I film da non perdere nel 2019

Buongiorno amici ascoltatori! Siete già usciti per andare al lavoro? O state ancora al calduccio, avvolti nelle coperte aspettando Babbo Natale? Nessun regalo oggi amici!!! Ma solo taaaaaanta buona musica, quella che vi regala tutte le mattine Radio Lapinsù, la radio che vi tira sususususususussuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!

E’ DJ Faccio che vi parla mentre a movimentarvi la giornata ci pensano gli AC\DC. Questa è Highway to Hell

 

Noooo, siete ancora addormentati? Forza pelandroni, scendete dal letto e correte in strada, che la donna dei vostri è là fuori, magari proprio al prossimo incrocio!!!! Questo è Tom Petty e lei è… American Girl!!!!

 

Ultima chiamata amici, muovete il culo e andate dove vi pare, non importa dove, l’importante è partire!!!! E visto che non c’è un viaggio buono se non c’è buona musica, portatevi appresso un po’ di Guns N’ Roses. Questa è Sweet child o’ mine

Ok, io ci rinuncio. Se ancora state paludati nel letto come mummie, meritate di essere puniti. Quindi beccatevi questo: il pippone del nostro padrone di casa, messer Lapinsù, che ci spiega quali sono i film più attesi (per lui) del prossimo anni.

Ci rivediamo più tardi (sempre che riusciate a sopravvivere al pippone….)

.

.

.

 

 

20. Men in Black International

20. Men in Black International

Regista: F. Gary Gray
Genere: Action Comedy Sci-Fi
Cast: Rebecca Ferguson, Tessa Thompson, Chris Hemsworth
Scheda: https://www.imdb.com/title/tt2283336/

Credo che ormai i remake abbiano anche un ruolo psico-sociologico: aiutano quelli come me a credersi ancora ragazzini, tornando ai bei tempi andati quando questi film uscivano nella versione originale. Ritengo impossibile che siano anche solo sfiorabili le vette di bellezza di ciascun capitolo della trilogia, soprattutto del primo inarrivabile episodio, tuttavia come posso resistere? E poi c’è anche Rebecca Ferguson nel cast e con lei ho un conto in sospeso da anni….


19. It: Chapter Two

19. It: Chapter Two

Regista: Andy Muschietti
Genere: Horror Thriller
Cast: Jessica Chastain, James McAvoy, Bill Skarsgård
Scheda: https://www.imdb.com/title/tt7349950/

Gustai il primo capitolo di IT diretto da Muschietti con le aspettative con cui assaggio un piatto di pasta olio e parmigiano e forse fu per questo che mi conquistò. Le probabilità che la seconda parte si “imputtanisca” sono alte (anche perchè lo stesso libro di King è più valido nella prima parte piuttosto che nella seconda), tuttavia voglio correre il rischio.


18. Captain Marvel

18. Captain Marvel

Regista: Anna Boden Ryan Fleck
Genere: Action Adventure Sci-Fi
Cast: Brie Larson, Gemma Chan, Jude Law
Scheda: https://www.imdb.com/title/tt4154664/

Almeno un cinecomic dovevo pur metterlo in classifica e questo mi sembrava quello più adatto!


17. Zombieland 2

17. Zombieland 2

Regista: Ruben Fleischer
Genere: Action Comedy Horror
Cast: Emma Stone, Zoey Deutch, Abigail Breslin
Scheda: https://www.imdb.com/title/tt1560220/

La freschezza iconoclasta del primo Zombieland è memorabile e favolosa ancor oggi, a dieci anni dalla sua uscita. Siamo senz’altro in zona “sequelone-dollarone” (=faccio un sequel su un titolo di successo per tirar su più dollari possibili), ma la curiosità di vedere cosa combineranno stavolta Columbus, Wichita e compagnia è troppo grande!!!


16. Flarsky

16. Flarsky

Regista: Jonathan Levine
Genere: Comedy
Cast: Andy Serkis, Charlize Theron, Alexander Skarsgård
Scheda: https://www.imdb.com/title/tt2139881/

La curiosità di vedere Charlize Theron alle prese con una commedia pura (diretta tra l’altro da quel giovane ma vecchio marpione di Jonathan Levine) è molto grande: la sua bellezza fatale si è tramutata in talento meraviglioso, come un bruco finalmente sbocciato in farfalla e vederla prestarsi a copioni sempre più distanti dai suoi standard nella evidente ricerca di scoprire e migliorare, è solo una gioia per gli occhi.


