Fratelli si diventa

Fratelli si nasce, ma talvolta si diventa.

Me lo insegnasti tu durante un’afosa sera d’agosto: reduci da una festa paesana della birra, un po’ brilli, mi avevi accompagnato a casa con la tua UNO Turbo Diesel perchè avevi già la patente mentre io stavo prendendo il foglio rosa proprio in quei giorni. Parcheggiasti sotto casa ma nessuno di noi due aveva voglia di dormire e quindi rimanemmo seduti ore a chiacchierare divorando una sigaretta dietro l’altra, incuranti dell’afa che appiccicava le magliette alla schiena. Fosti diretto, sincero, perfino duro: Vuoi fare la comparsa per tutta la vita? mi apostrofasti. Scegli tu dove andare, non lasciare che siano gli altri a deciderlo a posto tuo. Esci dal guscio e non avere paura di mostrare quello che sei nel profondo e se a qualcuno non piacerai sarà un problema suo, non tuo.

L’elettricità di quella notte la porto ancora nel mio cuore e sono certo che se potessi trasferirla a un generatore di corrente potrei illuminare tutta la città. Tornato a casa, faticai a prendere sonno e mi addormentai solo quando era giorno fatto. Mi svegliai di pomeriggio: ignorai lo sguardo disgustato di mia madre, bevvi acqua gelata per dare sollievo alla bocca impastata per la birra e le troppe sigarette ma nulla potei per placare la girandola di vento che mi sconquassava da dentro: per qualche strana ragione le tue parole si erano fermate lì dove l’esofago si congiunge allo stomaco e turbinavano come una corrente d’aria fresca e improvvisa che fa sbattere le porte di casa lasciandosi dietro il rimbombo.

Fu allora, ne sono certo, che iniziai a considerarti mio fratello.

Le brave persone fanno del bene, tu invece lo incarni. Sai perfettamente i valori di una vita onesta e sincera ma non ti è mai importato se per rispettarli ti condannavi al dolore, alla sofferenza, allo sdegno collettivo perchè hai sempre considerato il tuo benessere meno importante dei principi che ti eri dato, giusti o sbagliati che fossero. Per molti il tuo idealismo è spiacevole ma loro non ti capiscono perchè sono gretti e vivono in un mondo fatto di opportunità e giustificazioni. Io invece ammiro il tuo idealismo perchè è un’oasi di purezza in questo mondo bieco fatto di compromessi: restare saldi al timone col mare tempestoso è per pochi, ma rimanere al proprio posto anche quando il mare sparisce addirittura, inghiottito in un gorgo tenebroso, bè fratello mio, quella è roba solo per te.

Ricordi tutti i film che abbiamo visto? Tutti gli eroi che abbiamo pensato di poter diventare? Tu ci sei riuscito, anche se non te ne rendi conto. Sei un cavaliere, magari non privo di macchie, ma più reale e sincero proprio per questo. Sei un supereroe dal mantello scarlatto che dispensa sostegno e abbracci agli amici in difficoltà. Sei una forza più potente anche della Gravità perchè sai sollevare il peso dell’esistenza fino a renderla sopportabile, talvolta perfino piacevole. Non so come fai, quindi credo che questo sia il tuo superpotere: rendere migliori le persone che ti stanno a fianco.

Non so dove ti porterà la vita, quali venti gonfieranno le tue vele e in quali direzioni volgeranno la prua della tua nave. Forse saremo distanti ma non importa perché se ti saprò felice potrò sopportare anche la tua assenza e perchè queste mie parole potranno giungerti ovunque tu sarai, potrai prenderle piegarle e metterle in tasca, portarle con te e rileggerle ogni volta che vorrai così da non dimenticare mai che sei diventato mio fratello.

E che lo sarai per sempre.

