Grazie Silvio. Ma la dignità è un’altra cosa

Cominciò tutto così

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e ad un certo punto arrivammo addirittura qui

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ma poi qualcosa si è rotto e senza una ragione comprensibile il sogno si è trasformato in incubo, la gioia è stata sostituita dalla tragedia e l’orgoglio ha lasciato spazio alla vergogna.

I sempre più disastrosi risultati sportivi che il Milan ha collezionato negli ultimi 10 anni sono ben poca cosa se raffrontati alla sciatteria, alla supponenza e alla mediocrità con cui la società è stata gestita fino a trascinarla in un gorgo tenebroso dove il ridicolo va a braccetto con il grottesco.

Ho raccolto alcuni di questi episodi e senz’altro ne ho dimenticato qualcuno per strada, tuttavia questa lista aiuta a comprendere il livello di assurdità a cui siamo arrivati e dal quale, purtroppo, sembra non siamo destinati ad uscire.

DALLA MIA SQUADRA DEL CUORE NON POSSO PRETENDERE LE VITTORIE.
MA LA DIGNITA’, ALMENO QUELLA, NON DOVREBBE MAI MANCARE

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Kakà resta!

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Gennaio 2009 – La prima clamorosa malefatta risale ad una fredda sera invernale. Kakà è stato di fatto venduto al Manchester City per 100 mln, poi il colpo di scena: Berlusconi chiama in diretta il Processo di Biscardi (BISCARDI!!!!!) e annuncia che non vende più Kakà, perchè per lui è come un figlio e quindi resterà sempre al Milan.
Kakà sarà poi venduto appena 4 mesi dopo.

 

I denti ci Cissokho

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Giugno 2009 – Il Milan perfeziona l’ingaggio di Aly Cissokho, promettente terzino sinistro del Porto. Il ragazzo arriva a Milano per le visite mediche di rito e quando sembra tutto fatto c’è il colpo di scena: i medici individuano nella dentatura del ragazzo dei difetti che comporterebbero problemi nella postura e quindi alta propensione agli infortuni. Il giocatore viene scaricato e rimandato al Porto.
Cissokho godrà sempre di ottima salute e si trasferirà prima al Lione poi al Liverpool.

 

Il Pato Innamorato

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Gennaio 2012 – Il Milan cede Pato al PSG per 25 mln. Il giocatore saluta compagni e allenatore e sale in macchina per recarsi in aeroporto, poi l’improvviso dietrofront del presidente che blocca la trattativa. Berlusconi giura di aver trattenuto il giocatore perchè lo considera un fuoriclasse, ma tutti sanno che in verità ha soltanto accontetato la figlia Barbara, all’epoca fidanzata di Pato, che non voleva allonarsi da lui.
Nei mesi successivi la liason tra il giocatore e la bella ereditiera entrerà in crisi e poco dopo Pato sarà ceduto per metà dell’importo.

 

La cena con Tevez

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Gennaio 2012 – Un Galliani visibilmente avvinazzato si lascia fotografare a cena insieme a Carlos Tevez (fortissimo attaccante del Manchester City) preannunciando il suo imminente ingaggio.
Il giocatore non vestirà mai la maglia del Milan e il suo mancato arrivo comprometterà la volata scudetto con la Juventus.

 

Thiago Resta

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Giugno 2012 – Dopo un tam tam durato diversi giorni, fonti vicine al PSG danno per scontato l’acquisto di Thiago Silva, fortissimo difensore del Milan. Solito coup de théâtre berlusconiano: il canale ufficiale del club annuncia che Thiago resta e ringrazia il presidente per lo sforzo economico.
Il giocatore sarà comunque venduto solo 2 settimane ma oltre al danno ci sarà la beffa: insieme a lui partirà anche Ibrahimovic, il più forte centravanti del mondo.

 

Tevez alla Juve

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Giugno 2012 – La Juventus, dopo aver battuto il Milan sul filo di lana e vinto lo scudetto, soffia ai rossoneri anche Tevez, acquistandolo per l’irrisoria cifra di 11 mln.

 

Matri al Milan

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Agosto 2012 – Il Milan perfeziona l’ingaggio di Alessandro Matri acquistandolo per 11 mln dalla Juventus. Per una (forse) coincidenza l’importo corrisponde alla cifra pagata dai bianconeri per comprare Tevez il cui acquisto, quindi, è stato praticamente pagato dal Milan.
Matri verrà ceduto dopo soli 4 mesi nei quali collezionerà 16 presenze e la miseria di un gol.
Nel frattempo Tevez segnerà 21 gol trascinando la Juve alla vittoria del titolo.

