House of cards – terza stagione

Gli americani c’hanno questo maledetto vizietto di non capire quando è giunto il momento di tirare una linea e scrivere sullo schermo THE END.

Le serie tv sputtanate per il mancato coraggio di fermarsi al momento giusto sono decine, centinaia: da Lost a 24, da Dexter a The Mentalist, da E.R. a Grey’s anatomy, e la lista potrebbe proseguire a lungo. Forse si fa prima ad elencare le serie tv che – viceversa – hanno saputo calare il sipario prima che fosse troppo tardi: così su due piedi mi vengono in mente solo I Soprano e Breaking Bad.

Il problema degli americani non è la stupidita bensì l’avidità: sanno benissimo quando sarebbe opportuno chiudere uno show prima che perda fascino, novità e sostanza, ma se ne fregano sempre perchè il prodotto va spremuto finchè farà guadagnare almeno un dollaro in più di quanto sia costato. E’ questo il mantra ultimo e definitivo che regola l’universo seriale a stelle e strisce. Vada a farsi fottere la qualità, quindi, relegata a suppellettile da ostentare nei galà ufficiali e poco più.

House of cards posterMi piange il cuore, quindi, vedere la triste fine cui stanno condannando House Of Cards.

Sia chiara da subito una cosa: la terza stagione resta valida, solida e godibile pur senza toccare le vette di eccellenza raggiunte – e spesso addirittura superate – nelle prime due stagioni. Le trame ordite dall’ormai Presidente degli Stati Uniti Francis Underwood e dalla First Lady Claire sanno sempre ammaliare generando in chi guarda quel misto di stupore e idolatria che solo i grandi prestigiatori sanno suscitare. Li vedi muoversi con passi felpati, scattare in un balzo e poi bruscamente arrestarsi, scivolare di soppiatto alle spalle delle loro prede, ghermirle e poi azzannarle alla gola con una presa mortale: moglie e marito diventano così mascella e mandibola letali e complementari.

Tuttavia sarebbe disonesto non riconoscere il declino netto iniziato sin dal primo episodio di questa terza stagione. La trama si regge su clichè troppe volte rimasticati dagli autori; i personaggi si appiattiscono progressivamente senza avere più la capacità – la forza – di sorprendere e stupire, finendo così per restare al palo incapaci di crescere ed evolversi come invece dovrebbero per continuare a funzionare ed essere credibili. Tutto diventa reazione a ciò che si è o si deve essere, niente è più animato dal sacro fuoco della fantasia tradotta in narrazione cinematografica.

A poco servono le performance al solito eccelse dei due protagonisti – Kevin Spacey e Robin Wright – e nemmeno quelle dei comprimari – spicca su tutti un favoloso e ingiustamente sottovalutato Michael KellyNon c’è più la magia, è questo il punto. E con la magia è scomparsa anche la capacità di avvincere lo spettatore, di sbatterlo qua e là come una ramo di legno scagliato contro la scogliera durante una mareggiata, di farlo proprio e poi lasciarlo immobile e confuso a domandarsi cosa sia successo, a sforzarsi di capire quale fluido elettrizzante gli avesse attraversato la mente.

Avevo letto che ci sarebbe stata una quarta stagione e il cliffangher del finale non lascia alcun dubbio in merito. Già tremo al sol pensiero. Avevano un diamante lucentissimo fra le mani ma a furia di tagliuzzarlo lo stanno trasformando in un mucchio di mollichine luminose ma del tutto prive della folgorante bellezza primordiale.

FERMATEVI FINCHÈ SIETE IN TEMPO!