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32 pensieri su “Fratelli si diventa

  1. Come avrai capito dai miei commenti sul tema, io con le amicizie ho sempre avuto un rapporto altalenante.
    Fino al penultimo anno di superiori non avevo nessun problema con i miei amici: in pratica coincidevano con i miei compagni di classe, e avevo un ottimo rapporto con tutti loro. Poi, per il motivo che ti ho spiegato nel tuo post precedente, negli ultimi 2 anni delle superiori i miei compagni di classe da amici diventarono nemici, e quindi mi ritrovai praticamente da solo.
    La situazione non migliorò all’università: tra tutti i miei compagni di classe trovai soltanto 2 ragazze con le quali poter costruire un’amicizia degna di questo nome, con tutti gli altri il rapporto era quasi inesistente. Peraltro, anche il rapporto con queste 2 ragazze non fu sempre rose e fiori. Insomma, possiamo dire che ho passato 7 anni di solitudine quasi completa: gli ultimi 2 anni delle superiori + i 5 dell’università.
    La situazione è migliorata proprio sul finire della mia esperienza universitaria, quando ormai capitavo in facoltà soltanto per incontrarmi con la mia relatrice: in quegli ultimi mesi prima della laurea conobbi in treno i miei amici ballerini, quelli a cui ho dedicato un post 2 anni fa, e grazie a loro uscii dal mio lunghissimo periodo di isolamento quasi totale.
    Poi cominciai a lavorare, e questo mi dette modo di conoscere tantissime persone nuove a getto continuo: con alcune di loro il rapporto è durato soltanto per il periodo in cui abbiamo lavorato insieme, ma ho avuto modo di costruire anche dei legami più forti, che sono sopravvissuti anche quando dal punto di vista lavorativo abbiamo preso delle strade diverse.
    Un altro evento positivo degli ultimi anni è stato il ricongiungimento con un mio carissimo amico d’infanzia, il macellaio di cui ho parlato in un altro tuo post: tra tutti i miei amici lui è senza dubbio il più simile a quello di cui parli in questo articolo, perché anche lui ha il coraggio di rimproverarmi aspramente quando ritiene che io stia prendendo una brutta strada.
    Se ti ricordi anch’io 2 anni fa dedicai un post ad una mia carissima amica (ed ex collega), Valeria. Tra l’altro quel post è tuttora il più commentato nella storia del mio blog. Proprio perché ero così attaccato a Valeria, ci rimasi malissimo quando l’Estate scorsa tornai in Liguria, le proposi di approfittare della mia vacanza lì per rivederci, e lei sostanzialmente mi snobbò. Provai a fissare un incontro tramite chiamata, per sms e per mail, ma non ricevetti mai nessuna risposta. Tuttavia decisi di non legarmela al dito: l’affetto per lei superava di gran lunga il disappunto per la sua decisione di evitarmi senza motivo. Così quest’Estate, quando sono tornato ancora una volta in Liguria, le ho proposto nuovamente un incontro: stavolta lei ha accettato, ci siamo visti e siamo stati benissimo. Questo mi ha fatto capire che ho fatto bene a mettere da parte l’orgoglio, e a tentare di salvare il nostro rapporto nonostante lei non se lo meritasse affatto. Ritieni anche tu che io abbia fatto bene, o secondo te avrei dovuto lasciarla lì dov’era?

    1. hai fatto benissimo, wayne. Nei rapporti personali l’orgoglio non porta mai niente di positivo: e questa tua storia ne è la riprova. Se avessi assecondato l’orgoglio non avresti passato una bella serata con la tua amica.

      Come hai intuito, l’amico cui ho dedicato questo post è un mio carissimo amico di infanzia che proprio ieri si è sposato.

      1. Anche a me sta capitando con sempre maggiore frequenza di partecipare ai matrimoni dei miei amici. Io invece escludo categoricamente di fare questo passo, perché non mi sono mai piaciute le cose definitive: io voglio avere la libertà di poter dire in qualsiasi momento “Questa situazione non mi sta più bene, quindi arrivederci e grazie.” Quando ti sposi non puoi liberarti con questa leggerezza, perché il matrimonio se lo prendi sul serio è un impegno definitivo: nella buona e nella cattiva sorte, finché morte non ci separi.
        Per lo stesso motivo escludo anche di avere figli, e anzi diventare padre è la mia paura più grande, perché non c’è legame più definitivo tra 2 persone dell’aver concepito un figlio insieme.
        Se sono così restìo a stabilire un legame definitivo come il matrimonio è anche per il motivo che ti ho spiegato nel tuo post precedente: in passato ho visto crollare dei rapporti che io credevo indissolubili, quindi in nessun caso me la sento di dire “Questo rapporto andrà avanti per tutta la vita.”
        Purtroppo nel mio caso prima o poi è sempre arrivata la parabola discendente, anche nei rapporti non amorosi, e tra l’altro non è mai stata una discesa dolce: è sempre stata un capitombolo rovinoso, anche quando ad avviarla era stata un motivo futile.
        Proprio perché sono così riottoso e timoroso alla sola idea di sposarmi, provo grande ammirazione nei confronti di chi invece ha il coraggio di prendere una decisione così impegnativa. E di onorarla anche quando sarebbe più facile mandarsi a fanculo. Complimenti quindi a te e al tuo amico, e vi auguro di festeggiare entrambi le rispettive nozze d’argento amando ancora le vostre mogli come il primo giorno.