 

Balotelli mela marcia

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Gennaio 2013 – durante una trasmissione televisiva, Berlusconi definisce Mario Balotelli una mela marcia sentenziando che non vestirà mai la maglia del Milan a causa dei suoi comportamenti sopra le righe e maleducati.
Pochi giorni dopo il giocatore sarà comprato dai rossoneri.

 

Gli allenatori improvvisati

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Gennaio 2014 / Marzo 2016 – nell’arco di appena 2 anni il Milan sceglie 3 allenatori esordienti in serie A

  • Gennaio 2014 = Seedorf, promosso dal camo direttamente in panchina
  • Giugno 2014 = Inzaghi, promosso dalla Primavera
  • Marzo 2016 = Brocchi, promosso dalla Primavera

Le scelte azzardate non saranno ripagate dai risultati: il Milan resterà fuori dalle coppe europee per 3 anni di fila.

 

Le Serate Tutto Milan

serate-tutto-milanOttobre 2014 – Per risollevare il morale dei tifosi immalinconiti dai risultati mediocri della squadra, Berlusconi annuncia alla Gazzetta dello Sport il progetto delle SERATE TUTTO MILAN, ovvero delle partite infrasettimanali in cui gli italiani e gli stranieri della rosa del Milan si affrontano in partite amichevoli.
Il progetto (per fortuna) non avrà mai seguito.

 

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Gennaio 2015 – Berlusconi, in visita a Milanello, cerca di caricare la squadra. Una delle scene più pietose mai viste.

 

La citofonata a Destro

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Gennaio 2015 – Alla disperata ricerca di un attaccante per rinforzare la rosa, Galliani punta Mattia Destro (panchinaro della Roma) e per persuaderlo a trasferirsi al Milan si riduce ad andare a casa sua. Ovviamente non perde l’occasione per tirarsi dietro il codazzo di cortigiani leccaculo che immortalano l’evento della citofonata in stile piazzista\venditore di enciclopedie.
Destro resterà al Milan pochi mesi, collezionando 15 presenze e 3 gol

 

Attaccare!!!

Aprile 2015 – Berlusconi dispensa i suoi consigli tecnici ad Inzaghi. Se con il video dell’hip hipp urrà aveva toccato il fondo, qui comincia ufficialmente a scavare.
Da rilevare il montaggio in stile “film” realizzato da Milan Channel

 

Mr. Bee

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Giugno 2015 – Berlusconi si accorda con Mr. Bee per la cessione del 49% del Milan al termine di una trattativa durata mesi e coordinata da Licia Ronzulli, ex infermiera nonchè eurodeputata di Forza Italia.
Il broker thailandese non perfezionerà mai l’acquisto del Milan scomparendo nel nulla di lì a pochi mesi.
Nel frattempo sui giornali italiani rimbalzerà con insistenza crescente l’ipotesi che Mr. Bee sia soltanto un prestanome con cui Berlusconi cerca di riportare in Italia capitali all’estero.

 

Jackson SI

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Luglio 2015 – Il canale ufficiale del Milan annuncia l’arrivo del forte attaccante colombiano in forza al Porto.
Pochi giorni dopo il giocatore firmerà per l’Atletico Madrid.

 

Il nuovo stadio

richiesta-danni-portelloNovembre 2015 – Dopo un’estenuante gara d’appalto durata 2 anni, il Milan ottiene dall’Ente Fiera Milano il permesso per costruire un proprio stadio di proprietà in Zona Portello.
Dopo pochi mesi il Milan rinuncerà al bando vinto e abbandonerà il progetto del nuovo stadio.
Per tutta risposta l’Ente Fiera citerà il Milan per danni: il processo deve ancora svolgersi.

 

Il Closing

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Agosto 2016 / Marzo 2017 – Dopo mesi di notizie altelenanti, Berlusconi annuncia la cessione del Milan ad una misteriosa cordata cinese capeggiata dal broker Yonghong Li. Alla firma del preliminare vengono versati 100mln nelle casse di Fininvest tuttavia nei mesi successivi si rincorrono ripetutamente indiscrezioni circa l’inesistenza di reali investitori.
Il closing, previsto per dicembre 2016, verrà rimandato una prima volta con il versamento di una nuova caparra di 100 mln.
E’ cronaca di questi giorni l’ennesimo rinvio del closing e forse il naufragio dell’intera trattativa.
Ad oggi, l’unica cosa certa è che Fininvest ha messo in vendita il Milan da 3 anni ma finora non ha saputo a trovare un acquirente credibile.