15. Gemini Man

15. Gemini Man

Regista: Ang Lee
Genere: Action Drama Sci-Fi
Cast: Mary Elizabeth Winstead, Will Smith, Clive Owen
Scheda: https://www.imdb.com/title/tt1025100/

Mescolare AZIONE e FANTASCIENZA è sempre pericoloso perchè se da un lato il mix può essere meraviglioso, il più delle volte produce solo disastri. Stavolta mi voglio fidare di Ang Lee…


14. My Zoe

14. My Zoe

Regista: Julie Delpy
Genere: Drama
Cast: Gemma Arterton, Richard Armitage, Daniel Brühl
Scheda: https://www.imdb.com/title/tt6290584/

Un bel drammone familiare scritto e diretto dall’insospetabbile talento di Julie Delpy: le premesse per il lacrimozzo ci sono tutte e infatti ho già pronti i kleenex…


13. Velvet Buzzsaw

13. Velvet Buzzsaw

Regista: Dan Gilroy
Genere: Thriller
Cast: Jake Gyllenhaal, John Malkovich, Billy Magnussen
Scheda: https://www.imdb.com/title/tt7043012/

Quando Dan Gilroy e Jake Gyllenhaal si mettono insieme drizzo sempre le antenne: se Velvet Buzzsaw fosse bello la metà di Nightcrawler allora già mi frego le mani!


12. Ironbark

12. Ironbark

Regista: Dominic Cooke
Genere: Drama
Cast: Rachel Brosnahan, Benedict Cumberbatch, Jessie Buckley
Scheda: https://www.imdb.com/title/tt8368512/

Gli spy-movie ambientati al periodo della guerra fredda hanno sempre un fascino particolare, quasi mistico ed è un peccato che i nati dopo la caduta del muro di Berlino siano incapaci di cogliere questo profumo meraviglioso.


11. 6 Underground

11. 6 Underground

Regista: Michael Bay
Genere: Action Thriller
Cast: Ryan Reynolds, Ben Hardy, Adria Arjona, Melanie Laurent
Scheda: https://www.imdb.com/title/tt8106534/

Michael Bay è il mo pastore, con lui non manco di nulla…


10. Triple Frontier

10. Triple Frontier

Regista: J.C. Chandor
Genere: Action Adventure Crime Drama Mystery Thriller
Cast: Ben Affleck, Pedro Pascal, Charlie Hunnam, Oscar Isaac, Adria Arjona
Scheda: https://www.imdb.com/title/tt1488606/

Questi filmoni patacconi e tamarri, con eroi in canottiera strappata, sparatorie infinite, inseguimenti mozzafiato e botte da orbi sono un richiamo irresistibile per me.


9. Motherless Brooklyn

9. Motherless Brooklyn

Regista: Edward Norton
Genere: Crime Drama
Cast: Bruce Willis, Leslie Mann, Willem Dafoe
Scheda: https://www.imdb.com/title/tt0385887/

Edward Norton è un artista che vive il cinema come pochi altri della sua generazione. Ha saputo offrire interpretazioni leggendarie e, nell’unica occasione in cui si è messo dietro la macchina di pres (Tentazioni d’amore, 2000) mi ha lasciato a bocca aperta. Sono certo che non mi deluderà manco stavolta!


8. Once Upon a Time in Hollywood

8. Once Upon a Time in Hollywood

Regista: Quentin Tarantino
Genere: Comedy Drama
Cast: Brad Pitt, Margot Robbie, Kurt Russell, Leonardo DiCaprio
Scheda: https://www.imdb.com/title/tt7131622/

Tarantino + Di Caprio + Margot Robbie + Brad Pitt + Al Pacino….
Devo anche spiegarvi perchè questo film è in lista e si è addirittura guadagnato l’immagine di copertina? Eddai…


7. Io

7. Io

Regista: Jonathan Helpert
Genere: Sci-Fi
Cast: Anthony Mackie, Margaret Qualley, Danny Huston
Scheda: https://www.imdb.com/title/tt3256226/

Sci-Fi ambientato in un futuro distopico e post apocalittico. Ok, non c’è niente di originale nel plot, però boh, c’è qualcosa di questo film che mi ha affascinato. Quando lo vedrò vi saprò dire se il mio sesto senso ci ha visto giusto oppure si è appannato.


6. Cold Pursuit

6. Cold Pursuit

Regista: Hans Petter Moland
Genere: Action Drama Thriller
Cast: Liam Neeson, Emmy Rossum, Laura Dern
Scheda: https://www.imdb.com/title/tt5719748/

L’action movie annuale di Liam Neeson è ormai un appuntamento fisso ed imperdibile. Scoprire ogni anno nuovi coglioni che decidono di prendersela con il maestro di Batman e Obi Wan Kenobi è sempre uno spasso. E poi lui, Liam, è sempre supremo!


5. The Woman in the Window

5. The Woman in the Window

Regista: Joe Wright
Genere: Crime Drama Mystery Thriller
Cast: Amy Adams, Gary Oldman, Wyatt Russell
Scheda: https://www.imdb.com/title/tt6111574/

Amy Adams è, senza ombra di dubbio, una delle attrici in attività più brava che ci sia. Vederla diretta dalle mani sapienti di Joe Wright (Espiazione, L’ora più buia) è poi un motivo in più per vedere il film.