        1. La tua scelta di non optare per il matrimonio è senz’altro rispettabile, tuttavia mi permetto di consigliarti di non essere mai troppo assoluto e definitivo perchè non è dato sapere cosa ci riserverà la vita nel futuro. magari resterai fermo nella tua posizione, ma chissà che invece non troverai una persona che smuoverà questo tuo proposito e con la quale l’idea di stare insieme tutta la vita anzichè spaventarti ti emozionerà 😉
          Stessa cosa vale anche per i figli, anche se lì è un discorso più complicato, però di fondo vale lo stesso principio.

          In bocca al lupo, caro -Wayne, sono certo che comunque vada tu ha uno spirito e un cuore così grandi da saper trovare la trada giusta per te 🙂

          1. Crepi il lupo amico mio, e ti ringrazio per le belle parole che hai speso per me: mi hanno fatto davvero molto piacere.
            Mi permetto di segnalarti questo splendido blog: https://valentinadoingthings.wordpress.com/. La ragazza che lo gestisce ha iniziato soltanto il mese scorso, ma ha già dimostrato un grande talento, soprattutto nei post in cui parla di serie tv. E ti segnalo anche che il 22 Agosto esce il sequel di Escape Plan: sarà dura replicare i fasti del primo capitolo (anche perché stavolta Arnold ha dato forfait), ma resta comunque un film imperdibile! 🙂

          2. vado subito a scorreere il blog che mi hai consigliato

            Sapevo che sarebbe uscito il sequel di escape plan (hanno programmato già anche il terzo capitolo) e non vedo l’ora di vederlo, anche senza Swarzy. Che comunque, almeno,si è ripreso dai problemi di salute che lo hanno afflitto qualche mese fa. Ho avuto modo di vedere alcuni suoi video dove attacca Trump e mi è sembrato di nuovo in perfetta forma, speriamo che torni presto anche davanti la macchina da presa 🙂

          3. Se è in cantiere un terzo Escape Plan, vuol dire che il secondo ha avuto dei buoni incassi, e questo mi fa ben sperare riguardo alla sua qualità. Ma ovviamente la notizia migliore del tuo ultimo commento è il recupero di Arnold. L’ho Googlato per sapere se la tua speranza di vederlo tornare in pista si era già concretizzata, e mi è piombata addosso un’altra ottima notizia: non solo è tornato sul set, ma quel set è nientepopodimeno che quello di Terminator 6! 🙂

          4. Porcapupazza
            Sono già in fibrillazione anche perché sono stato uno dei pochi a apprezzare T Genesis…

            Cmq, a proposito delle vecchie glorie degli actio movies, sono lieto di dirti che finalmente anche Bruce Willis si è un po’ripreso
            Ho visto due suoi film molto carini

            -Once Upon a Time in Las Vegas
            -Il Giustiziere de ella notte

            Te li consiglio entrambi

          5. Il primo dei 2 l’ho visto anch’io, perché come sai non mi perdo un film di John Goodman. Tra l’altro proprio le parti in cui duetta con Bruce Willis sono le migliori di tutto il film, perché riprende le atmosfere da buddy movie che ci piacciono tanto.
            Riguardo a Il giustiziere della notte, ti ringrazio per il consiglio, perché senza la tua raccomandazione l’avrei saltato a piè pari: detesto tutti i remake, ma questo in particolare l’avevo evitato con la massima cura, perché sono molto legato alla saga originale e temevo di sciuparne il ricordo.
            Anzi, in realtà sono molto legato a qualsiasi cosa abbia fatto Charles Bronson, perché è uno degli attori preferiti di mio padre, e quindi sono cresciuto guardando i suoi film. A mio padre piacevano soprattutto i suoi polizieschi, perché quando lo facevano recitare nei western aveva quasi sempre un ruolo da comprimario.
            Il mio primo poliziesco in assoluto è stato proprio un film di Charles Bronson, “L’assassino di pietra”: fu un esordio coi fiocchi, e fu proprio questo film a far nascere il mio amore per questo genere. Ah, quanti ricordi! 🙂