 

39 pensieri su “Grazie Silvio. Ma la dignità è un’altra cosa

  1. E’ pleonastico dire che condivido in toto il tuo post.
    Giusto per aggiungere carne al fuoco, ci sarebbe pure da menzionare la vergogna della contestazione di Maldini da parte dei dementi della curva alla sua ultima partita a San Siro, per cui la società non ha proferito verbo, le modalità decisamente ignobili con cui hanno scaricato Ambrosini (un po’ si capisce perché adesso ha il dente avvelenato), la sequela di inutili giocatori a fine carriera presi a parametro zero e ottimamente retribuiti, il doppio amministratore delegato.
    Mi fermo qui per carità di patria.

    1. Le tue aggiunte sono pertinentissime, soprattutto l’ignominia con cui è stata gestito l’addio al calcio di Maldini (ad oggi, ancora non hanno celebrato una partita commemorativa al più forte difensore di ogni tempo).
      Purtroppo la mala gestio dell’ultimo decennio è evidentissima e solo chi è stupido o in mala fede può negarla.

      Speriamo che il cambio di proprietà (se e quando ci sarà) porterà fine a questo scempio.

    1. Devo riconoscere che i primi 10 anni di presidenza berlusconiana sono stati il Nirvana perchè ebbe l’ardire, l’acume e la capacità di rivoluzionare il modo di fare calcio portando trionfi in serie e creando (gliene va riconosciuto il merito) una delle squadre più forti di sempre.

      Dacchè si è impegnato in politica, però, il Milan è diventato un mero strumento di propaganda. E da quando non gli è servito più neppure a quello lo ha trattato alla stessa stregua di un paio di scarpe vecchie e da buttare via.

      Sulla sua condotta politica non mi esprimo: i fatti parlano per lui e, purtroppo, parlano anche a noi 😦

  2. Bella l’idea di questo tuo album dei ricordi al contrario, dove mettere i momenti in cui essere tifoso del Milan ti ha fatto sentire… meno orgoglioso del solito, per usare un eufemismo. 🙂
    Alla tua lista aggiungo un dettaglio che a mio giudizio molti tifosi rossoneri hanno sottovalutato: i prestiti secchi dei giovani del Chelsea (Van Ginkel prima e Pasalic poi). Nel momento in cui il Milan ha accettato di valorizzare senza introiti i Primavera della società inglese, di fatto si è trasformato in una società satellite di Abramovich, esattamente come il Sassuolo lo è per la Juve. E’ una fine inaccettabile per una squadra come il Milan, e quindi a mio giudizio i tifosi dovevano avere un moto di orgoglio, e protestare vivacemente per questa politica.
    Tra l’altro vi auguro di riscattare Pasalic: a Doha l’ho visto giocare benissimo. E onestamente non credo che il Chelsea vi renderebbe la vita difficile: là non gioca titolare nemmeno Fabregas, figurati se hanno posto per Pasalic.

    Una seconda ignominia da aggiungere alla tua lista risale a quando Galliani enfatizzò a dismisura una non notizia come il rinnovo della partnership con l’Adidas, arrivando addirittura ad organizzare una mega festa per celebrare l’importantissimo evento. Questa grottesca pantomima arrivò in un periodo in cui Galliani se ne inventava di ogni pur di camuffare la mediocrità milanista, pur di distogliere l’attenzione dei tifosi dalle uniche cose che realmente contavano (i risultati, di merda, e la squadra, ancor più merdosa)

    E qua arriviamo alla terza ignominia, la più clamorosa, che aveva la stessa identica motivazione della seconda: il tristissimo episodio di Galliani che si attacca al fuorigioco di SKY per distogliere l’attenzione dal sonoro 3 – 1 con cui la Juve aveva seppellito il Milan di Inzaghi.

    Proprio Inzaghi è responsabile di una quarta pagina vergognosa: Muntari capitano. Non c’è altro da aggiungere.

    Rimanendo in tema calcistico, ti dirò che qui a Firenze c’è grande disaffezione nei confronti della squadra. La tifoseria ha rotto con la proprietà, con Corvino e con l’allenatore, ma evita di prendersela con i giocatori, perché sa che più di questo non possono fare: sono quasi tutti giovani e inesperti del campionato italiano, la squadra non ha dei senatori come Pasqual o Gilardino che possano aiutarli ad inserirsi, e quindi è inevitabile che il loro rendimento sia mediocre.
    Adesso che l’Europa è sfumata, noi viola temiamo di perdere i nostri figli Chiesa e Bernardeschi. Perché sono davvero figli nostri, li abbiamo allevati dalla curva Fiesole dal primo giorno in cui hanno messo piede in campo. Dovessi scegliere solo uno dei due, terrei Chiesa. Il motivo è molto semplice: Bernardeschi tira fuori 3 o 4 giocate a partita, ma nei restanti 85 minuti è abulico; Chiesa invece ti delizia a ogni tocco di palla, e ogni volta che la prende riesce sempre a fare qualcosa non di buono, ma di magico.

