Captain America: The Winter Soldier

Captain America: The Winter Soldier è un film della Madonna. Punto.

E’ cazzuto e avvincente: stupisce con l’intensità della storia ancor più che con gli effetti speciali e affascina con la complessità dei personaggi prima che con le loro abilità.

Captain America: The Winter Soldier
Il Capitano e il soldato d’inverno se le danno di santa ragione

A volerla dire tutta tutta sembra un action-movie o una spy-story più che un cinecomic vero e proprio: mettete John McClane o Jason Bourne al posto di Steve Rogers e il film funzionerebbe lo stesso. Ma questa non è una debolezza, al contrario è la forza motrice di tutto il film. Perchè, diciamocelo francamente, il personaggio di Capitan America non brilla per originalità: è un eroe più umano che super e incarna ideali di patriottismo difficilmente contestualizzabili nel XXI secolo. Inoltre non è goliardico come Iron Man \ Tony Stark nè regale e impetuoso come Thor, quindi se la cinepresa si focalizza troppo su di lui il film diventa insipido e Captain America – Il primo vendicatore ne è stata la riprova.

Di qui l’intuizione geniale: porre al centro della scena l’uomo (Steve Rogers) in luogo dell’eroe (Capitan America); metterne a nudo le debolezze figlie di amori e amicizie passate che non può dimenticare; mostrarne le difficoltà di ambientamento nel mondo presente, dove i buoni e i cattivi si confondono e la fiducia diventa un lusso che nemmeno l’integerrimo Capitano può permettersi. D’improvviso l’avenger più vecchio di tutti diventa il più moderno e il più credibile: corre, lancia il suo scudo, mena cazzotti a destra e manca, ma prima di tutto affronta i dubbi che lo tormentano e ridefinisce i vecchi ideali adattandoli al mondo complesso in cui agisce.

Questi elementi di modernità e rinnovamento, per altro, si mescolano perfettamente con gli altri ingredienti tipici del cinecomic: la tutina aderente dell’eroina figa (Vedova Nera \ Scarlett Johansson), l’amico-spalla-eroe (Falcon), il cattivo che mena (il Soldato d’Inverno del titolo), il cattivo che trama nell’ombra (Alexander Pearce \ Robert Redford) e infine azione azione azione e azione in pieno stile fracassone Marvel.

Il mix è superlativo: Captain America: The Winter Soldier conquista e convince trovando un perfetto equilibrio tra cinema e fumetto. Senza alcun dubbio è il miglior film della saga Avenger.

Voto: 8+

Captain America: The Winter Soldier - Falcon
Il Capitano in azione insieme a Falcon
Captain America: The Winter Soldier - Black Widow
Scarlett più figa che mai stretta nella tutina di Black Widow
Captain America: The Winter Soldier - Nick Fury Stuart Pearce
Nick Fury e Alexander Pearce

22 pensieri su “Captain America: The Winter Soldier

    1. Ehehehehe, può capitare, soprattutto in film così estremi. I supereroi d’altronde dividono: piacciono oppure no, non ci sono mezze misure.

    1. In realtà questo film mi ha stupito:é andato oltre il solito copione Marvel infiocchettando un film proprio completo.
      Ciao Sonia e grazie per essere passata di qua a lasciare la tua opinione!

  1. Cavoli Lap, stai diventando sempre più bravo nelle recensioni!
    Si vede e si sente che il film ti è piaciuto! … ben argomentato, ottima analisi che condivido, rendi l’idea delle emozioni che si provano … bravo! 🙂
    (appena trovo un po’ di tempo provo a recensirlo anch’io, anche a me è piaciuto molto tra i film dei supereroi!) 😉

    1. ma grazie”””!!!!!!
      Di cinema non capisco un’acca ma cerco di raccontare le emozioni che mi trasmette: mi fa piacere se hai colto questo, Ora aspetto di leggere la tua rece!!!

    1. Ciao riccardo227 e grazie per il tuo commento.
      Evidenziando la bontà della sceneggiatura hai centrato proprio il nocciolo della questione: è la storia che qui fa la differenza, una storia decisamente sopra il livello medio dei cinecomic.

  2. Davvero ben fatto! Forse si è preso la prima posizione nei film della Marvel. Era dai tempi dei primi due film sui Mutanti che non vedevo qualcosa del genere!

    1. Per me sicuramente il migliore del MCU, anche meglio dei primi x-men.
      Raramente un cinecomic raggiunge queste vette e, rivedendolo, forse forse mi è piaciuto pure più di Man of steel

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