap14. In viaggio nel tempo (1989–1993)Scheda

Questo telefilm racconta di uno scienziato costretto a viaggiare nel tempo impersonando uomini o donne del passato per aiutarli a risolvere i loro problemi. L’opera però, è solo marginalmente di fantascienza, perchè il vero cuore della storia è proprio come Sam Beckett (citazione onomastica non da poco) saprà migliorare le vite delle persone vissute nel passato. “In viaggio nel tempo” mi appassionava da matti ai tempi delle superiori… la puntata delle 18 (quando ancora non esistevano gli assurdi programmi di infotainment ad ammorbare i pomeriggi degli italiani) era un appuntamento irrinunciabile.

Psych13. Psych (2006– )Scheda

Psych è un telefilm leggero, quasi comico oserei dire, che racconta le gesta di Sean, un ragazzo eternamente bambino, sfaticato e inaffidabile, che però aiuta la polizia nelle indagini fingendosi un sensitivo, mentre in realtà è dotato di capacità analitico-deduttive degne di Sherlock Holmes. Le gag con Gus (il suo amico e socio) sono straordinarie e benchè alcuni personaggi siano stereotipati (il detective Lassiter su tutti), l’opera è molto ben riuscita perchè intriga al punto giusto e diverte per tutto il tempo.

Roma12. Roma (2005–2007)Scheda

Sottolineo subito che Roma non ha niente a che vedere con quell’orribile scimmiottamento dell’antica Roma che è Spartacus. La serie è composta di 2 stagioni: la prima racconta l’ascesa al potere e successiva morte di Giulio Cesare, mentre la seconda narra la guerra civile scoppiata successivamente e la presa del potere definitiva esercitata da Ottaviano Augusto. La storia è raccontata con sufficiente fedeltà e la trasposizione della vita della Roma antica fatta con gusto e senza scadimenti di stile o assurdità. Ma è la prospettiva da cui viene visto il racconto a rendere questo telefilm molto interessante: gli occhi di 2 legionari (Tito Pullo e Lucio Voreno) molto diversi tra loro (il primo stupido e impulsivo, il secondo intelligente e riflessivo) eppure simili per il loro senso di dovere, la loro lealtà, la loro fede nella Patria e nell’amicizia. Se amate le opere storiche, non potete perdervela!

2411. 24 (2001–2010)Scheda

Quando un personaggio trascende la sua dimensione narrativa e diventa un icona e una metafora perfetta di ciò che dovrebbe rappresentare, significa che chi lo ha ideato e chi lo ha interpretato hanno compiuto un capolavoro. E’ questo che è accaduto con James Bond, con Rambo e con il protagonista di 24: Jack Bauer, un agente dell’antiterrorismo che in ognuna delle stagioni della serie ha solo 24 ore di tempo per salvare il suo paese da una pericolosa e mortale minaccia. Ed è proprio la narrazione in tempo reale – sottolineata da un cronometro che ogni tanto fa capolino sullo schermo ricordando l’inesorabile trascorrere del tempo – ad essere l’altra grande trovata che ha resto questa serie unica ed amatissima.

Coliandro10. L’ispettore Coliandro (2006– )Scheda

Coliandro – personaggio nato dalla pena di Lucarelli – è un ispettore sostanzialmente incapace, pieno di pregiudizi e maschilista; ostenta un comportamento da duro, ma in realtà ha il cuore tenero; non ha tanto cervello ma ha tanta buona volontà. La serie di cui è protagonista è composta da 4 stagioni e 14 episodi (della inusuale lunghezza di 90 minuti, contro i canonici 45 dei telefilm in genere) che sono praticamente dei film veri e propri, anche perchè non sono collegati l’un l’altro. Oltre all’atmosfera poliziesca, il telefilm è molto divertente, proprio grazie alle gaffe e alle disavventure del protagonista, interpretato da un bravissimo Giampaolo Morelli. La regia di tutti gli episodi è a firma Manetti Bros., una garanzia di qualità. Non aggiungo altro, se non questo: dovete vedere Coliandro!!!!!

RomanzoCrminale9. Romanzo criminale (2008–2010)Scheda

La seconda – e ultima – serie italiana in classifica è la fedele trasposizione televisiva del celeberrimo romanzo di De Cataldo, nel quale vengono raccontate le gesta criminali della Banda della Magliana. Tanti attori sconosciuti ma di grande talento (su tutti Vinicio Marchioni “Il Freddo”) che hanno saputo dare vita ad un’opera memorabile, dove dramma, intrigo, fascino e azione si mescolano in formidabile mix. A mio parere è, senza alcun dubbio, la migliore serie nazionale di sempre.