    1. Galliani è, da sempre, il braccio armato di Berlusconi.
      Da anni ci propina teatrini vergognosi per nascondere, come giustamente hai sottolineato tu, la mediocrità della squadra e i risultati pessimi.
      Pensa che nel 2016 il bilancio del Milan ha avuto un passivo di 70mln che sommati ai 90 deell’anno scorso e ai 60 di quello prima fanno oltre 200 mln di passivo accumulati per arrivare decimi, ottavi e settimi in campionato e per di più senza comprare campioni di spessore.
      E se la proprietà avalla questa “mala gestio” significa che le sta bene così (non voglio entrare nel discorso sul “perchè le sta bene così”, altrimenti divento il Travaglio della situazione).

      Sulla tua squadra, debbo dire che quando l’ho vista giocare a San Siro mi ha fatto una buona impressione. AVete alcuni giocatori di valore assoluto (non dimenticare Borja Valero) ma purtroppo ho l’impressione che Paulo Souza sia stato scaricato un po’ da tutti e ognuno faccia quel che gli pare.
      La vostra proprietà continua ad avere un atteggiamente ambiguo (il ritorno di Corvino è per me incomprensibile) ma se facesse lo sforzo di:
      a) trovare un nuovo allenatore capace
      b) trattenere i suoi gioielini
      c) acquistare un paio di giocatori di esperienza, classe e carisma
      allora il prossimo campionato potreste anche lottare per un posta in champions league (conta che dalla prossima stagione si qualificheranno le prime 4).

      1. Ti stupirò, ma tra i gioiellini da trattenere inserisco anche quello scarpone di Kalinic. Il motivo è molto semplice: tecnicamente fa cagare, ma quando buttiamo la palla in area lui la prende e ci fa qualcosa (un tiro, un passaggio, una spizzata di testa). Babacar invece, se gli butti la palla in area, non la prende neanche se ci prova 10 volte di fila. Per fargli fare gol devi mettergliela proprio sui piedi, e la Fiorentina non ha assolutamente dei crossatori così precisi.
        Insomma, Kalinic è bruttissimo tecnicamente, ma con Babacar al suo posto faremmo un terzo dei gol che realizziamo adesso, e quindi tanto vale tenersi il croato.
        Per Borja Valero vale lo stesso discorso di Chiesa, ma non lo posso più vedere per quello che è successo l’anno scorso: la Roma l’ha trattato per tutta l’Estate, lui è stato zitto fino ai preliminari di Champions’, e soltanto quando la Roma è stata sbattuta fuori lui ha proclamato a gran voce di voler restare in viola. Se invece la Roma fosse andata ai gironi di Champions’, lui avrebbe fatto le valigie in 24 ore. Tutto legittimo, ma bastava essere chiari fin da subito, senza tenere noi tifosi con il fiato sospeso per tutta l’Estate. Non si gioca con i sentimenti delle persone (e questo andrebbe detto anche a Galliani e Berlusconi, non solo a Borja Valero). 😉

        1. Ricordavo in un tuo vecchio commento che ne dicevi peste e corna di Kalinic, ed effettivamente quando l’ho visto giocare contro di noi non facevo altro che ricordare i tuoi coloriti commenti sulle assenti virtù tecniche dell’attaccante slavo.
          Tuttavia, sempre in quella partita, ho notato che pur avendo piedi quadrati è dotato di grande intelligenza calcistica e sapienza tattica nei movimenti. E’ un Mandzukic meno forte, per capirci, ma pur sempre un attaccante capacissimo. Se Souza avesse il coraggio di avvicinargli un attaccante che veda di più la porta, magari uno piccolo e svelto, insieme formerebbero una coppia formidabile. Certamente non può essere Babacar, che dal mio punto di vista esterno è solo un pippone miracolato che veste la maglia viola grazie a qualche procuratore ammanicato con la Fiorentina.
          Non apevo inoltre che Borja Valero fosse stato in predicato di passare alla Roma.
          E ti confesso senza timore che farei carte false per vederlo al Milan: un centrocampista con i suoi piedi e la sua visione di gioco non ce l’abbiamo da anni.

