Milan Fiorentina

Milan – Fiorentina: la merda!

Un bello stronzo fumante, lungo e puzzolente. Ecco l’unica immagine che evoca in me MIlan – Fiorentina di questa sera.

Vedo una verticalizzazione di Muntari, e immagino la merda.
Vedo una chiusura di Zapata, e immagino la merda.
Vedo un tiro di Robinho e immagino la merda.
Vedo uno stop di Matri e immagino la merda.
Vedo la cravatta gialla di Galliani e immagino  la merda.
Vedo la pelata di Galliani, e immagino la merda.
Sento le interviste di Allegri, e immagino la merda.
Immagino Berlusconi che tra una magnata ed un bunga bunga chiede che ha fatto il Milan, e vedo la merda.

Esattamente come gli escrementi sono gli scarti finali della digestione, il Milan attuale è lo scarto ultimo del Berlusconismo: vuoto, vanesio, autoreferenziale e inconsistente.  Ci resta solo la speranza che qualcuno, mosso a pietà da queste indecorose prestazioni, si decida a tirare lo sciacquone.

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4 pensieri su “Milan – Fiorentina: la merda!

  1. Temevo moltissimo questa partita. Venivamo da uno scontro diretto perso, peraltro a causa di un clamoroso torto arbitrale: a seguito di episodi del genere può capitare che la squadra si faccia travolgere dallo scoramento e dall’ amarezza, e quindi perda anche contro un Sassuolo qualunque. Montella é stato bravissimo a ricompattare la squadra e a ricaricarla mentalmente, permettendoci così di giocare con la consueta scioltezza.
    Per quanto riguarda il Milan, la situazione attuale parte da lontano. Come tu stesso mi avevi fatto notare in un precedente commento, in passato il Milan ha ceduto ogni anno i suoi pezzi migliori e li ha rimpiazzati con giocatori che non erano degni nemmeno di lustrargli le scarpe: via Kakà dentro Huntelaar, via Ibra dentro Pazzini, via Thiago Silva dentro Zapata…
    Così progressivamente il gruppo dei fuoriclasse si é ristretto sempre di più, e quello degli scarponi si é ingrossato a dismisura. Fino alla situazione attuale, in cui il Milan é allo stesso livello di squadre come Verona, Parma e Atalanta (anzi, in certi reparti é perfino più debole).
    Se questa smobilitazione fosse stata fatta tutta insieme, i tifosi si sarebbero inferociti. Consapevole di questo, Galliani ha smantellato la squadra con studiata lentezza: una coltellata l’ anno, massimo due nel caso di Thiago Silva e Ibrahimovic. E quando qualcuno si accorgeva lo stesso delle sue manovre e gli chiedeva delle spiegazioni, lui lo zittiva nascondendosi dietro a scuse puerili come il Fair Play Finanziario, la situazione economica globale, la fiscalità spagnola eccetera.
    Galliani sicuramente non ha agito in questo modo per divertimento: é ovvio che si adeguava a delle direttive presidenziali. Di conseguenza, il colpevole maggiore di questa situazione, il mandante del lento avvelenamento del Milan é Berlusconi. Tuttavia, non me la sento di biasimarlo per la sua scelta di non investire più nel calcio: capisco che tra le parcelle degli avvocati, il mantenimento della Lario, il lodo Mondadori e gli “stipendi” delle olgettine anche un uomo straricco come Silvio cominci a temere la bancarotta e decida quindi di tagliare il budget destinato al calcio. Noi per primi, quando siamo in ristrettezze economiche, rinunciamo ai 12 euro necessari per andare in curva.
    I danni derivanti dal disinteresse di Berlusconi potevano essere arginati. Bastava che Galliani, invece di sostituire i fuoriclasse con delle mezze tacche, li avesse rimpiazzati con dei giovani che, nel giro di un anno o due, avrebbero potuto diventare fuoriclasse a loro volta.
    Ad esempio, quando nella Fiorentina Mutu ha smesso di giocar bene la squadra non ne ha risentito, perché c’era un giovane Jovetic pronto a raccoglierne l’ eredità. E quando Jovetic é stato a sua volta ceduto, il suo posto é stato preso da Matos, che nel giro di un anno o due forse diventerà un top player.
    Insomma, il Milan per uscire dalla crisi deve cominciare a fare scouting. Qualche timido tentativo é già stato fatto (El Shaarawy, Saponara eccetera), ma quello non é vero scouting: quei giocatori avevano fatto un ottimo campionato di serie B, e quindi si erano già messi in luce per conto loro, non sono stati certo scoperti dal Milan. Se comincerete a fare scouting in modo serio, andando nei campetti di provincia e negli stadi dell’ Est a comprare i giocatori per due lire, prima o poi incapperete in dei futuri campioni, che saranno la base per costruire un nuovo grande Milan.

