Captain Phillips – Attacco in mare aperto è il classico polpettone dove sai ciò che sta per succedere almeno 5 minuti prima di vederlo sullo schermo: mentre vedi il primo tentativo di assalto dei pirati già sai che fallirà; mentre vedi i manigoldi filarsela sui loro motoscafi già sai che l’attacco successivo sarà quello buono; mentre i pirati salgono a bordo armati di tutto punto già sai che ci sarà il coglione di turno che proverà a fare l’eroe; mentre il coglione dà prova di sè già sai che il bravo capitano la sconterà per tutto l’equipaggio; mentre lo rapiscono già sai che gli USA schiereranno un intero esercito di navi aerei ed elicotteri per salvare l’unico ostaggio; mentre i soldati si preparano già sai che il capitano farà il buon samaritano con i suoi rapitori (anche perchè Tom Hanks FA SEMPRE il buon samaritano); mentre il capitano fraternizza con gli aguzzini già sai che tenterà la fuga; mentre il capitano nuota disperato per scappare già sai che i pirati lo riacciufferanno; mentre lo catturano già sai che proveranno ad ucciderlo; mentre stanno per sparargli già sai che i supersoldati USA interverranno per tempo e gli salveranno la vita.
Infine, mente il capitano è effettivamente tratto in salvo già sai che a breve ringrazierai il cielo perchè lo strazio sta per finire e partiranno i titoli di coda.
Ma è lì che accade quel che non ti aspetti. E’ lì che arriva Tom Hanks, indossa di nuovo i panni del buon samaritano e salva il culo al povero regista.
Gli ultimi 3 minuti, infatti, valgono e riscattano alla grande gli inutili 120 precedenti. Non ci sono colpi di scena particolari ma, molto più semplicemente, viene mostrato il capitano Phillips mentre viene soccorso e medicato dall’equipe medica: è esausto, stremato e sotto shock. Tom Hanks ci mette tanto del suo e questi miseri 3 minuti diventano pura poesia cinematografica: occhi stralunati, balbettio, tremori, pensieri confusi. La paura e la disperazione trapelano prima sommessamente, poi dilaganti. Il capitano sveste la divisa ed emerge tutta la sua umanità: il sangue freddo si scioglie d’un tratto e resta solo l’orrore di avere addosso il sangue dei propri aguzzini morti ammazzati. Il capitano ha salvato la vita ma lo spirito no: quello è rimasto marchiato a fuoco dal terrore.
Voto: 6
(perfetta media tra il 4 che si merita il film e il rotondo 8 che invece si guadagna il sempre sontuoso Tom Hanks)
Io non ce l’ho fatta a finirlo…dopo 20 minuti ho smesso…ed è una cosa che odio fare,ma non lo reggevo proprio!XD
Se non avessi cazzeggiato con lo smartphone durante i momenti più pallosi probabilmente avrei mollato pure io. Però son contento di essere arrivato alla fine, perchè l’ultima scena ne vale veramente la pena.
Potresti provare a vederla secca così, ma magari non fa lo stesso effeto 😉
Cavoli, recensione severa Lap!
Questa volta però mi trovo dalla parte di quelli a cui non è dipiaciuto! eh eh!
Fosse stato un po meno lungo e più intensi avrebbe fatto decisamente poi figura.!
Alla fine cmq gli ho dato la sufficienza….
Sara’ un mio limite…ma tom hanks voglio ricordarlo cosi…imbrattato di sangue e bombe nel mitico salvate il soldato ryan… Bella rece comunque lapps 🙂
Li era al suo top sicuramente. Anche qui cmq lo trovi insanguinato poter benino!
Hai ragione, quegli ultimi minuti sono i migliori, però c’è da dire che inseriti in quel contesto, quelli sembrano troppo forzati. E’ veramente un film di una pesantezza unica…
Vero, film pesantissimo. Come abbia potuto essere candidato all’Oscar questo mentre è stato ignorato quel gioiellino che risponde al nome di Prisoners non riesco a capirlo proprio.
Probabilmente ha influito molto la presenza carismatica di Tom Hanks eheheh
Molto probabile…
Non concordo affatto! Tranne sul fatto che Tom Hanks è il film. Se vai a vedere Captain Phillips lo sai già cosa ti aspetta. È un libro, è una storia vera.
Ah finalmente una voce contraria! Brava Elena!
Hai ragione: sapevo già cosa mi aspettava, la storia vera,etc. Tuttavia speravo che la NARRAZIONE fosse meno prevedibile e più brillante. Capisco che si trattava di una storia vera e che si voleva restare legati ad essa il più possibile, ma qualche adeguamento cinematografico secondo me avrebbe giovato!