4. Ad Astra

4. Ad Astra

Regista: James Gray
Genere: Adventure Drama Mystery Sci-Fi Thriller
Cast: Brad Pitt, Tommy Lee Jones, Donald Sutherland
Scheda: https://www.imdb.com/title/tt2935510/

Terzo film di fantascienza in lista… Asimov avrebbe approvato 🙂


3. Untitled Danny Boyle/Richard Curtis Project

3. Untitled Danny Boyle/Richard Curtis Project

Regista: Danny Boyle
Genere: Comedy Fantasy Music
Cast: Lily James, Ana de Armas, Kate McKinnon
Scheda: https://www.imdb.com/title/tt8079248/

E’ la prima volta che metto lista un film di cui ancora non si sa il titolo… l’avesse avuto gli avrei dato perfino il primo posto perchè l’unione di due geni assoluti come Danny Boyle alla regia e soprattutto Richard Curtis (lo considero uno dei più bravi sceneggiatori di questo secolo) mi fa già venire l’acquolina in bocca.


2. The Professor and the Madman

2. The Professor and the Madman

Regista: Farhad Safinia
Genere: Biography Drama Mystery Thriller
Cast: Natalie Dormer, Mel Gibson, Sean Penn
Scheda: https://www.imdb.com/title/tt5932728/

La storia (vera) di iun professore e di un pazzo che collaborano alla stesura della prima versione dell’Oxford English Dictionary: è una cosa talmente assurda da raccontare che non posso non vederlo anche perchè, tanto per ricordare, io sono quel pazzo che al tempo del liceo si è letto tutto lo Zanichelli (4 pagine ogni sera prima di andare a dormire…)


1. The Mule

1. The Mule

Regista: Clint Eastwood
Genere: Crime Drama Mystery Thriller
Cast: Clint Eastwood, Bradley Cooper, Taissa Farmiga
Scheda: https://www.imdb.com/title/tt7959026/

Clint che dirige se stesso… sono già in brodo di giuggiole


Ci siete? Siete ancora sopravvissuti? Bene, è ora dei saluti amici miei. Vi auguro che il prossimo anno vi porti tanta gioia, tanti bei film da vedere e soprattutto tanta buona musica. Lui è Bruce Springsteen e lei è la meravigliosa Thunder Road!

Pubblicità

62 pensieri su “I film da non perdere nel 2019

  1. Dei film che hai citato mi interessano:

    Men in Black International
    It: Chapter Two
    Triple Frontier
    Once upon a time in Hollywood
    Io
    Cold Pursuit
    The woman in the window
    The Mule

    Insomma, se mi ci fossi messo d’impegno avrei potuto tirar fuori altri 2 titoli, e pubblicare anch’io una Top 10 dei film più attesi nel 2019. Ma non lo farò: ho imparato che se pubblico un post – classifica una volta ogni tanto quell’articolo farà il botto, se invece mi metto a pubblicare una classifica dietro l’altra a quel punto i miei lettori si stufano e non mi cagano più. E poi scrivere post su WordPress è diventato più complicato, quindi mi è pure passata la voglia di andare oltre il minimo sindacale di un post al mese.
    Al tuo posto avrei messo sul gradino più alto del podio il film di Tarantino, e subito dopo The Mule. Tra l’altro un seguitissimo sito di cinema americano l’ha definito il miglior film di Clint negli ultimi 25 anni (https://www.indiewire.com/2018/12/the-mule-review-clint-eastwood-best-movie-1202027512/), superando quindi anche Gran Torino (che è diventato un po’ la sua maledizione, perché dopo averlo girato non ha più saputo regalarci dei film all’altezza di quel capolavoro, al di là degli incassi strepitosi di American Sniper).
    Sul gradino più basso del podio metto Suspiria. Dario Argento è il mio regista preferito da sempre: di conseguenza, anche se Suspiria non è il suo film migliore e anche se temo che Guadagnino ne abbia fatto un remake insopportabilmente autoriale, è probabile che io mi fiondi in sala il giorno stesso dell’uscita.
    Hai fatto benissimo a non mettere The Irishman: era già nella tua lista dei film più attesi per il 2018, e a questo punto viene da chiedersi se uscirà mai. Che Scorsese voglia farlo diventare il suo film postumo?
    Riguardo a It: Chapter Two, sono molto grato al capitolo 1, perché ha rilanciato il marchio “opere tratte da Stephen King”, e grazie a questo rilancio verrà finalmente trasposto sul grande schermo il mio romanzo preferito del Re: Buick 8.
    Riguardo a The woman in the window, spero che sia finalmente il film dell’Oscar per Amy Adams. Tra l’altro, ricordati quel che ti dico, quest’anno perderà la statuetta per la SESTA volta: verrà candidata come non protagonista per Vice, ma in quella categoria la Claire Foy di First Man è semplicemente imbattibile. Lo dico prima ancora di sapere chi saranno le sue avversarie.
    Riguardo al film di Danny Boyle, lo metto in watchlist anch’io, ma per un motivo molto più terra terra: la bellezza ultraterrena di Ana de Armas. Tra l’altro lei è una delle poche strafighe alle quali mi accosto senza volgarità: la ammiro come se fosse la Venere del Botticelli, anziché desiderarla carnalmente come la maggior parte delle sue compagne di stratopasseritudine. 🙂
    Passando ai film che non hai nominato (forse perché non sapevi della loro esistenza), io aspetto a gloria anche:

    – Cliffs of Freedom: una storia d’amore su sfondo storico è semplicemente il top del top per me;
    – Resistance: Ed Harris in un film sulla seconda guerra mondiale… nient’altro da aggiungere;
    – Little Italy: il regista di Mystic Pizza che si mette a fare una versione moderna di Romeo e Giulietta, ambientata appunto a Little Italy… mi viene l’acquolina in bocca solo a pensarci;
    – As long as I’m famous: un film di cinema nel cinema, peraltro ambientato nella vecchia Hollywood… anche qua l’attesa è ai massimi livelli;
    – I am Mother: perché c’è Hilary Swank;
    – Stano: perché c’è Sofia Vergara;
    – Chaos Walking: è un post – apocalittico, e tanto basta;
    – Cocaine: anche i crime movies, soprattutto se ambientati nel mondo della mafia o della droga, hanno sempre un certo fascino su di me.

    Purtroppo ci sta benissimo che alcuni di questi film non vengano mai portati in Italia. Ad esempio, io sto aspettando a gloria addirittura dal 2017 che venga tradotto un film di cinema nel cinema (Film stars don’t die in Liverpool), ma ormai siamo arrivati a fine 2018, e quindi temo che dovrò rassegnarmi a non vederlo mai. Se il Padreterno mi dicesse “Ne farò uscire uno solo in Italia, scegli tu quale”, va da sé che io prenderei quello con Sofia Vergara. 🙂

    1. E’ una vita che non verifico a fondo l’andamento dei miei post, un po’ perché non ne ho il tempo un po’ perché mi importa molto meno che in passato. Credo che ormai siate rimasti in pochi a leggere le mie sciocchezze, ma in fondo va bene così: meglio pochi ma buoni!!!! Comunque di solito le classifiche son quelle che attirano più commenti (quindi questa volta non supererò i 10 commenti mi sa eheheheheh), quindi staremo a vedere 😉

      Riguardo alle tue osservazioni:
      THE MULE: che ci siano le premesse per un filmone lo sospettavo, anche perché la decisione di Clint di tornare non solo dietro ma anche davanti la macchina da presa (negli ultimi 10 anni solo 3 volte è stato anche attore) mi ha fatto sospettare che avesse per le mani una sceneggiatura veramente ottima e che volesse metterci la faccia in tutto e per tutto. Se anche solo si avvicinasse alle vette di eccellenza di Gran Torino, ne sarei entusiasta!!
      The Irishman pare che verrà distribuito su Netflix, sottolineo il PARE perché non ci si capisce niente. Se un film con regista e cast così altisonanti trova problemi di distribuzione significa solo una cosa: che è una cagata pazzesca. Ovviamente lo guarderò quando uscirà, ma ti confesso che le mie aspettative si sono notevolissimamente abbassate.
      Per quanto invece riguarda il RE sto vivendo un periodo abbastanza combattuto. Anche se quest’anno è stato l’autore che ho letto di più insieme a Winslow (complice la maratona per finire la saga de La Torre Nera), comincio un po’ a faticare ad arrivare fino in fondo ai suoi romanzi e lo confesso con non poco dispiacere. Per decenni i suoi romanzi sono stati nella categorie “letture di disimpengo” i miei preferiti, ma ora non è più così. Se da un lato la sua verbosità spesso mi va a noi, anche le sue storie ultimamente non catturano più l’attenzione come un tempo. Ho terminato da poche settimane la lettura di Doctor Sleep che, a parte qualche slancio iniziale e finale, è di una noia sublime. Mi manca Buick8 e temo passerà molto tempo prima che ci metta le mani…
      Citi Ana De Armas e mi viene in mente quando la scoprii io, ovvero con un film osceno di Eli Roth (Knock Knock) che perfino recensii… https://lapinsu.wordpress.com/2016/03/03/knock-knock-il-panino/
      È indiscutibilmente una gnocca di livello assoluto, mai volgare, molto sensuale pur non ispirando carnalità focosa. In Blade Runner 49 è semplicemente deliziosa, tra l’altro.
      Confesso che non conoscevo nessuno dei film che hai inserito in lista anche se, per ragioni diverse, mi possono interessare tutti, quindi grazie per la dritta li aggiungerò subito alla mia nutrita lista.
      Chiudo con una chiosa sull’ultimo film visto: The Predator, il remake 2018 firmato da Shane Black.
      Speravo meglio ma temevo peggio, soprattutto dopo le critiche feroci e il mezzo flop al botteghino. Shane Black dà il meglio di sì quando può usare lo strumento che maneggia con più dimistichezza, ovvero l’ironia. I suoi infatti non sono propriamente film comici, ma lo diventano in virtù della sua geniale capacità di mescolare scene action a scene divertenti. Purtroppo il plot di The Predator non si prestava (ovviamente) molto al sorriso e potendo declinare solo il canovaccio action il film rimane zoppo. Se poi aggiungiamo scellerate scelte di casting la frittata è fatta: se il comparto gnocca è stato perfettamente riempito da Olivia Munn e Yvonne Strafikoshky, il ruolo dell’eroe è completamente sbagliato. Andava scelto un attore carismatico e con presenza scenica, virtù Boyd Holbrook difetta massimamente. Se al suo posto avessero scelto The Rock oppure Liam Neeson il film ne avrebbe tratto giovamento e magari sarebbe anche diventato bello. Insomma, l’assenza si Swarzy o di uno come lui ha affossato tutto quanto, un vero peccato.