Luther8. Luther (2010– )Scheda

Il protagonista di questa serie TV prodotta dalla BBC (garanzia di assoluta qualità) è Luther, un detective nero, psicolabile, perennemente incazzato, vittima di scatti d’ira violenta che non sa controllare. Ma, soprattutto, Luther è molto bravo nel suo lavoro, anche se spesso usa metodi poco ortodossi. La bellezza di questa serie non è data solo dalla straordinaria caratterizzazione del personaggio e dall’altrettanto sublime interpretazione di Idris Elba, ma anche dalla sceneggiatura (sempre di finissimo livello), dalla scelta dei cattivi (sempre intriganti) e dal livello delle scene dialogate. Avete presente il dialogo tra De Niro e AL Pacino in “Heat – La Sfida” quando stanno seduti di fronte al bar? Ecco, in Luther i dialoghi sono tutti su quei livelli… non credo sia necessario aggiungere altro.

Chuck7. Chuck (2007-2012)Scheda

Cosa succederebbe se nel cervello di un nerd venisse scaricato un potentissimo programma della CIA? E cosa succederebbe se CIA e NSA dovessero prima proteggerlo e poi farlo diventare una spia a tutti gli effetti? Questa è la storia di Chuck, divertentissimo telefilm che reinterpreta con la risata tutti i luoghi comuni della narrativa delle spy-story. Si tratta di un telefilm gradevole e spensierato, dove le risate si susseguono: il migliore del genere commedia che trovate nella mia classifica.

Smallville6. Smallville (2001–2011)Scheda

Questo è senza dubbio il telefilm cui sono più affezionato di tutti, sia perchè racconta la giovinezza del mio supereroe preferito – Superman \ Clark Kent – sia perchè mi ha accompagnato per la bellezza di dieci anni… Purtroppo, come spesso accade, alla lunga le serie perdono smalto e diventano ripetitive, e questo difetto ha colto anche Smallville. Si fosse fermata alla sesta stagione, sarebbe entrata sicuramente nel podio, tuttavia resta un grandissimo prodotto seriale, che racconta una storia unica e fantastica che ha il pregio non piccolo di far sognare lo spettatore, per tutto il tempo.

Thementalist5. The Mentalist (2008– )Scheda

Il protagonista di questa serie – Patrik Jane – è come Sherlock Holmes: è un infallibile investigatore; ha una intelligenza fuori dalla norma; da piccoli dettagli è in grado di capire vita morte e miracoli di ciascun individuo; è tendenzialmente misantropo; ama prendersi gioco dei suoi compagni e dei criminali cui dà la caccia. Tuttavia c’è un lato oscuro che lo spinge e lo motiva nel suo ruolo di consulente della polizia: vendicarsi del serial killer “Red John” che ha brutalmente ucciso sua moglie e sua figlia. Questo telefilm dove brilla lucente la stella di Simon Baker è veramente bellissimo e la prima stagione assolutamente memorabile; ed anche se perde un po’ di smalto con le stagioni successive resta una delle serie tv che preferisco in assoluto.

Lost4. Lost (2004–2010)Scheda

L’epica serie TV creata da JJ Abrams rimarrà sicuramente negli annali come una delle pietre miliari delle produzioni TV del nuovo secolo e resta di un soffio fuori dal mio podio; e se non ci fossero stati alcuni incomprensibili scadimenti nelle ultime stagioni l’avrebbe probabilmente conquistato. Lost, in sintesi, racconta la storia dei sopravvissuti ad un incidente aereo nel Pacifico che si trovano dispersi in una isola misteriosa, ma in realtà i livelli di lettura della serie sono molteplici e spesso anche conflittuali tra loro. JJ Abrams è riuscito qui a costruire uno degli universi narrativi più riusciti (ma anche autoreferenziali) nella storia della serie TV e lo spettatore non può che restarne completamente travolto.

Dexter3. DexterScheda

I criminali sono stati sdoganati da tempo nel mondo del cinema, ma può essere possibile trasformare in eroe anche un feroce e sanguinario assassino? La risposta a questa ardita domanda è Dexter, geniale serie tv che racconta la storia di un poliziotto della scientifica che di notte da sfogo ai suoi istinti di serial killer. Dexter prima uccide in maniera brutale le sue vittime, poi le fa a pezzi e le getta nell’oceano per non lasciare traccia; l’unico vincolo imposto dalla sua vacua coscienza è uccidere altri assassini come lui. L’idea geniale da cui nasce il telefilm è poi supportata da un livello allucinante per tutte le stagioni finora prodotte (7), e soprattutto nella prima, autentico capolavoro di perfezione assoluta. Da vedere assolutamente.