          6. Ti confesso che non ho mai visto i film originali de Il giustiziere della notte, ho quindi approcciato questo remake senza particolari aspettative.
            ALla fine la pellicola è gradevole, probabilmente consapevole di non poter diventare iconica come l’originale, si accontenta di raccontare una storia dura e greve con taglio action e violento quanto basta. E per una volta Willis non scimmiotta il se stesso di qualche anno fa, ma cerca di dare sostanza a un personaggio nuovo.
            Insomma, non aspettarti un capolavoro, ma comunque un film godibilissimo

          7. Ma infatti secondo me è questo il motivo per cui tanti stroncano gli action movies: perché non capiscono che il loro obiettivo è produrre intrattenimento, non arte. Ad esempio, ricordo ancora il livore esagerato con cui venne accolto Suicide Squad: nella maggior parte dei casi chi lo stroncò non aveva capito che quel film era volutamente tamarro, fracassone e gonfio di testosterone, ed era bello proprio per questo. Come scrissi nella mia recensione del film, andare a vedere Suicide Squad e poi lamentarsi perché è grezzo è come andare dal paninaro e lamentarsi perché non c’è il caviale: devi calarti nel contesto prima di giudicare. Io sono abituato a film ben più grezzi di quello, quindi non è che mi calai nel contesto di Suicide Squad: mi ci rotolai come un porco nel fango! 🙂 Spero che Il giustiziere della notte mi dia le stesse sensazioni. Ti farò sapere! 🙂

          8. Hai colto perfettamente il segno, come sempre
            Un action-movies è un film fatto per intrattenere e divertire che, pur non potendo (quasi) mai assurgere nell’empireo dei capolavori, può comunque fornire spunti artistici ed estetici rilevanti (il da te citato SUICIDE SQUAD è un esempio lampante).
            Prima o poi dovrò scrivere un qualche classifica sugli action movies: è un genere troppo bistrattato (forse anche più dei buddy movie).

            PS: la trattativa BONUCCI_CALDARA-HIGUAIN sembra sul rettilineo finale… spero solo che la Juve non abbia qualche ripensamento dell’ultimo minuto 😀

          9. A complicare la situazione non è stata la Juve, ma quel mercenario di Higuain: sapendo che Marotta ha l’assoluta necessità di venderlo per rientrare della spesa di Cristiano Ronaldo, ha cercato di approfittare della situazione chiedendogli una buonuscita di 4,5 milioni di euro (fonte: https://www.tuttomercatoweb.com/serie-a/tmw-marotta-e-fatta-mica-tanto-il-pipita-chiede-45-mln-alla-juve-1140909). Ovviamente Marotta si è incazzato, e anche qui non gli possiamo dare torto: dato che io non mi faccio prendere per il collo da nessuno, fossi in lui farei saltare la trattativa per principio.
            Tra l’altro Higuain oltre che mercenario è stato pure subdolo, perché la trattativa dura da quasi un mese (ne abbiamo parlato nel tuo blog in una conversazione del 3 Luglio), ma questa richiesta l’ha tirata fuori soltanto ieri, a trattativa quasi conclusa: sapeva bene che Marotta avrebbe cercato di accontentarlo non solo perché ha assoluto bisogno di cederlo, ma anche per non mandare in fumo un mese di trattative. Davvero un comportamento inqualificabile.
            A proposito di Milan, un consiglio a voi tifosi: fate sentire tutto il vostro appoggio a Gattuso, perché è a forte rischio esonero. Un po’ perché le nuove proprietà tendono sempre ad azzerare quanto fatto dalla gestione precedente (e infatti Fassone e Mirabelli sono già stati messi alla porta), un po’ perché la convivenza tra lui e Leonardo (in pessimi rapporti da sempre) non può durare a lungo. Sono convinto che Leonardo (anche lui uomo scaltro, con l’aggravante di voler passare per una brava persona) al primo momento di difficoltà cercherà di convincere Elliott a sostituire Gattuso.
            Insomma, Ringhio in società è praticamente isolato, e proprio per questo ha bisogno di sentire che almeno i tifosi sono dalla sua parte.