      1. Io invece controllo spesso l’andamento dei miei post e le statistiche in generale, perché ogni tanto saltano fuori dei dati curiosi. Ad esempio, noto che la maggior parte dei miei post smette di macinare visualizzazioni appena ne pubblico uno nuovo, ma ci sono delle eccezioni: per dire, a distanza di quasi 5 anni dalla sua pubblicazione il mio post su Monuments Men (https://wwayne.wordpress.com/2014/02/16/capolavoro/) continua a raccogliere più di una visualizzazione al giorno.
        Ho notato anche che, quando passa in tv un film che ho recensito, nei giorni successivi il post che gli ho dedicato fa un boom di visualizzazioni incredibile. Ad esempio, il 23 Dicembre hanno dato su Rai 3 Natale all’improvviso, e nei giorni successivi il mio post su quel film ha raccolto 54 visualizzazioni. Di norma non le raccoglie neanche in 6 mesi. Pensa quanti clic avrei fatto se l’avessero mandato su Rai 1.
        Nominando Liam Neeson mi hai fatto tornare in mente che c’è un suo film attorno al quale sto ronzando da diverso tempo, senza mai decidermi a vederlo. Il film in questione è L’uomo sul treno.
        Adesso invece sto guardando un film strepitoso: Terzo grado. Sidney Lumet era davvero un regista straordinario.
        Arnold invece è un attore straordinario, quindi ogni volta che provano a rifare un suo film senza di lui ne esce sempre fuori una cagata. Era successo anche con Atto di forza.
        Comunque, uno dei lati più belli delle vacanze invernali è che per l’occasione indossi sempre i panni di Babbo Natale, e ci regali ogni anno una scarica di classifiche: i film più attesi dell’anno successivo, i film più belli e più brutti dell’anno prima… non vedo l’ora di leggere i tuoi prossimi post! 🙂

        1. L’uomo sul treno l’ho visto!!!!
          Carino carino carino.
          Intendiamoci: niente di sensazionale, il classico Action-movie col mascellone di Liam a farla da padrone, però è ben fatto. Ha anche venature da thriller niente male.
          Non nego che potrebbe anche finire in una eventuale classifica dei film più belli dell’anno.
          Ho usato l’aggettivo eventuale non a caso.
          Quest’anno due coincidenze stanno frenando la mia classica chart di fine anno con i film più belli: da un lato è stato un 2018 molto povero da un punto di vista qualitatitivo e di film veramente belli ne ho visti (la più parte dei quali, tra l’altro, risale agli anni precedenti) e in più sto attraversando un periodo molto impegnativo sul lavoro e quindi mi resta poco tempo libero per creare qualcosa (anche questo post è molto raffazzonato e nettamente al di sotto dei miei standard).
          Comunque, magari con un po’ di ritardo, l’idea è quella di scriverl.
          Vedremo cosa ne viene fuori!!!

          PS. quando avrai visto l’uomo sul treno fammi sapere, sono curioso del tuo parere!!!