          1. A mio giudizio Babacar veste la maglia viola da 8 anni perché è uno dei pochi centravanti disposti a fare la riserva alla Fiorentina. In tutti i ruoli è difficile trovare un giocatore che stia in panchina senza fiatare, ma per un centravanti l’ansia di giocare è ancora più forte, perché loro vivono per il gol, e non possono sopportare di stare a guardare un’altra punta che li fa al posto loro.
            E il bello è che a noi viola va benissimo che Babacar sia la nostra punta di riserva: quando abbiamo provato a cercare qualcosa di meglio, a Firenze sono arrivati degli obbrobri come Nacho Castillo e Santiago Silva, che non facevano gol NEANCHE se gliela mettevi sui piedi. Insomma, sembra impossibile a dirsi, ma a Firenze abbiamo avuto delle riserve perfino peggiori di Babacar. 🙂
            Riguardo al centrocampo del Milan, effettivamente non ha nessuno all’altezza di Borja Valero, ma almeno quel reparto è migliorato nel corso degli anni: siete passati da Muntari – Montolivo – Poli a Kucka – Locatelli – Pasalic. Ok, forse il primo è un giocatore da Genoa e non da Milan, ma tutto sommato non ci si può lamentare, no? 🙂

          2. Pasalic e Locatelli sono buoni prospetti e se avessero di fianco il campione grosso mi starebbero pure bene, ma così sono improponibili. Soprattutto al Milan manca un giocatore in mediana che abbia grande tecnica e nessuno dei 3 titolari lo ha. Nelle ultime partite Montella ha addirittura rilanciato Sosa che giocherà da fermo però i piedi ce li ha e la sua tecnica ci serve come il pane.
            Ovviamente venerdi, quando andremo al Gobbi Stadium, Sosa verrà surclassato dai bianconeri: da fermo ci puoi giocare contro Sassuolo o Chievo, ma la Juve ti massacra…

          3. Ecco, hai usato un verbo perfetto: dal Gobbi Stadium è legittimo uscire battuti, ma è bene che non usciate massacrati. Da mesi infatti Montella sta lavorando sull’autostima dei ragazzi, ma è un’autostima ancora molto fragile, e una sconfitta secca contro la Juve potrebbe vanificare tutto. Anche la conferma di Montella, al quale peraltro andrebbe fatta una statua per tutto ciò che ha fatto quest’anno. In bocca al lupo per Venerdì! 🙂

          4. Crepi!
            Purtroppo ci arriviamo.con alcune assenze pesanti ma il morale è buono
            Montella sta facendo un gran lavoro, considerando la situazione generale. Nn credevo fosse un condottiero così carismatico.

  3. Potrebbe apparire veramente bizzarro che io abbia deciso di commentare un articolo sul calcio, quando ho invece trascurato il precedente tuo post sulla consegna egli Oscar: questo pezzo parla infatti di uno sport che io non seguo, mentre l’altro parlava di una delle mie grandi passioni, ma che io sia persona di grandi contraddizioni, come il mio alter-ego Kasabake, è oramai cosa nota…
    Oltretutto, nemmeno hai fatto un pezzo sul calico in quanto sport, con rilievi sociologici o antropologici o medici (cosa che avrebbe potuto destare interesse anche in chi non lo segue come tifoso, ma vuole restare aggiornato su un fenomeno che sposta interessi di massa), no, hai scritto un vero e proprio editoriale sulla delusione di un tifoso per le sorti di una squadra leggendaria, forse la più blasonata d’Italia e tra le più celebri del mondo ed alla fine proprio questa incredibile specializzazione dell’oggetto mi ha attratto ed ho letto tutte le tue argomentazioni (alcune, per me, in aramaico antico) fino in fondo, assolutamente affascinato.
    Già un tempo ti avevo paragonato a Federico Buffa e lo confermo, senza tema di essere smentito, ma questo pezzo è ancora diverso, in qualche modo contaminato dal giornalismo di cronaca e più ironico, perché satirico, a partire dal titolo.
    Insomma, anche quando tocchi un argomento da bar, perfetto per discussioni caciarone, lo fai con una classe ed un perfezionismo impeccabile, alto ma non snob, popolare ma mai senza perdere la dignità di chi è capace di accettare sacrifici per la propria sqaudra ma non di essere preso per il culo.
    Nella strategia di equilibri e di toni con cui coltivi il tuo blog come un maestro di bonsai (facendolo curvare laddove tu desideri e facendolo crescrere in direzione del sole o viceversa verso del buio), forse pensavi che questo sarebbe stato un pezzo minore, da audience più bassa o solo amicale (cinema & tv, con annesse patate eccellenti, è palesemente l’oggetto prevaricante, in percentuale, su tutti gli altri, sport e musica e compresi), ma per me è stata una lettura gradevolissima.