Sherlock2. Sherlock (2010- )Scheda

Strappare dalla Londra Vittoriana di fine 800 l’investigare più famoso di tutti i tempi e trapiantarlo nel XXI secolo armandolo di smartphone e notebook potrebbe sembrare un esperimento ardito, ai limiti del vilipendio se siete fan accaniti e puristi di Sherlock Holmes (come me). Eppure Moffat e Gatiss – i creatori di questa meravigliosa serie TV – hanno ampiamente vinto la loro scommesso. Coadiuvati da due attori sublimi (Benedict Cumberbatch alias Sherlock e Martin Freeman alias Watson) e sorretti da sceneggiature tra le migliori che abbia mai visto in un telefilm, riescono a mescolare modernità e tradizione, colpi di scena che tengono viva l’attenzione dello spettatore e citazioni che piacciono a chi ha letto e conosce le opere originarie (quelle nate dalla penna di Sir Arthur Conan Doyle). Fino ad ora sono state prodotte 2 stagioni, composta da 3 episodi di 90 minuti ciascuna, ma già è in lavorazione la terza stagione, che sarà sempre di 3 episodi e pare (alè!!!!) che ne verrà fatta pure una quarta. Per certi aspetti (lunghezza della serie e durata degli episodi) Sherlock non può essere considerato un telefilm nel senso più stretto del termine, eppure proprio per questo è ancora più bello. Serie assolutamente imperdibile.

Soprano1. I Soprano (1999–2007)Scheda

Ho sempre considerato i Soprano la bibbia della serialità moderna. La serie creata da David Chase è stata infatti il primo telefilm che ha rotto il meccanismo della serialità in senso stretto (episodi costruiti su un clichè o canovaccio sempre uguale e ripetitivo) creandone uno nuovo in cui ogni episodio potesse essere visto come un capitolo di un unico romanzo. L’influenza de I Soprano su tutti i telefilm posteriori è quindi evidente e non è azzardato affermare che senza questo telefilm non avrebbero mai visto la luce autentici capolavori come Lost o Dexter. Oltre a questo carattere fortemente innovativo, ci sono molti altri motivi per cui questa serie merita di essere al primo posto della mia classifica. Innanzitutto il protagonista che anche qui è un cattivo – il boss mafioso Tony Soprano: credo che nella storia dei telefilm mai un personaggio sia stato caratterizzato così bene e interpretato così magnificamente come fatto da James Gandolfini. Eppoi c’è la sceneggiatura, sempre su livelli divini. Non è quindi un caso se I Soprano sono l’unica serie in cui, con il passare delle stagioni, non si nota nessun calo nel livello qualitativo, ma anzi sembra quasi avvertirne un crescendo. Come spesso accade, il finale ha lasciato tutti i fan con l’amaro in bocca (anche se io personalmente l’ho trovato geniale). Ma non vi voglio anticipare niente: gustatevi questa serie, non ve ne pentirete.

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20 pensieri su “Top 20 Telefilm

