Looper – In fuga dal passato

Ci sono ragazze che a 18 anni abbagliano per la loro bellezza semplice, conturbante e spensierata.  Le rivedi dopo qualche anno e…. :  piercing al naso, drago tatuato che viene su da sotto il collo, capelli neri lunghi e lisci in stile “The Ring”, carnagione cadaverica, rossetto quasi nero, maglietta nera dei “Black Sabbath” (ma esistono ancora i BLACK SABBATH????), anfibi alla Rambo. E non sai se ridere perchè è diventata così ridicola, o piangere per la bellezza sciupata e avvilita dal caricaturale costume.

Looper

Purtroppo accade la stessa cosa con tantissimi film, che potenzialmente sarebbero belli, intriganti e finanche rivoluzionari, ma che alla resa dei conti si trasformano in tristi e banali sequenze di fotogrammi che non lasceranno nessun ricordo degno di nota nella mente e nel cuore dello spettatore.

Looper appartiene di diritto a questa ricchissima categoria cinematografica.

La trama è accattivante: i Looper sono dei sicari della mafia che uccidono persone inviate dal futuro finchè un giorno uccideranno il loro se stesso del futuro ricevendo una lauta buonuscita; a quel punto avranno 30 anni di tempo per spassarsela.
Il cast dovrebbe essere una garanzia: Joseph Gordon-Lewitt, attore di raro talento secondo me, interpreta il looper giovane; Bruce Willis interpreta il looper da vecchio; il ruolo del cattivo è affidato a Jeff Daniels mentre il quello della bella è affidato a Emily Blunt (che poi secondo me tutta sta gran bellezza nemmeno lo è…).

Peccato che tutto questo ben di dio sia stato messo nelle mani di Rian Johnson, che qui gioca (male) il doppio ruolo di regista e sceneggiatore: dapprima annichilisce tutti gli elementi interessanti della trama perdendosi nell’ossessivo e vano tentativo di proporre qualcosa di alternativo; non pago di questo scempio decide di lasciare sospesi a mezz’aria tanti (troppi) fili dell’intreccio lasciando lo spettatore più disorientato che incuriosito. Ciliegina sulla torta è la scelta di ignorare il finale suggerito dagli eventi, lasciarne intendere uno alternativo che tutto sommato sarebbe stato pure carino, e proporne infine uno banale  e irritante.

Visto che non voglio sprecare altre parole su questo film nè rubare troppo tempo a chi legge, la chiudo qui: Looper è una stronzata pazzesca, parte male e finisce peggio, all’inizio ti fa sperare che possa decollare da un momento all’altro ma alla fine ti rendi conto che sei addirittura sprofondato sotto terra…

Voto 4

6 pensieri su “Looper – In fuga dal passato

  1. Preciso subito che il mio commento sarà sfacciatamente off topic, perché del tuo post mi interessa soprattutto il riferimento iniziale alle persone che rincontri dopo tanto tempo. A questo proposito ho qualcosa da dire.
    Premetto che io, quando incontro una persona dopo anni, la prima cosa che mi chiedo é: “Si é sciupata o si é mantenuta bene?” Per capirlo guardo subito 2 particolari: i capelli e i denti. Quando una persona si trascura, queste 2 cose sono le prime che si sciupano, quindi sono dettagli molto rivelatori.
    Il test dei capelli lo passano quasi tutti, mentre quasi nessuno supera quello dei denti. Ce li hanno sempre gialli o addirittura neri, con un chilo di tartaro tra dente e dente e un alito che stenderebbe un cavallo.
    Insomma, il primo impatto é quasi sempre negativo. Ma il peggio arriva quando cominci a fare 2 chiacchiere: il tizio si sente in dovere di riassumerti tutto ciò che gli é successo dall’ ultima volta che vi siete incontrati fino al caffé che si é bevuto un’ ora prima, e più va avanti a raccontare e più ti accorgi che a te delle sue faccende personali non te ne potrebbe fregà de meno.
    Ti tocca quindi sorbirti il suo fiume di parole con uno sguardo finto interessato, impostando la faccia sulla modalità “sorrisino spento” quando ti dice qualcosa di divertente e su quella “finto compassionevole” quando il racconto assume una piega triste.
    Al termine di questa tortura, si raggiunge il massimo dell’ ipocrisia: entrambi sapete benissimo che non vi rivedrete più per altri 6 anni, ma per cortesia vi sentite in dovere di dire qualcosa del tipo “Ci vediamo”, “Manteniamoci in contatto” e altre amenità del genere. Magari vi scambiate perfino il numero di telefono, sapendo benissimo che non lo userete nemmeno per mandarvi gli auguri a Natale.
    L’ ultima volta che mi sono ritrovato in una situazione del genere ho deciso di fare una piccola variazione a questo schema fisso. Ho incontrato una mia compagna del liceo simpatica quanto un crampo al culo, mi sono sorbito il suo racconto senza dire nulla, e quando alla fine lei mi ha chiesto il mio numero di cellulare io le ho dato quello di mia nonna.

    1. ahahahaha, mi hai fatto scompisciare!!!!!
      Io invece, quando incontro persone che non vedevo da tempo (o più in generale persone che non conosco), per prima cosa guardo sempre se hanno un anello all’anulare sinistro. Non so spiegarti perchè, ma classificare una persona come sposata\impegnata mi aiuta a farmene un’idea.
      Mentre mi manda in bestia quando incontri persone che non vedevi da tempo e la prima cosa che ti dicono è: “ahò, non ti sei fatto mai sentire in tutto questo tempo…”. Il primo pensiero è sempre quello di mandarli a quel paese, perchè se ci tenevi così tanto potevi chiamarmi tu… Ma siccome sono educato mi trattengo, anche se considero questi atteggiamenti come il non plus ultra dell’egocentrismo….
      Vabbè, siamo andati decisamente OT con questi commenti, ma mi sembra anche giusto visto l’infimo livello di Looper….

    1. Ciao Russell1981,
      penso proprio che non ti sei perso niente: ci sono almeno 1000 modi più utili per impiegare il proprio tempo piuttosto che vedere Looper 😀
      Ciao e grazie per il tuo commento!!!

  2. Hallo! Condivido con te quasi tutta la critica, però gli darei almeno la sufficienza, giusto per la trama che fino a poco più della metà prometteva bene e soprattutto per Joseph Gordon-Lewitt che reputo il miglior attore relativamente giovane in circolazione e che ha fatto un ottimo lavoro nel “copiare” i modi di Bruce Willis (era praticamente irriconoscibile). Il finale lasciamolo perdere, potevano decisamente fare di meglio.
    Mchan
    Ps: per quanto riguarda la prima parte “filosofica” io cerco di evitarli i vecchi compagni di scuola. Ovvero: se li incontro da qualche parte fingo di non averli riconosciuti e spero che loro facciano lo stesso. Così evito anche tutte quelle finte smancerie e cortesie davvero molto false, perché se uno non è rimasto in contatto con tutta la tecnologia che c’è di questi tempi un motivo ci sarà, no? Però è vero che alcune persone cambiano decisamente in peggio, magari anche noi ai loro occhi, chissà…

    1. Si Gordon Lrwitt é molto bravo, ed anche eclettico nelle interpretazioni.
      L’insufficienza del film é soprattutto dovuta al fatto che sia una occasione persa. Un Berio peccato.
      Infine sti compagni di scuola… Dipende. Alcuni sono tuttora tra i miei migliori amici. Altri, effettivamente, li evitò come la p peste,..

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