          1. Io invece trovo che questo post sia al di sopra dei tuoi standard. E lo stesso vale per quello precedente, che infatti ha raccolto una carrettata di commenti.
            Riguardo ai film usciti nel 2018, ritengo che quest’anno ci abbia regalato alcuni film straordinari, ma effettivamente sono meno di 10, quindi anch’io avrei difficoltà a formare una Top 10 considerando solo i film usciti nel 2018. E infatti nel mio post ho dovuto “imbarcare” anche i film usciti negli anni precedenti.
            A proposito del mio post, ti elenco in ordine di visione i film che, pur non ottenendo un posto nella Top 10, sono stati comunque presi in considerazione per quella classifica:

            Jimmy Dean, Jimmy Dean
            La morte cammina con i tacchi alti
            Bright
            L’amore oltre la guerra
            Distretto 13: Le brigate della morte
            Il fuoco della giustizia
            Gringo
            Amiche per sempre
            La sanguinaria
            Black Book
            The Program
            Chef – La ricetta perfetta
            Gotti – Il primo padrino

            Mi sono accorto soltanto dopo la pubblicazione del post che avrei dovuto prendere in considerazione anche Giorno maledetto: forse quest’ultimo film e Black Book sono quelli che più di tutti avrebbero meritato almeno una menzione onorevole.
            Riguardo a L’uomo sul treno, quando avrò finito di vedere Terzo grado mi mancheranno soltanto 2 titoli per chiudere il 2018 con la media perfetta di 18 film visti al mese: ora come ora sceglierei il film con Liam Neeson + Ready Player One, ma non escludo di cambiare in corsa i miei piani. Comunque vada, appena lo vedrò sarai il primo a saperlo! 🙂

          2. READY PLAYER ONE
            un po’ perchè ho adorato il romanzo di Cline un po’ perchè è veramente fatto bene, così su due piedi ti direi che potrebbe essere questo il mio film preferito del 2018. Un’opera veramente deliziosa, ideale tra l’altro per essere gustata durante le feste, in un clima di allegria e buoni sentimenti dove il Bene trionfa sul Male e bla bla bla.
            Ne resterai folgorato, ne sono certo.

    1. caspiterina, mi era sfuggito che Peele fosse di nuovo al lavoro. Il plot promette bene: ora capiremo se Get Out è stata una botta di culo oppure se Peele è veramente un cineasta bravo come ha fatto supporre.

      Grazie per la dritta e buon anno!!!!

  2. Quanto può essere di cattivo gusto e soprattutto maleducato venire invitati a casa di qualcuno a cena, mangiare tutto quello che ci è stato gentilmente servito a tavola e poi affermare, con presunzione ed arroganza, che la parte più buona del pasto è stato il dolce, ovvero l’unica portata non preparata dal padrone di casa, ma portata da un amico! Sarebbe una vergogna, non credi? Una mancanza di delicatezza che anche quando l’affermazione fosse vera potrebbe essere evitata, inserendola in quella categoria di omissioni e microscopiche bugie che rendono la convivenza sociale di noi adulti meno spigolosa, perché non tutto quello che ci passa per la mente va annunciato al mondo e condiviso con gli altri! Ebbene, io sto per fare esattamente questo, in un accesso di sincerità ed inciviltà che solo la nostra amicizia mi dà il coraggio di esibire… Sì, perché il commento dell’amico Wwayne al tuo post è più bello del post stesso!

    Ecco, adesso che ho fatto la mia bella figura di merda, provo però a spiegare la mia affermazione, non tanto a te, che in realtà avrai già sottilmente compreso bene il mio sottotesto, ma al resto dei lettori che potrebbero essere rimasti stupiti dalla mia affermazione: io già sapevo, infatti, da una tua mail privata, che avevi scritto questo post con la rapidità di chi fa un commento su Facebook e sicuramente questo tuo stilare una lista di 20 film (con tanto di immagini), oltre a mostrare una notevole abilità d’uso dello strumento informatico messoti a disposizione, aveva soprattutto lo scopo di stimolare una discussione tra i tuoi follower nello spazio commenti e certamente non quello di divulgare un vangelo o tantomeno un decalogo da osservare.

    Nello specifico merito della lista, ti dico che siamo tutti, da tempo, abituati a essere stupiti e delusi dal mondo del cinema nordamericano, che si presenta a noi ogni anno con offerte cinematografiche miliardarie, piene di attoroni ed effetti speciali, ma che alla prova dei conti mantengono molto meno di ciò che hanno promesso ed è invece bello vedere come ogni anno le sorprese maggiori arrivano da titoli di cui a volte non eravamo neanche a conoscenza della loro uscita o che erano state messe in un angolino del nostro cervello… Ne sa qualcosa la nostra comune conoscenza Jonathan, che ogni anno ci mostra con i suoi post che il suo maggiore gradimento lo riserva per film di cui spesso non si è neanche parlato in giro!