Voto: 8 (di per se è alto, ma rispetto al 10 delle prime due stagioni il calo è drastico)

House Of Cards - Frank Underwood Claire

 

 

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38 pensieri su “House of cards – terza stagione

  1. Sono sincero, forse un mezzo voto in più a questa stagione lo avrei dato. Perché Kevin Spacey è un mostro di bravura (e non è il solo sullo schermo, come hai evidenziato giustamente tu). Perché i suoi bei colpi di scena e le sue situzioni intriganti le ha avute comunque. PERÒ credo che la prima e, ancor di più, la seconda stagione siano superiori. E ho lo stesso tuo timore per il prossimo anno. La quarta stagione sarà degna di far parte di House of Cards? Non lo so, lo spero, ma qui gli autori stanno rischiando un po’ troppo, allungando, spremendo al massimo la serie e seguendo il Dio denaro, avido e potente, invece di seguire il Dio delle serie tv, che nella mia immaginazione ha il volto di Bryan Cranston con cappello e pizzetto e ha in mano una busta trasparente piena di cristalli blu.

    1. Se la potenza evocativa della narrazione seriale a stelle strisce sapesse unirsi alla meticolosa supremazia qualitativa delle serie tv britanniche, staremmo perennemente con la bava alla bocca…
      E invece dobbiamo sorbirci scempio dopo scempio.
      Estendendo l’elenco delle serie rovinate per aver “allungato troppo il brodo:
      Alias
      Castle
      Everwood
      Boardwalk Empire
      Lie to Me
      Heroes
      E alla fine arriva mamma!
      Homeland
      Dexter
      Beverly Hills, 90210 (non me ne voglia wayne)
      Smallville
      Chuck

      Spero proprio di non doverci aggiungere pure House of cards…

  2. Condivido in pieno il discorso all’inizio. Alcune serie vengono non solo spremute fino all’ultima goccia, ma anche snaturalizzate ad un certo punto. Ma questo è un discorso non solo per le serie americane ma anche per quelle italiane. Insomma, tutto il mondo è paese. 😉
    Mchan

    1. Si, è vero, anche le serie tv italiane sono vittima di questo fenomeno.
      In verità ne ho seguite poche, ma quelle poche… Penso a Distretto di polizia, ad esempio. Le prime 2-3 serie sono fenomenali ma poi…addirittura ieri ho scoperto che hanno fatto lo spinoff con Tirabassi che torna a vestire i panni dell’ispettore Ardensi… mamma mia che tristezza…

      PS: ma tu house of cards non l’hai seguita?

      1. No, House of cards mi manca 😛
        Ma ho visto lo spin off di Distretto di polizia perché ero affezionata alle prime 2-3 serie che come hai detto tu restano le migliori e sì, mi ha un po’ deluso. Eppure la regia è di Alexis Sweet, lo stesso delle prime di Ris-Delitti imperfetti (altra serie che poteva benissimo finire 1-2 stagioni prima). Bellissime le immagini di Roma, forse un pochino troppo vuota (nel senso che c’era pochissima gente per strada nelle scene in esterno ed erano al centro… Le avranno girate alle 5 di mattino di agosto…) però poi mancava di sprint. E troppi comprimari, difficile seguire la storia di una dozzina di persone. E sapere subito chi è il cattivo… No, no…
        Altra serie che secondo me non aveva bisogno di un seguito, od almeno non quello che hanno scritto, è Broadchurch. La prima serie è stata uno spettacolo, un gioiellino. Questa seconda stagione non mi convince. E si vocifera di farne una terza…
        Mchan

  3. Ciao Gianni, come hai avuto modo (forse) di leggere, io l’ho recensita ieri la 3^ stagione. Pur condividendone la diminutio qualitativa, la serie parte lentissima e si premura tardi di concentrarsi su quello che è, a mio avviso, il punto focale di questa 3^: la coppia scoppia? Fin qui ci siamo concentrati, giustamente, tanto (troppo?) su Kevin Spacey, ma questa volta a mio avviso il gigante è Claire. Umanamente la sopporto pochissimo, mi è empatica quanto un dito dove hai capito ma, si c’è il ma, l’ho trovata meravigliosamente a proprio agio in questo taglio. Di certo i difetti (soprattutto di scrittura) restano, ma la stagione resta positiva, non la boccio, insomma, non siamo ancora al momento del decostructing modell Dexter.

