Di Palle inattive e di Palle che girano

Puntuale come i lacrima-show di Maria de Filippi, con i primi freddi arriva anche il calcolo dei gol presi dal Milan su palle inattive: 6 in 14 partite. Tanti. Troppi. Non che sia una novità, per altro.

Correva l’anno domini 2004 e il Milan ancelottiano fresco campione d’Italia subiva gol praticamente ad ogni calcio d’angolo, nonostante potesse schierare alcuni tra i migliori difensori del mondo (Maldini, Nesta e pure Stam). Addirittura ricordo che Carletto abbandonò la marcatura a uomo nei calci piazzati, passando alla rischiosissima marcatura a zona. Risultato: i gol su calcio d’angolo continuarono ad arrivare e ad essi si sommarono i coccoloni che pigliavano ai tifosi per lo scellerato schieramento difensivo..

Da 10 anni il problema dei gol sulle palle inattive persiste immutato e, a quanto pare, immutabile. In tutti questi  anni solo una cosa è rimasta la stessa: non l’allenatore (ne abbiam cambiati addirittura 4) e neppure i giocatori (purtroppo siam passati da Serginho ad Armero, da Nesta a Mexes, da Pirlo a Muntari). L’unico fattore rimasto identico è il vice allenatore:

MAURO TASSOTTI

TassottiConsiderando che poi il Tasso ha pure – de facto – la delega alla gestione degli schemi difensivi fin dai tempi di Ancelotti, il sospetto che abbia qualche responsabilità è più che legittimo. Ma il Tasso è un intoccabile: evidentemente usa il suo nasone come gancio per restare ancorato alla panchina, mentre con la lingua lavora bene sulle terga di chi sappiamo noi. Che importa se il Milan continua a prendere gol su palle inattive senza che il problema venga risolto?

D’altro canto le mie palle sono attivissime: girano che è una meraviglia. Girano così tanto che si potrebbe usarle come ventola per raffreddare l’acceleratore di particelle del CERN.

Le mie palle girano perchè il Milan è gestito da un satrapo e dal suo codazzo di lacchè che a furia di leccargli il culo con ardore e persistenza sono riusciti a ritagliarsi ruoli di prestigio: allenatore, vice allenatore, capitano, senatori. La nave va a fondo, ma che gli fa: l’importante è fare il sondaggio su quale cravatta gialla indossare la prossima partita.

Che giramento di coglioni…

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13 pensieri su “Di Palle inattive e di Palle che girano

    1. Ti dirò, senza ironia, che per certi aspetti voi siete messi meglio, per lo meno nel breve termine.
      In questa stagione, a mio avviso, la vostra squadra ha ampi margini di miglioramento, soprattutto ora che è venuto Mancini. Già con l’Udinese si è vista una squadra messa meglio in campo e più propositiva. Ovviamente c’è ancora molto da lavorare, però secondo me potete crescere. Noi, invece, questi siamo e questi rimarremo: una squadra mediocre che alterna pochi slanci e tante battute d’arresto. E, sopra ogni altra cosa, voi avete un allenatore VERO, noi un principiante per di più scarso.

      Diverso il discorso sul lungo periodo: onestamente non so proprio dove voglia andare a parare Tohir e che tipo d’Inter abbia in mente. Per ora mi ha dato l’impressione di avere in mente un’Inter molto modesta, ma magari deve solo smaltire gli enormi debiti lasciati da Moratti.

      1. La cosa che non sopporto dell’inter è la mentalità dei giocatori che appena la squadra prende un gol smettono di giocare invece di reagire e qui credo possa e debba intervenire Mancini… poi vabbe alla società al momento non posso dire nulla perché siamo pieni di debiti… rischiamo sanzioni UEFA

        1. Di sicuro Mancini ha un grosso da lavoro da fare, però credo abbia l’esperienza necessaria per affrontare la situazione (e lo riconosco pur non essendo un suo ammiratore).
          La proprietà non l’ho ancora decifrata: ora è bloccata dai debiti (probabilmente) ma in futuro cosa vorrà fare? La roma non era messa meglio di voi, eppure gli Americani hanno investito e realizzato una squadra competitiva, almeno per la serie A.
          Tohir sembra quasi abbia paura di staccarsi da Moratti, ma non capisco il perchè.

    1. Hai ragione 😀
      Inattivi.
      Ma anche: incapaci, inadatti, sopravvalutati, inetti, ruffiani, montati, indegni.
      La teoria di aggettivi negativi è potenzialmente infinita 😦

    1. aghahahha, foto meravigliosa!!!!! ahahahhaha
      Hai ragione, comunque: una bella ispezione rettale a tutte le pippe. Partendo da Bonera. Che nella HIT dei miei odi calcistici sta scalzando il Seedorf (giocatore) degli ultimi anni.
      Purtroppo però siamo schiavi di una situazione che probabilmente si risolverà solo con la morte di SB o la vendita del Milan. Bisognerà pazientare a lungo, quindi.