    Per quello che mi riguarda, i film che hai messo in lista li vedrò tutti (a MiB International ho dedicato anche un post su Facebook!), senza ombra di dubbio, dal primo all’ultimo, ma non necessariamente al cinema, anche perché fino all’ultimo momento sarò indeciso se cedere alle lusinghe di alcuni blockbuster della Disney che si propongono già da mesi come visioni praticamente obbligatorie, data l’impossibilità di non subire spoiler sulla loro trama da chi si presenterà in massa nei cinema nei primissimi giorni di programmazione, uccidendo metà del piacere: parlo di film come Star Wars: Episodio IX ed Avengers: Endgame; daltronde quest’anno la Disney, da vero moloch tentacolare, invaderà i cinema di tutto il mondo, oltre che con le due pellicole sopra citate, anche con le versioni live-action di Aladdin, The Lion King e Dumbo, nonché i lungometraggi animati di sicuro successo Frozen 2 e Toy Story 4, ma soprattutto con l’unico film supereroistico che sto davvero attendendo come il pane (tempo fa lo definii su Facebook il mio nuovo oggetto del desiderio post-adolescenziale… molto post!) ossia Captain Marvel

    Insomma, un vero esercito di potenza e vastità tali da far ricordare (anche in modo sottilmente metaforico) quelli degli zombie agli ordini di The Night’s King (capo dei micidiali “estranei”).

    Una cosa tuttavia è assolutamente certa: come diceva Luca Carboni nell’ultimo verso della canzone Giovani disponibili (dal suo primo album), quando cantava «…intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film», così io dico per Quentin Tarantino, scrittore e regista di cui non esiste una sola pellicola che non mi sia piaciuta o che mi abbia anche solo deluso, nemmeno quando fingeva di trasformarsi con opere che ai miei occhi sono diventate sempre più belle e ricche ad ogni di nuova visione: per tutto questo, senza nemmeno provare a fare una mia personale classifica dei film più attesi per il 2019 (chart che senza meno disattenderei a poche settimane dall’uscita dei primi film dell’anno), posso tranquillamente affermare che il film da me in assoluto più atteso è proprio Once Upon a Time in Hollywood.

    Un abbraccio, amico affabulatore!

    1. Che questo post fosse in realtà solo un pretesto per poter dialogare nell’area commenti con te, Wayne e qualche altro pazzoide, è chiarissimo e che tu abbia esplicitato il concetto è senz’altro doveroso. Ciò che è molti parrebbe una figuraccia io lo considero invece la giusta chiosa esplicativa che, alla fine della fiera, ha anche il ruolo di assolvere la pochezza narrativa e contenutistica del mio post (anche abbassando al minimo le aspettative minime sui miei scritti, qui siamo in zona rossa che più rossa non si può).
      Ma visto che l’obiettivo non era dilettare con la lettura ma stuzzicare con i commenti, ben venga questa tua lunga digressione che ho divorato mentre con molta meno voglia piluccavo il mia piatto di fario con olio e parmigiano (giusta purga dopo le abbuffate dei giorni scorsi).

      Leggendoti ho notato per la prima volta una scelta commerciale della Disney alquanto discutibile: la trasposizione in live action di 3 storici cartoni animati verrà proiettata per tutti nel 2019: un affollamente un po’ eccessivo, non trovi? Neppure i cinecomic (genere già consolidato) ha mai vantato così tante uscite in un solo anno….
      Mi piace almeno costatare che per entrambi l’unico vero cinecomic del 2019 sarà il Captain Marvel di Brie Larson, l’unico che potrebbe forse avere qualcosa di nuovo da dire sulla questione perchè già sappiamo benissimo come sarà l’ultimo AVengers o il prossimo Spiderman previsto per fine anno.
      Ti confesso altresì che la mia attesa per il nono capitolo di STar Wars è prossima allo zero. Lo vedrò con lo stesso entusiasmo con cui molti vanno alla messa di Natale: almeno una volta l’anno bisogna pur farlo….

      Capitolo Tarantino
      Qui faccio un po’ il bastian contrario. Intendiamoci: premesso che il suo film più brutto è comunque migliore del 90% della produzione esistente, a mio avviso le sue ultime pellicole (Django Unchained e The hateful eight) segnano l’inizio della sua parabola discendente dopo che per oltre quasi un ventennio (da Le iene fino a Bastardi senza gloria) ha sempre sfornato un capolavoro dietro l’altro, anche quando si cimentava in opera chiaramente interlocutorie come Grindhouse.
      Va quindi da sè che oggi il suo prossimo film sia dietro addirittura al classico action annuale di Liam Neeson. Spero ovviamente di sbagliarmi ma l’impressione che il momento d’oro di Quentin sia ahimè terminato è forte.

      Hai citato di sotterfugio Il Trono di Spade e credo che forse, senza inutili sensazionismi, l’ottava e ultima stagione di GoT sarà il vero evento del prossimo anno. Dal canto mio ancora non ho deciso se aspettare la trasmissione dell’ultimo episodio rischiando spoiler ogni volta che esco di casa per poi affogare in un meraviglioso binge watching, oppure se vedere le nuove puntate non appena Sky le trasmetterà (se non erro le programma in Italiano una settimana dopo la tramissione negli USA).