    1. Leggo solo ora il tuo punto di vista, amico: al solito pregevole e, per molti aspetti, da me pure condiviso.
      Voglio dire: gli ho comunque dato 8 a questa serie… non è poco per niente direi.
      Tuttavia… Tuttavia…
      La deriva presa con la coppia che scoppia (come perfettamente sintetizzi tu) io non l’ho gradita.
      Per due motivi: 1) perchè il percorso fatto dai due personaggi in questo senso mi risulta poco verosimile, frettoloso e forzato; 2) perchè HoC ci ha abituato a fare altro genere di discorsi con i quali le beghe matrimoniali non c’azzeccano niente.

      Che ti devo dire, per una volta avevo sperato che gli sceneggiatori USA avessero il coraggio tipico dei cugini britannici, che centellinano le puntate pur di mantenere il livello sempre al di sopra dell’eccellenza. Penso a Black Mirror, a Sherlock, per certi aspetti pure a Luther. Tutti show che dal primo all’ultimo secondo mantengono coerenza e qualità supreme.

      Ora mi aspetto che condannino allo stesso girone infernale pure True Detective, visto che dopo una prima MIRABILE stagione è stata rinnovata la serie scegliendo come nuovo protagonista quel carciofo di Colin Farrel. Che dio ci aiuti.

  4. Leggendo il tuo post mi sono reso conto che abbiamo una concezione diversa dei telefilm. Tu sei del parere che, se una serie va peggiorando, è meglio interromperla; io invece quando seguo una serie tv mi affeziono così tanto ad essa che voglio vederla continuare a tutti i costi, non importa quanto in basso vada a finire stagione dopo stagione.
    Per farti un esempio: Beverly Hills 90210 è la mia serie preferita di sempre. Le prime stagioni si focalizzavano su un gruppo di ragazzi alle prese con i tanti problemi dell’adolescenza: l’impatto con il liceo, i primi amori, le ragazzate e così via. Poi i protagonisti sono cresciuti, hanno finito sia il liceo che l’università e hanno cominciato a lavorare: da quel momento in poi Beverly Hills 90210 è diventata in pratica una soap opera, in cui l’unico punto di interesse era vedere chi stava con chi. Ebbene, io mi rendevo conto che anno dopo anno la serie peggiorava sempre di più, ma mi andava benissimo: per me qualsiasi cosa era meglio che vederla chiudere.
    Non sto dicendo che il mio atteggiamento è giusto e il tuo è sbagliato: sono semplicemente due modi diversi di vivere la tv.
    Tra l’altro la tv è l’ennesima cosa per cui la nostra è stata l’ultima generazione. Siamo stati gli ultimi a scrivere lettere, prima che arrivassero le mail; gli ultimi a usare i telefoni pubblici, prima che arrivassero i cellulari; gli ultimi a guardare i film in vhs, prima che arrivassero i dvd prima e la pirateria poi. E adesso gli ultimi a guardare la tv, mentre i giovani guardano solo i video in rete. Ma sto andando fuori tema, quindi chiudo qui il mio commento. 🙂

    1. caro wayne, non vai mai fuori tema e anzi i tuoi commenti forniscono sempre nuovi spunti di riflessione!

      Mi verrebbe da darti ragione quando affermi che la nostra è stata “l’ultima generazione” di tante cose: le lettere, la tv, le vhs e le audiocassette, i telefoni pubblici, etc.
      Tuttavia poi mi chiedo: ma siam sicuri che la generazione precedente alla nostra non facesse gli stessi ragionamenti, che si crogiolasse nella certezza di essere stata l’ultima a far qualcosa di specifico o usare quel tale oggetto? Non è forse semplicemente che stiamo diventando vecchi? che ci piace ricordare determinati oggetti, usi, etc solo perchè ci ricordano gli anni più spensierati e quindi felici della nostra vita?
      Chissà…

      1. Eh, senza dubbio l’effetto nostalgia gioca un ruolo importante… nel mio caso poi questo fattore ha un peso ancora più decisivo, perché ho un’indole conservatrice e quindi vedo come il fumo negli occhi qualsiasi novità. Ci devo riflettere. Buona serata! 🙂