    1. Caro abc mi fa piacere che tu abbia letto (non era scotato) e addirittura apprezzato (che era ancora meno probabile) questo mi post.
      In verità negli ultimi anni scrivo molto poco di Milan mente nei primi tempi da blogger era il mio argomento principale e preferito. Non sono schizofrenico, il calcio in generale e il Milan in particolare sono due grandi passioni che attraversano diacronicamente tutta la mia vita e che non baratterei con nulla al mondo. Purtroppo però, negli ultimi anni mi sono disaffezionato ma non – come i più superficiali potrebbero pensare – per i risultati deludenti, bensì per il modo in cui è stata gestita la società prima e la squadra poi, esponendo tutto un popolo, quello dei tifosi rossoneri, al ludibrio e al perculamento delle altre tifoserie.
      Qualche giorno fa leggevo in un blog milanista, un arguto utente che parlava di “fallimento economico” (quello da cui ci salvò Berlusconi nel lontano 86) contrapposto al “fallimento sportivo”, che è poi quello in cui ci sta lasciando oggi, perchè una squadra di calcio non è fatta solo di trofei e blasone, ma anche e soprattutto di storia e reputazione. E queste ultime sono vituperate da anni.
      Purtroppo la dignità non si misura con le Coppe dei Campioni o gli scudetti, ma questo il povero Silvio non l’ha imparato in 80 anni e ormai non c’è più margine perchè possa capire adesso la lezione.

      Ti ringrazio infine per le belle parole e soprattutto per l’azzardato paragone con Federico Buffa, oltremodo ingeneroso per lui. Tra l’altro i post a tema calcistico hanno una gestazione infinitamente più breve: scritto ieri mattina, sistemato ieri sera, pubblicato oggi. Circa 24 ore contro i 3-4 mesi di media che passano tra la prima stesura e la pubblicazione di un pezzo. Pensa che ho in canna un post su Romeo e Giulietta terminato esattamente un anno fa (le versioni salvate da WP sono utilissime per fare queste verifiche) e che FINALMENTE conto di pubblicare nelle prossime settimane.

  4. Ho messo MI PIACE al post ma ovviamente va letto come MI VIENE DA PIANGERE. Per fortuna mentre succedeva tanta merda tra quella elencata io ho prudentemente abbandonato in preda al disgusto e seguendo da lontano in preda all’amarezza, peccato che io abbia deciso di riappassionarmi alla serie A adesso che sta discesa agli inferi tappezzati di merda non sia ancora finita. Non pretendo cose turche, basta che il Berlusca si levi dalle palle. Mi sta facendo girare le scatole la gente che dice che sono un’ingrata perché dovremmo tutti baciare per terra dove cammina quell’uomo solo perché durante la sua presidenza abbiamo vinto tantissimi trofei. Non vuol dire niente, se fai una stronzata è giusto che la gente esterni il dissenso, uno come deve fare a non sentirsi preso per il culo? onestamente…

    1. Hai straragione
      La riconoscenza nn è a fondo perduto. Io faccio sempre questo esempio: se hai un partner gentile e fedele per 20 anni poi d’un tratto diventa stronzo e se la fa in chiunque, mica uno può star zitto solo in onore della fedeltà passata…
      Speriamo che questo supplizio finisca… Il prima possibile

      1. ECCO!!! ESATTAMENTE!!! ma possibile che sta cosa la pensiamo in così pochi? non mi sembra un concetto così difficile da assimilare… o forse abbiamo un amor proprio più sviluppato di altri, non lo so.
        In ogni caso sta situazione non va bene per niente.

        1. Purtroppo l’intelligenza è merce sempre più rara, specie tra i tifosi del Milan. Figurati che ci sono quelli che ancora difendono Galliani e il suo operato.
          Spero solo che quando tutto questo finirà i tifosi tornino normodotati intellettivamente…

          1. Ma come?? come si fa? cosa gli ha dimostrato in questi ultimi anni? che sanno solo abbindolare le persone, e basta. Per fortuna adesso la squadra sta giocando mediamente bene, ma non è certo merito di Galliani e quell’altro genio del male. Se sta cafonata di closing fallisce e le cose precipitano e mi mandano via Vincenzino faccio na strage

          2. Se Silvio esonera Montella potrebbe auto nominarsi allenatore
            Non nego che la cosa mi affascinerebbe non poco 😁😂

    1. quando ho letto la notifica di un tuo commento temevo qualche sfottò post juve-milan…
      invece mi godo un po’ di Nirvana
      E’ un po’ (troppo) che non sento questa canzone!!!!