          10. La posizione di Gattuso è ahimè molto scomoda.
            Sa benissimo che alle prime sconfitte sarà sulla graticola e il rischio esonero è dietro l’angolo. SOno abbastanza certo che se ci fosse un’alternativa valida disponibile sarebbe già saltato, ma probabilmente il pallino della società è Conte che però è ancora impelegato negli strascichi legali successivi al divorzio dal Chelsea.
            Purtroppo è una situazione che rischia di penalizzarci moltissimo: l’unica speranza chhe posso avere è che il Milan parta molto forte così da cementare la panchina di Gattuso e la fiducia della società. Un altro esonero in autunno sarebbe un disastro incalcolabile.

            Per altro, se la trattativa dovesse finalmente concludersi, le possibilità che possiamo partire bene ci sono tutte: la squadra non è cambiata molto e l’innesto di un centravanti di razza come Higuain andrebbe a colmare il più grosso handicap dello scorso campionato, ovvero l’assenza di un attaccante col fiuto del gol.
            C’è da dire che finora Leonardo si è mosso in maniera esemplare: con pochi soldi e poco tempo sta compiendo un autentico miracolo. Speriamo che l’avidita di Higuain non faccia saltare tutto (anche se a questo punto mi parrebbe molto improbabile).
            Anche perchè, ti confesso, son proprio curioso di vedere come sarà accolto Bonucci dai suoi ex tifosi. Il suo è stato veramente un comportamento inqualificabile che non trova giustificazione alcuna (salvo che la richiesta di ritornare a Torino non sia dettata da motivi di salute del figlio).
            Staremo a vedere.

            Di sicuro quello di quest’anno è stato il mercato più scoppiettante dell’ultimo decennio per la Serie A

          11. Esatto. E potrebbe non essere finita qui, dato che stanotte ha cominciato a circolare la notizia di una trattativa tra l’Inter e Modric, con il croato che avrebbe già dato il suo benestare. (fonte: https://www.tuttomercatoweb.com/serie-a/inter-vidal-bloccato-dal-sogno-modric-il-croato-avrebbe-dato-disponibilita-1140965). In tal caso credo che a venire scaricato sarebbe Gagliardini: quando un centrocampista gioca in una big deve garantire almeno 10 tra gol e assist, e lui l’anno scorso ha fatto zero gol e zero assist in 30 presenze. L’ennesimo giocatore che si è sgonfiato dopo il passaggio in una grande squadra.
            Riguardo a Bonucci, i tifosi bianconeri (così come la società) hanno ormai l’ossessione di vincere la Champions’: Caldara non è ancora pronto per giocare partite di quel livello, Bonucci invece sì, e quindi credo che i tifosi “se lo faranno scendere” pur di arrivare ad agguantare la Coppa dalle grandi orecchie. Il fine giustifica i mezzi, direbbe Machiavelli. 🙂

          12. Speriamo proprio che la notizia di Modric sia Fanta mercato, potete sarebbe insopportabile vederlo dai cugini, che con lui diverrebbero papabili addirittura per il titolo

            Su Bonucci invece hai ragione, basterà qualche bella partita e i tifosi lo Abramo come prima

          13. Noi tifosi viola invece siamo più intransigenti: quando un giocatore ci delude dal punto di vista umano, ce ne ricordiamo anche a distanza di anni, e difficilmente ci passiamo sopra. Pensa che rendemmo la vita impossibile a Ljajic per molto meno: al termine di una gara in Svizzera la squadra venne sotto il settore ospiti a ringraziare i tifosi viola di essere venuti fin là, lui invece ci snobbò e a fine partita andò dritto negli spogliatoi. Questo gesto ci fece imbufalire a tal punto che andavamo a fischiarlo perfino agli allenamenti. Ovviamente fu ceduto alla Roma poco dopo, e altrettanto ovviamente ha fatto incazzare tutti anche nelle altre squadre in cui ha giocato: almeno è stato coerente! 🙂

          14. Ljajic è il classico talento senza cervello
            Giocatori così fino agli anni 80 potevano far faville ma ormai intelligenza e educazione sono diventati elementi indispensabili per una carriera di alto livello

            Avete quindi fatto benissimo a tempestarlo di fischi

          15. E voi fareste benissimo a mandare in porto la trattativa Bonucci – Caldara – Higuain: in bocca al lupo per questa intricatissima operazione di mercato! 🙂