    1. foto perfetta, se non fosse per quel cavolo di logo netflix… non son riuscito a trovarla senza, mannaggia, altrimenti l’avrei messa come immagine di copertina

  5. La pensiamo praticamente allo stesso modo. Anche io ne ho scritto quasi lo stesso. Con questa terza stagione hanno perso un bel po’, pur restando di un livello abbastanza alto.
    Delle serie che io ho visto, l’unica che mi ha tenuto col fiato sospeso per tutte e quattro le stagioni, è stata Prison Break. Per me quella serie è indimenticabile. Forse perché li hanno capito quando era il momento di fermarsi.

    1. l’ho letta stamattina ed effettivamente siamo sulla stessa linea.
      la terza stagione è comunque buona però va riconosciuto che ci avevano abituato a qualcosa di ancora meglio…

  6. Quando ho letto la tua recensione avevo appena uiltimato di scrivere un post sulla mancanza della parola fine nelle fiction serialized, che penso manderò on-line domani o dopodomani.
    Ovviamente House of Cards non poteva non essere citato…!

  7. In effetti, io qualche tempo fa lessi che sarebbe durato tre stagioni… poi evidentemente il successo porta soldi e si allunga il brodo, come già successo con esiti nefasti anche con X-Files…

  8. @Gianni
    prendo spunto dal tuo incipit e ti chiedo – secondo te quando ha svaccato (quel capolavoro assoluto di) ER?

    IMHO
    non ha svaccato in sè, (fino all’ultimo, c’è stato sempre un qualche guizzo, un momento da preservare, secondo me) quanto piuttosto ha gestito male alcuni personaggi e non è riuscito a trovare rimpiazzi carismatici come il gruppo originale.
    Personalmente faccio fatica a mandar giù la volta omosessuale della Weaver – o almeno, tutta la sottotrama della madre, del figlio conteso, etc – quando ci era stata presentata in tutt’altro modo all’inizio, ed il personaggio di Neela in toto – vera piagnona e pure portasfiga, secondo me.
    Poi diciamo il medico latino fuori di testa, e Angela Basset.

    Però poi riuscivano a tirar fuori dal cilindro, tra gli altri, Chuck il piota?!
    Come potevi non amarli?

    1. 15 stagioni sono solo tante, sono necessariamente troppe.
      Non c’è soggetto che possa sviluppare un arco narrativo così lungo senza scadere e tanto di qualità.
      Di sicuro ER ha mantenuto coerenza narrativa ed ha saputo rinnovarsi introducendo personaggi affascinanti, tuttavia la carica innovativa delle prime 2-3 stagioni non è stata replicata e lo show si è pian piano appiattito.
      Intendiamoci, la 15* stagione di ER paga comunque da bere a tanto altro materiale, tuttavia rispetto alla 1 o alla 2 è una copia sbiadita.

      PS: dovrei farti parlare con mia moglie, mi insegue col mattarello ogni volta che provo a dirle che ER negli anni si è imbruttito 😀

  9. E cccccchai ragione, non c e piu la magia….. E se ne contano a qui tali di magie svanite e prestigiatori spacciati…. Lost (finita la magia alla seconda stagione, con un guizzo piccolo nella terza) the strain ( fine magia alla 10 puntata stagione 1 argh) battlestar galactica ( fine magia 3 stagione su 4) farscape ( fine magia 2. Stagione su 4) spartacus ( fine alla 3 su 4) eccc eccc. Eccc che rimoiango quelle cose ormai dimenticate di una stagione sola autoconclusiva che alla fine erano le migliori (garo x me…ma io ho gusti strani e te lo sai!!!) ciao lap

    1. garo? what????
      mi sa che con la tastiera swift del telefono hai fatto un po’ di confusione eheheheh
      cmq il senso è chiaro, lo sottoscrivo in pieno.
      Bisognerebbe fare un lista di proscrizione degli show sputtanati per troppa avidità…

        1. Garo… quanti ricordi, c’ho ancora i dvd della Dynit… essendo allora rimasto ad Ultraman ed alla versione statunitense dei tokusatsu (in stile Power Rangers) quando vidi Garo la prima volta mi sembrava di tornare bambino… non ho mai avuto modo di vedere la seconda stagione, quella dell’anno scorso, e tu?