  5. Inevitabile commentare con te quello che al momento è l’affare dell’anno, per il profilo del giocatore e per la rapidità con cui si è concluso l’affare: la cessione di Bonucci al Milan.
    A mio giudizio l’astio del popolo juventino nei suoi confronti nasce dal fatto che ormai tra i tifosi si è imposta l’assurda convinzione per cui, se un giocatore lascia una società restando in Italia anziché andare all’estero, allora è un tradimento. Sono convinto che, se Bonucci fosse andato al Chelsea o al Manchester City (le altre 2 squadre che lo hanno corteggiato), i tifosi avrebbero capito e gli avrebbero dedicato pure un comunicato d’addio.
    Tra l’altro oggi il TG1 spiegava che Bonucci ha deciso di restare in Italia non perché il Milan gli piacesse di più delle squadre inglesi (anzi, lì ha molte meno possibilità di vincere), ma perché suo figlio è in cura a Torino, e lui non poteva allontanarsi troppo da lì. Alla luce di questo, è ancora più odioso che alcuni tifosi juventini stiano sputando così tanto veleno nei suoi confronti.
    Comunque, con gli acquisti di Bonucci e Biglia ormai conclusi, l’unico tassello che sembra mancare all’11 titolare del Milan è un grande attaccante. Sottolineo l’aggettivo GRANDE: Aubameyang e Belotti lo sono, Kalinic assolutamente no. Insomma, sarebbe un vero peccato se, dopo aver acquistato dei giocatori di livello medio – alto in ogni ruolo, Fassone si sciupasse proprio alla fine, per giunta in un ruolo chiave come quello della prima punta: deve prendere un giocatore di primo piano come Aubameyang o Belotti. Se invece vuole acquistare un altro mezzo giocatore tipo Borini, allora tanto vale puntare su André Silva e sperare che Dio ve la mandi buona.
    Le mie considerazioni ti trovano d’accordo?

    1. Ho sempre schifato Bonucci perchè pur essendo bravissimo ha un atteggiamento e un carattere presentuosi e indisponenti.
      Tuttavia devo riconoscere che la mossa di Fassone è stata esemplare: oltre a uno dei migliori difensori del mondo, acquistiamo un campione con la mentalità vincente e un professionista serissimo. Queste due qualità purtroppo a Milanello non ci sono più da quando gli storici senatori non furono adeguatamente sostituiti. E’ indispensabile che tutti i nuovi arrivati abbiano un faro e una guida: Bonucci può esserlo, come per altro anche Biglia, acquisto forse ancor più fondamentale sotto l’aspetto tattico per il gioco di Montella (potrebbe avere lo stesse impatto che ebbe Pizarro da voi).

      Capitolo attaccante: la tua analisi non fa una piega. Una squadra del genere merita una prima punta di livello. Kalinic sicuramente non lo è, ma ho dei dubbi che possano esserlo anche Belotti o Aubameyang.
      Mi spiego meglio:
      Belotti ha fatto solo un campionato ad alto livello e investire 100mln su un ragazzo con così poca esperienza mi sembra un’esagerazione.
      Aubemeyang è più esperto e rodato, tuttavia viene da una scuola (quella del Borussia) che ha si espresso ottimi giocatori i quali però, una volta partiti da Dortmund, hanno sempre disatteso le aspettative. Probabilmente l’ambiente tranquillo del Borusia aiuta ad esprimersi bene, ma quando pressione e aspettative crescono (e al Milan così sarebbe), i nodi vengono al pettine.
      Non mi entusiasma neppure MOrata: stiamo pur sempre parlando di uno che a 24 anni ha fatto sempre e solo la riserva, prima alla Juve, ora al Real.
      In definitiva, stante l’impossibilità di prendere un attaccante dal rendimento certo, mi starebbe bene anche Kalinic (peggio di Bacca o Niang non può sicuramente essere).

      1. In effetti mi ero scordato di inserire Morata nel mazzo degli assi che può calare Fassone.
        E’ un nome che non entusiasma neanche me. L’ho visto giocare molte volte, e ne ho tratto l’impressione che sia un giocatore molto discontinuo anche all’interno della stessa partita: è capace di fare mezz’ora da urlo, poi immalinconirsi per un tiro sbagliato e scomparire dal campo per i 60 minuti successivi.
        Molto meglio Belotti, perché mi sembra più freddo: ricordo che in una partita dello scorso campionato sbagliò un rigore, ma se ne scordò subito e poi fece un partitone. E’ dai dettagli come questi che capisci se un giocatore ha le palle oltre che i mezzi tecnici.
        Riguardo a Bonucci, è un acquisto fondamentale non soltanto perché colma l’ormai storico buco accanto a Romagnoli, ma anche perché per tornare ai fasti di un tempo servono giocatori come lui, abituati a vincere e con una grande personalità. Montella se n’è accorto subito, perché ha deciso di investirlo della fascia di capitano il giorno stesso del suo arrivo. Una decisione apparentemente controversa, ma in realtà perfettamente logica.

        1. La fascia a Bonucci effettivamente ci sta: in fondo la squadra è tutta nuova e tra i giocatori dell’anno scorso i soli Romagnoli e Bonaventura saranno confermati titolari e, in tutta sincerità, non mi sembrano adatti a fare il capitano.

          Vedo che Belotti ti piace molto: io purtroppo l’ho visto giocare poco per giudicarlo. Quel che mi spaventa è la richiesa di Cairo, decisamente esagerata. Nella situazione in cui è, il Milan non può permettersi di fallire un investimento così importante.