      1. Avrei potuto benissimo rinfacciarle quanto era accaduto l’Estate prima, ma non sarebbe servito a niente. Anzi, sarebbe stato perfino dannoso, perché avrebbe rovinato la bella atmosfera dell’incontro che c’è stato il mese scorso. Lei ha deciso di tornare sui suoi passi, ed è l’unica cosa che conta. Buona Domenica! 🙂

          1. Chiarire è indubbiamente un punto fondamentale per far ripartire un rapporto.
            Il modo in cui si chiarisce però non è necessariamente il medesimo per tutti: alcuni hanno bisogno di un confronto verbale dove si mette tutto sul piatto prima che le scuse e il perdono prendano il sopravvento.
            Per altri il chiarimento arriva in maniera diversa: con uno sguardo, con un gesto, con la riscoperta del piacere di un sorriso.
            Non c’è un modo giusto ma solo quello che funziona.

  2. Questo è uno scritto pieno di sincero amore e affetto. Il legame che ti lega a questo amico dev’essere qualcosa di veramente forte e unico.

  3. Grande apologia dell’amicizia Lap, e fortunati sono gli uomini che ne godono!
    All’età di 56 anni suonati sono pochissime quelle che hanno resistito alla prova del tempo, dei cambiamenti, delle esperienze … più passa il tempo e più la vita diventa esigente. Gli impegni ti portano lontano anche dalle persone alle quali vuoi più bene; il lavoro, la famiglia, la vecchiaia dei tuoi cari, e ripensi a quando per trovare un tuo amico bastava citofonare: “Sono Alessandro, può scendere Vittorio a giocare?”.
    Tuttavia qualcuna di queste amicizie resiste eroicamente, e allora sei sicuro che è quelle vera, quella giusta!
    Avendo così poco tempo a disposizione da dedicare agli amici, ti voglio regalare una frase sull’amicizia che ho sperimentato essere vera:

    Nell’amicizia l’importante non è ritrovarsi, ma non perdersi mai!

    Un abbraccio

    1. Quanto hai ragione Ale… L’amicizia vera e duratura è una delle fortune più grandi che può capitare ad un uomo e spero proprio che anche tu possa aver trovato la tua 😘

  4. Proprio qualche giorno fa meditando su una lunga amicizia che si è rotta per una banalità che di più non si può e che tuttavia come una grande delusione d’amore sarebbe sbagliato ricucire, mi è capitato di leggere una frase che più o meno suona così:”È più semplice o probabile sentirsi fratelli prendendo il latte dallo stesso lattaio piuttosto che dalla stessa madre”.
    Ho coltivato molte buone amicizie ma crescendo, diventata donna, la mia unica sola grande amica è stata mia madre . Mi mancano i nostri confronti la nostra complicità le nostre litigate mi manca qualcuno a cui affidare i miei pensieri senza timore.

    sheramentrefuoripuovecolsole

    1. L’amicizia è un sentimento complesso, che ci prende in tempi e modi strani.
      Non ho molti amici (quindi forse non sono il più indicato per parlarne) ma sono orgoglioso che la maggior parte di essi li conosco dai tempi dell’asilo. E’ per questo che considero l’amicizia una fratellanza più forte del sangue: un consanguineo te lo ritrovi, non lo scegli e comunque gli sarai legato in qualche modo per tutta la vita anche se non vorresti. L’amico invece si merita l’affetto ed è forse per questo che quando delude fa ancora più male.
      Non sono mai riuscito a considerare un familiare come un amico, men che meno mia madre, cui mi lega un rapporto tortuoso, impervio, dove i silenzi valgono più delle parole. Sei stata fortunata a poter contare su un legame così speciale con tua madre: coltivarne il ricordo non riempirà il vuoto che hai, ma almeno terrà sempre vicino a te l’affetto che vi unisce.

      Buona giornata shera 🙂

      1. buona settimana a te 🌹.
        ps figlia di ufficiale di aviazione ho avuto poche occasioni di fermarmi nella stessa città più di 3 anni lr superiori le ho fatte a Roma l’università a New York e poi di nuovo a Roma…
        Quanto alla profonda amicizia che si è instaurata con mia madre A parte il fatto che lei era speciale in tutto credo che s’i’ fosse cementata attraverso le nostre esperienze di donne.

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