  1. Anch’io sono un grande fan dei Robinson. Li guardavo sempre quand’ero bambino e lo faccio anche adesso, tutti i giorni: infatti K2 (canale 41 del digitale terrestre) trasmette i Robinson tutti i giorni dalle 22 all’ una di notte. Proprio ieri sera ho rivisto uno degli episodi più riusciti di sempre, “Una cena per due” (stagione 7, episodio 20).
    Amo molto anche le serie poliziesche. La mia preferita in assoluto é Law & Order SVU, sulla quale ho anche scritto un post 2 anni fa (http://wwayne.wordpress.com/2011/02/02/una-rosa-nel-deserto/). Anche la serie originale di Law & Order é ottima. Non sopporto invece Law & Order Criminal intent: é la classica serie “tutte chiacchiere, niente azione”, quindi alla fine di una puntata sei esausto per tutti i dialoghi che hai dovuto seguire. E anche annoiato, perché alla fine in 40 minuti non é successo praticamente niente: sono rimasti tutto il tempo a parlare.
    Nel post che ti ho linkato parlai male di White Collar, ma adesso sono un super fan di questa serie. Ha tutto ciò che desidero da una serie televisiva: ambientazione urbana, scene d’azione ben girate e cariche di adrenalina, una trama intelligente ma non troppo complicata, dei favolosi colpi di scena… davvero una serie di altissima qualità.
    Ho lasciato alla fine la mia serie preferita di sempre: Beverly Hills 90210. Quando penso agli anni 90, quelli in cui sono cresciuto, i primi ricordi che mi vengono in mente sono tutti legati a questa serie. Niente come quel telefilm é riuscito a descrivere le emozioni, le atmosfere e le abitudini tipiche di quegli anni magici. Allora non c’erano il terrorismo, la crisi economica, il lavoro precario e il clima depresso che si respira oggi. O, se questi problemi c’ erano, non avevano ancora raggiunto le dimensioni di adesso. Avevamo tutto, ed eravamo troppo giovani per godercelo appieno. Oppure essere stati giovani in quegli anni é stata una fortuna: in questo modo, abbiamo potuto viverli con la spensieratezza e la leggerezza di chi non ha grossi obblighi o responsabilità. In ogni caso, io ricordo quegli anni come un’ età dell’ oro di irripetibile bellezza, e quella serie la descrive perfettamente.
    Poiché da ragazzino avevo sempre guardato Beverly Hills a spizzichi e bocconi, 5 anni fa decisi di riguardarmela tutta, dal primo al 296mo ed ultimo episodio. Ci ho messo 2 anni e 2 mesi, ma quanto ne é valsa la pena.
    Pochi anni fa hanno deciso di far ripartire la serie con dei personaggi più giovani e un titolo più sintetico, 90210. E’ stata un’ operazione decisamente mal riuscita: é come provare a rifare la Monna Lisa o la Venere del Botticelli, certi capolavori riescono soltanto una volta.
    Un’ altra serie molto simile a Beverly Hills e da me molto gradita é Dawson’s Creek. Tuttavia, non l’ ho mai amata quanto Beverly Hills, perché mentre in Beverly Hills c’erano tanti personaggi e temi narrativi, Dawson’s Creek invece ha sempre avuto un unico tema-base, attorno al quale sono ruotate tutte le vicende: un triangolo amoroso.
    Il triangolo era composto dal bravo ragazzo (Dawson), dalla ragazzina vispa (Joey) e dallo sfigatello rozzo e antipatico (Pacey). Dawson e Joey erano la coppia perfetta, ma ogni tanto lei si prendeva dei “periodi di pausa”, in cui dava spago a Pacey.
    Quando Dawson’s Creek si stava avvicinando alla fine, noi fan non eravamo contenti, ma ci consolavamo pensando che almeno Joey avrebbe finalmente sposato Dawson. Per noi era un finale più sicuro del teorema di Pitagora. HA SPOSATO PACEY. Ti lascio immaginare la rabbia con cui ho accolto la notizia. Mi sono sentito truffato, derubato del finale che, in quanto fan accanito, mi spettava di diritto.
    Non so se succede anche a te, ma io quando mi affeziono ad una serie tendo sempre ad identificarmi con un personaggio in particolare, quello che sento più vicino al mio modo di essere, e faccio per lui un tifo sfegatato. Di solito scelgo il personaggio più onesto, quello che cerca sempre di fare la cosa giusta anche quando converrebbe di più agire in modo sporco. Il duro e puro alla John Wayne, per intenderci. Siccome ho già scritto tantissimo e quando inizio a parlare del Duca non mi fermo più, chiudo qui il mio commento. : )

    1. Non ho mai visto Dawson Creek, mentre ho amato anche io Beverly hills 90210. Come te, sono cresciuto negli anni 90 (a tal proposito ti consiglio il bel film Take Me Home Tonight , anche se leggermente posteriore) e ne ho amato la spensieratezza e la speranza con cui li ho vissuti.

      L’identificazione con i personaggi di film o telefilm è un processo secondo me inevitabile. A me piacciono molto quei personaggi al limite, che è difficile distinguere se siano buoni o cattivi, quelle situazioni dove anche nel giusto c’è dello sbagliato e in cui nell’errore c’è talvolta anche qualche barlume di giustizia. Non è forse un caso che i protagonisti di 2 dei miei 3 telefilm preferiti siano cattivi (un boss e un serial killer)…. Alla fine della fiera vale sempre il concetto che ho espresso alla fine di questo post: https://lapinsu.wordpress.com/2012/10/30/the-prestige-tra-ossessione-e-vendetta/