          1. Non credo sia edita in italia…. Ma la prima l ho amata dal profondo davvero…. Anch io dvd dynit, con quella sigla mitica poi 🙂 c’e’ la puntata in cui becca il cavallo per la prima volta, nello scontro col cattivo, che mi manda ancora in tachicardia 😀 😀

          2. E di Ken il guerriero, ne vogliamo parlare? Gli episodi della prigione di Cassandra li avrò visti mille volte! 🙂

  10. Assodato che questa è la minore delle tre stagioni di House of Cards, mi sembra comunque esagerato, sbagliato e persino assurdo dire questa abbia “rovinato” quella che è una delle migliori serie tv americane di sempre. E’ vero che è stata una stagione che ha annoiato spesso (soprattutto nella prima parte della stagione e soprattutto per quanto riguarda le storyline secondarie) e può essere soggetta a svariate critiche, ma per tutto ciò che essa contiene, per come parla prima di tutto di uomini e donne e di come questi vengono corrotti dal potere, e anche per la perfezione tecnica e per le interpretazioni eccezionali, House of Cards resta una delle migliori serie in circolazione.
    Per me la magia c’è ancora. Non so quanto a lungo possa durare, questo è vero. Ma per il momento c’è eccome!

    1. Ciao Zack, mi spiace che tu abbia frainteso il mio post, perchè non era assolutamente mia intenzione affermare che la stagione 3 ha rovinato la serie.
      Speravo che il voto finale (8) chiarisse la cosa, ma non è così.
      Provo a spiegarmi meglio qui:
      ritengo che con questa stagione 3 sia iniziato il declino della serie. E’ fisiologico e naturale solo che,in presenza di prodotti così “alti” come HoC speravo che questo male inevitabile fosse evitato, che comparisse sullo schermo la parola FINE quando ancora lo show era al suo apice.
      Così non è stato e l’annuncio della stagione 4 mi fa presagire un ulteriore calo: sarà pur sempre una serie godibile, ma lo splendore delle prime due stagioni diventerà pian piano un lontano ricordo.

      1. Tranquillo Lapi, mi devi perdonare tu perché sono un cretino e il post è chiarissimo. E’ che ti ho risposto subito dopo che ho finito di vedere l’ultima puntata della terza stagione e stavo ancora gasatissimo! ahahah
        Poi ho letto questa frase qua “Non c’è più la magia, è questo il punto.” e sono impazzito, ma mi rendo conto di averla avulsa dal contesto. Nel complesso sono perfettamente d’accordo con tutto il resto.
        Grande come sempre!

    1. Se imparassero qualcosa dai logo cugini d’oltralpe però non sarebbe male… la BBC è grandiosa nel saper centellinare le sue serie mantenendole sempre ad un livello eccelso. Lo fa con prodotti di qualità come Sherlock o Luther, ma anche con prodotti più pop come Strike Back…
      Ah, dannati americani…

  11. Hai perfettamente ragione, questa stagione è stata di una qualità minore rispetto alle due precedenti. Claire non mi è piaciuta neanche per un secondo, purtroppo il suo personaggio è calato e con il Season Finale è proprio scaduto.
    Francis rimane il migliore tra tutti, anche se devo ammettere che Doug si è dato da fare in questa stagione per fare breccia nei cuori di tutti, la 3×12 mi rimarrà nel cuore.
    In generale anche io darei un 8, non di più.
    Poi anche se è calata continuerò a guardarla, perchè è una serie che merita davvero, alla fine una stagione da 8 non è una stagione da 5! 😉

    1. Esatto. La critica è dettata dal fatto che, benchè bella, questa terza stagione non è stata meravigliosa come le prime due.
      Speriamo solo non facciano danni con la quarta (e credo ultima) stagione.
      PS: ciao e benvenuta nel blog!!!!

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