      PS: riporto a latere il commento di un tifoso su un altro blog, che ho condiviso anche su FB:

      “E’ stata una domenica incredibile, inaudita, senza precedenti… non mi sono mai sentito così lontano dall’amore più grande della mia vita. Nel cuore non c’è neanche un “ammazzati” o un “vai fuori dai coglioni”… è più simile ad un “fai come ti pare” senza cazzo… eh si! perché “fai come cazzo ti pare” nasconderebbe tanto più amore e interesse. […] Vedo il Milan come una bellissima donna finita nel mani del peggior pappone del mondo e adesso che e’ una troia come tante altre, maltrattata e umiliata quotidianamente, il senso di impotenza verso il pappone magnaccio mangiapane a tradimento mi pervade e forse anche pensare “evidentemente doveva finire così’”… Punto.”

      1. E’ un bellissimo commento, e mi ci sono rivisto molto. Io ho visto la Fiorentina cedere tutti i big nel disperato tentativo di evitare il fallimento; poi siamo falliti lo stesso, e a quel punto ho visto la Viola sprofondare in C2 e perdere in casa con il Montevarchi.
        Poi abbiamo risalito la china, ma la sofferenza non era ancora finita: ho dovuto subire Delli Carri titolare per 2 stagioni, la qualificazione ai quarti di Champions’ rubata dal Bayern Monaco, il tremendo biennio tra l’era Prandelli e l’era Montella, dove siamo arrivati a salvarci con una sola giornata di anticipo…
        Adesso continuiamo ad avere le nostre sfortune legate agli infortuni, ma è niente in confronto ai bocconi amari che ho appena elencato. Vi auguro di cuore di riprendervi anche voi, che anche il Milan possa tornare ad essere la bellissima donna che quel tifoso ha smesso di amare.

      2. I Della Valle non li capisco fino in fondo. Hanno preso la Fiore in condizioni vantaggiose, e va bene; l’hanno riportata in A, e va bene; hanno creato un buon ciclo con Prandelli; e va bene. Ma poi si sono fermati, anzi, sono tornati indietro.
        Anche ora, con Montella, la società non ha investito a sufficienza per fare il salto di qualità (al contrario di Napoli e Roma). La qual cosa è doppiamente grave:
        1. perchè dimostrano di non credere fino in fondo che la Fiorentina possa diventare un top club in serie A
        2. perchè nel contesto attuale – con le milanesi clamorosamente allo sbando e la sola Juve a restare ai vertici tra i club della “vecchia guardia” – le possibilità di affermarsi crescono per un club storicamente disabituato ai piani alti della classifica.

        1. A mio giudizio le cose sono andate così.
          I Della Valle hanno comprato la Fiorentina per motivi di immagine, non per passione sportiva. Di conseguenza, non essendo animati dal sacro fuoco di un Ferrero, hanno sempre investito nel calcio il minimo indispensabile.
          Poi è arrivato Prandelli, che con quel minimo indispensabile ha fatto miracoli: a quel punto Andrea Della Valle si è ingolosito e ha cominciato a spendere qualcosa, perché ha capito che con Prandelli potevamo davvero vincere qualcosa.
          Andato via Prandelli, i Della Valle sono tornati i tirchi di sempre. Questo perché gli allenatori che abbiamo avuto dopo non sono mai andati oltre una misera qualificazione all’Europa League, e quindi non hanno saputo risvegliare l’entusiasmo di Andrea Della Valle.
          Questo mi dispiace molto, perché i nostri proprietari hanno gli stessi soldi di un medio sceicco, e quindi volendo potrebbero tranquillamente ripercorrere le orme di Manchester City e PSG.
          Mi dispiace doppiamente per il motivo che hai detto tu: in questo momento dietro la Juve c’è un pauroso vuoto di potere, e quindi arrivare in Champions’ è un gioco da ragazzi per chi ha qualche soldino da investire. La stessa Roma per riuscirci non ha dovuto fare chissà cosa: è bastato conservare la rosa degli anni precedenti e aggiungere pochi innesti mirati (Strootman, Nainggolan e Gervinho).
          Ti convince la mia interpretazione?

          1. Non solo mi convince: la condivido proprio.
            Effettivamente i Della Valle si stanno dimostrando tirchi e poco lungimiranti: l’effetto “immagine” scema in breve tempo se questa “immagine”non viene rinverdita dai successi. Se invece non hanno più bisogno dell'”immagine” calcistica, allora farebbero bene a vendere: credo che una società come la Fiorentina sarebbe appetibile per molti magnati stranieri desiderosi di spendere e spandere, forse anche più del Milan.

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