      1. Pur privilegiando il “bravo ragazzo”, concordo sul fatto che l’ antieroe sia un personaggio più interessante, più imprevedibile, meno stereotipato e che offre più spunti di trama.
        Ho l’ impressione che ultimamente in ogni campo, dai fumetti ai telefilm, l’ eroe duro e puro stia lasciando sempre più spesso spazio all’ antieroe ambiguo e controverso. E’ una normale evoluzione del costume: adesso la moralità é un valore molto meno sentito rispetto al passato, e quindi un personaggio moralmente irreprensibile viene percepito come fuori moda, noioso ed irrealistico. Io al solito preferisco nuotare controcorrente, e rimango attaccato al personaggio modello John Wayne. : )

      2. Hai ragione su questa sfaccettatura morale degli ultimi tempi.
        Ed è sicuramente per questo che sta riscuotendo molto successo un supereroe controverso come Batman mentre ha avuto sorti molto sfortunate un campione della moralità come Superman. E sono proprio curioso di vedere che cosa ne sarà del prossimo “Uomo d’acciaio”: se non daranno una sfumatura un po’ dark o alternativa al film, temo che sarà un flop come “superman returns”

  2. Sui Soprano concordo alla grande…ricordo ancora il mix di ansia e tristezza prima di vedere l’ultima puntata! Per il resto secondo me avrebbero meritato sicuramente un posto: The Shield, The Walking Dead (ricrediti, non è una banale storia di mutanti) e Falling Skies.

    1. The Shield la devo ancora vedere: è lì nel mio computer in attesa da tempo e prima o poi mi deciderò.
      The Walking Dead non l’ho mai visto e ho un certo pregiudizio, sono sincero.
      Falling Skies vidi le prime 4 puntate e ne rimasi inorridito…

    2. Ah, dimenticavo: anche io vidi con eterna tristezza l’ultima puntata, Made in America. Non mi volevo rassegnare al fatto che fosse finita… ho sperato per tanto tempo che Chase si decidesse a fare un film di epilogo (ne è girata la voce spesso) ma ormai mi sono rassegnato. E credo che una serie così bella, al di là di tutto, non potesse avere epilogo più bello.

  3. Probabilmente perchè è passato quasi subito sul digitale a pagamento ma anche the Freinge non è stato male e ultimamente mi ero appassionato a Person of interest e non perdo una puntata di Homeland…continua così

    1. Ciao Samuele grazie per il commento.
      Amo la fantascienza ma Fringe l’ho retto solo per una manciata di puntate prima di arrendermi…
      “Person of interest” l’ho iniziato a vedere di recente ma ha ottime possibilità di entrate in classifica!

  4. Eh tu sei più giovane di me: io non posso scordare “Il Prigioniero”, che in Italia han mandato in onda a fine anni 70. Ammetto che visti da piccolo non ci ho capito nulla, in ogni caso era troooppo avanti per quegli anni.
    Poi, vabbè era più uno sceneggiato, ma “I Sopravvissuti” mi angoscia ancora oggi al solo pensiero.

    1. se non sbaglio il prigioniero l’hanno ridato qualche anno fa su Italia1, ma non l’ho mai visto. Idem per i Sopravvissuti, di cui francamente ignoravo l’esistenza fino a poco fa 😀

    1. ehehehhe, ti confesso che ho iniziato a vederlo pochi giorni fa.
      ora sono alla puntata 1×04: notevole prodotto, ma aspetto ancora un po’ prima di dare un giudizio definitivo.

    1. Ciao e grazie per il commento.
      Di quelle che nomini ne conosco solo 2:
      Alias: sarebbe pure potuta entrare classifica ma purtroppo ho iniziato a vederla solo 2 mesi fa e ancora devo finire.
      Numbers: serie gradevole, da 7, ma francamente non mi ha masso entusiasmato.

  5. Mi ci metto anche io: qui manca The Wire!
    Sarà meno nota, in italia, ma per dirne una per la critica americana è la miglior serie di tutti i tempi, prima di BB… eppoi ha lanciato Idris Elba 🙂

  6. Dio mio Quantum Leap! Ricordo che al ritorno da scuola era ormai un’abitudine guardarlo mentre si pranzava. Me ne ero dimenticata. Grazie per averlo riportato alla mia memoria, penso che lo riguarderò, anche perché se non sbaglio non credo di essere mai riuscita a vedere la fine.
    Ma stavolta almeno posso gustarmelo in lingua originale, il doppiatore del protagonista non lo sopportavo proprio 😦

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