    1. Io non me la prendo con Berlusconi perchè ha deciso di non investire più nel Milan.
      Io sono arrabbiato con Berlusconi perchè non ha approntato un progetto per costruire una squadra dignitosa (non azzardo nemmeno a dire vincente) anche senza spendere miliardi. D’altronde ci sono esempi virtuosi in questo senso, da Bor.Dortmund in giù. B ha permesso a Galliani di continuare con i suoi intrallazzi, di comprare giocatori non in base alle reali esigenze della squadra ma in base a quelle delle sue opportunità e convenienze personali. Da qui i loschi legami con figure discutibili come Raiola, Bronzetti e compagnia bella.

      Il Milan, poveretto, si è via via impoverito tecnicamente e umanamente, fino a diventare l’accozzaglia di giocatori mediocri e senza nerbo che scendono in campo ora.

      Ripeto: la fine ingloriosa di questo MIlan è triste metafora della fine di tutto il berlusconismo, in tutte le sue accezioni.

      1. A mio giudizio Galliani si appoggia ad uno staff di procuratori amici per fare mercato non solo perché probabilmente porta avanti con loro degli intrallazzi, ma anche perché non ha alcuna voglia di fare scouting. E se anche ce l’ avesse, probabilmente non avrebbe il fiuto necessario per scovare un diamante grezzo in mezzo a tanti scarponi.
        Ci sono dei direttori sportivi (Pradé, Lo Monaco, Petrachi, Sartori eccetera) che passano ogni minuto libero a guardare dvd e girare gli stadi di mezzo mondo. E questo immenso lavoro di scouting non lo vedono come una fatica, ma come una gioia, perché é entusiasmante andare alla caccia di talenti nascosti e trovarli prima di tutti gli altri.
        Poi ci sono quelli come Galliani, pigri, imbolsiti, svogliati, che vanno a vedere soltanto le partite del Milan (magari pensando ad altro) e alzano il culo dalla poltrona soltanto per andare al cesso.
        Ma non é la pigrizia il difetto peggiore di Adriano, bensì la spudoratezza con cui insulta l’ intelligenza dei tifosi: infatti le sue mosse (enfatizzare una non notizia come il rinnovo con l’ Adidas, citare delle statistiche favorevoli al Milan, essere attivi sui social media) fanno tutte parte di una strategia ben precisa il cui obiettivo é camuffare la mediocrità milanista, distogliere l’ attenzione dei tifosi dalle cose che veramente contano (la qualità della rosa, i risultati in campo eccetera).
        Il Milan fa schifo? Sì, ma abbiamo un ottimo rapporto con lo sponsor tecnico.
        La difesa fa acqua da tutte le parti? Sì, ma le statistiche degli ultimi 20 anni dicono che il Milan é una delle squadre che ha incassato meno gol.
        Siamo decimi in classifica? Sì, ma siamo primi sui social network!
        Attendo con ansia il giorno in cui Galliani non riuscirà più a darla ad intendere, e verrà travolto da critiche così feroci da indurre lui alle dimissioni o Silvio al licenziamento.
        Tornando al discorso dello scouting, anche io nel mio piccolo mi diverto ad analizzare ogni singolo giocatore di serie A e B, nella speranza di vedere in lui prima degli altri le stimmate del campione. Ultimamente mi hanno molto colpito 2 giocatori:
        – Migliore dello Spezia, un esterno sinistro ottimo sia come terzino che come ala;
        – Basha del Torino, un regista basso con un’ intelligenza calcistica assolutamente fuori dal comune.
        Saranno famosi? Ai posteri l’ ardua sentenza. A presto! : )

      2. […]una strategia ben precisa il cui obiettivo é camuffare la mediocrità milanista, distogliere l’ attenzione dei tifosi dalle cose che veramente contano (la qualità della rosa, i risultati in campo eccetera)[…]

        Il ritratto che fai di Galliani è assolutamente verosimile. Anzi, credo sia proprio vero.
        La cosa più triste è che grazie al servilismo di gran parte della stampa che orbita intorno al Milan, riesce ancora a passare impunito, ad essere considerato “il re del mercato”, a nascondere tutti i fallimenti della sua gestione.
        Mi auguro solo che questo strazio finisca presto, costi quel che costi.
        Lo scouting sicuramente è utile, ma l’ultimo giocatore preso con questa logica credo sia stato Kakà nel lontano 2003. Il fatto è che a Galliani fa più comodo acquistare il giocatore con l’ingaggio già bello ricco, piuttosto che lo sconosciuto di talento… inutile girarci intorno….
        PS: non conoscevo i 2 giocatori che hai menzionato. Mi hai incuriosito e ora li seguirò di sicuro!!!

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