          1. Cairo è un presidente romantico, e quindi quando si innamora di un giocatore se ne separa molto difficilmente. Penso ad esempio a Rosina: era il suo pupillo nei primi anni di A, quindi non lo cedette al momento giusto e alla fine fu costretto a svenderlo allo Zenit.
            Insomma, se Cairo fosse un presidente oggettivo capirebbe che Belotti non farà mai più 28 gol in un anno, e quindi deve assolutamente venderlo adesso: il problema è che lui non ragiona soltanto con la testa, ma anche con il cuore, e questo nel calcio moderno è un problema. Ma ce ne fossero di più, di presidenti come lui! 🙂

          2. Si Cairo è così.
            Speriamo di ammorbidisca un po’sul prezzo, tra i nomi che girano quello di Z Belotti è il mio preferito

  6. E’ passato più di un anno dal tuo meraviglioso post e la soap opera milanista prosegue con nuovi (?) protagonisti. Quando si pensa che il peggio sia passato e che siano sufficienti batoste sportive sul campo, ecco che spuntano fuori fantomatici compratori da ogni parte del globo terracqueo, sentenze di condanna UEFA originate da gestione societaria pessima di Mr. B e aggiungiamoci delle scelte di mercato palesemente sbagliate. Verrebbe proprio da dire, citando Cocciante in Bella senz’anima, “povero Diavolo, che pena mi fa”.
    Forza Milan, anche nella cattiva sorte, comunque. La storia rossonera è costellata da trionfi e da grandi sofferenze. Evidentemente ora è il turno delle seconde.

    1. Hai perfettamente ragione: nella storia del Milan non ci sono mai mezze misure: o disfatte\disastri epocali oppure trionfi meravigliosi: dalla prima fatal-verona all’inaspettato scudetto della stella, dalla serie B al tetto del mondo nel giro di pochi anni, dalla seconda fatal verona alla Coppa Campioni nel giro di poche settimane.

      Viviamo un periodo molto buio e la cosa più triste è che l’oscurità non è nasce da disfatte sportive o almeno principalmente da quelle: da almeno un lustro il Milan ha abdicato al suo ruolo di top-team allestendo tutti gli anni una formazione che non aveva mai ambizioni consone alla nostra storia. Le beghe societarie infatti sono il nostro tallone d’Achille tanto che tutti quanti noi tifosi ancor prima di avere una squadra vincente, ci accontenteremmo di avere una squadra normale, cioè parlare di calcio e non di finanza strutturata e conto economico del bilancio. Ma tant’è.
      Credo (ma è più una speranza che una convinzione) che entro la fine dell’anno la situazione si risolverà: come ultimo regalo, il vincente ma distruttivo nostro ex presidente ci ha ceduto a speculatori finanziari senza scrupoli (Yongong Li è evidentemente un prestanome dietro cui si nascondono broker di varia natura, chi pensa il contrario è stupido o in malafede) che stanno lucrando il più possibile sulla pelle del Milan per trarre il loro profitto. Poichè l’obiettivo degli speculatori è rivendere a un prezzo maggiore di quanto speso per compare, la nostra salvezza è che si delineano due sole possibili soluzioni:
      1) Yongong Li ci vende entro ottobre
      2) Considerando improbabile che Li possa pagare il debito di 300 testoni contratto con Eliott, a ottobre diventiamo proprietà del fondo e entro Natale siamo venduti.
      Onestamente nemmeno mi interessa sapere chi ci comprerà, purchè abbia una faccia e un codice fiscale.
      A quel punto, forse, potremo tornare a parlare di sport.
      Ciò che mi rattrista è che stiamo buttando via una stagione e quanto di buono era stato seminato nella precedente rischia di essere vanificato: sono certo che con una società solida, avremmo potuto comprare quei 3-4 giocatori necessari per fare il salto di qualità e tornare nel giro della Champions, ovvero del calcio che conta.
      Bisogna avere pazienza: come diceva un tizio che con l’Oscurità aveva una certa pratica, “Non può piovere per sempre”.

      FORZA MILAN!!!!

      1. Come si dice ” a pensar male si fa peccato ma molte volte ci si azzecca”: penso che Mr. B. aveva tutto l’interesse a lasciarci in macerie o in netta difficoltà. Pensa che smacco sarebbe stato se fossimo stati competitivi finalmente dopo anni di gestione scellerata condotta da Mr. B e Galliani. Ormai ai tifosi milanisti conviene più leggere il Sole 24 ore che qualsiasi quotidiano sportivo, visto che tra bilanci, plusvalenze, prestiti, rifinanziamenti, fair play finanziario, di calcio non si parla più ma solo di economia e finanza. Speriamo bene!

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