      1. Le scelte commerciali della Disney lasciano molto perplesso anche me e dato che non ho la conoscenza profonda dei loro esperti di marketing e sviluppo finanziario, ma solo tanta passione per la settima arte, posso dirti che anche qualora dovessero alla fine dei conti incassare molto di più di quanto hanno investito, la qualità dei film se ne sarà andata a fare in culo, giusto per usare un eufemismo delicato… Già ora mi associo al tuo perfetto parallelismo tra l’entusiasmo nell’andare alla messa di mezzanotte la Vigilia ed andare a vedere il nuovo Star Wars e nella mancanza assoluta di hype ci metto dentro anche il quarto prevedibilissimo film degli Avengers …Hanno annunciato il nuovo film di Spiderman e pensano che la gente resterà sorpresa dal sapere che lo sterminio operato nell’ultimo film da Thanos verrà capovolto?)…

        Game of Thrones sarà l’evento dell’anno? Sì, dato che gli Elsewworlds di Supergirl ci sono già stati… Sulla visione dei nuovi episodi, però, non si può nemmeno ipotizzare di aspettare di averli tutti per vederli assieme! Lo spoiler sarà devastante già nella settimana di stacco tra l’edizione Usa e quella nostrana, figurati aspettare più tempo ancora… Se lo fai, ti mando a casa i vigili per un TSO giustificato da instabilità mentale! E poi sarà come vedersi un nuovo film a settimana, ci sta tutto… Siamo in casa HBO e non Netflix, eh!

        P.S. Nei giorni successivi ad ogni episodio italiano ti manderò dei messaggi di Whatsapp in cui ti elencherò le persone morte della fiction…

        P.P.S. Dimenticavo! Il film action che attendo come il pane e che probabilmente non aspetterò nemmeno che arrivi nei cinema in italiano è John Wick 3… Ho già prenotato una suite al Continental…

        1. Discutere delle scelte commerciali della Disney è più presuntuoso che discutere dei valori estetici dei film prodotti dal colosso USA, giacchè se nel giudizio estetico è preponderante la valutazione soggettiva e il gradimento personale, nelle scelte commerciali c’è un indice matematico (il profitto) che finora ha dato ragione agli esperti di marketing disneyani. Buon per loro.
          Ti dirò di più: la mancanza di Hype per il nuovo Avengers o il nuovo Spiderman, non è dettata principalmente dalla trama telefonata (in fondo tutti questi film ce l’hanno: il bene vince, il male perde e anche quando sembra il contrario sai già che alla fine l’equazione porterà il risultato voluto fin dal principio), bensì dal fatto che la Disney non ha voluto\saputo inserire elementi innovativi nella miriade di film prodotti sul genere. A partire dal primo Iron Man (oltre 10 anni fa)il canovaccio è restato sempre lo stesso e, a parte alcune lodevoli ma controllate e comunque sottili deviazioni, il carrozzone non ha mai abbandonato il percorso tracciato. Carenza di fantasia? Non credo. Semmai prudenza: perché cambiare qualcosa che vende e fa guadagnare? È per questo che, seppur con mille difetti, continuo a preferire i DCEU, perché azzarda di più, non ha paura di sbagliare e, almeno fino al primo Wonder Woman, aveva un coraggio narrativo ignoto alla Marvel\Disney (temo che comunque la pacchia sia finita: già JL sbracava molto per colpa di Whedon e, seppur imperdibile, Aquaman temo segua lo stesso solco del suo predecessore).
          Per quanto riguarda GoT, se prima era in dubbio ora ho la certezza di cosa fare: aspetterò la trasmissione di tutti gli episodi e solo quando saranno saldamente nel mio MySky approccerò la visione. Oltre che una preferibile estasi dettata dalla visione senza soluzione di continuità, infatti, si aggiunge la sfida personale che mi hai lanciato quando hai millantato l’impossibilità di arrivare all’ultimo episodio senza avere neppure uno spoiler.
          Sfida raccolta, amico mio, e sappi che per raggiungere l’impresa, non esiterò a schivare i tuoi colpi bassi con le soluzioni più bastarde immaginabili, perfino l’inserimento in blacklist del tuo numero qualora cercassi di spoilerarmi via telefono!!
          PS: ho glissato finora ai tuoi riferimenti all’Elseword (sia qui che per email) solo per maleducazione e necessità di scrivere commenti non troppo lunghi, che quindi fossero terminabili entro la buonanotte… Comunque sappi che il mio hype per questo nuovo crossover del Berlantiverse è enorme, come anche la curiosità di vedere la quarta stagione di Supergirl, da te più volte citata. Per altro ho scoperto oggi che il nostro buon Greg ha dato alla luce una nuova serie (YOU) che pare classificabile come un romance-drama (un po’ come il suo film, SIMON).
          D’ora in poi dovremo chiamarlo: INSTANCABERLANTIVERSE…
          PPS: ovviamente aspetto sempre a gloria la messa on line del tuo sito monografico dedicato al culto di RAO. Se mai trovassi il tempo, invece, il mio sito monografico sarebbe dedicato solo al cul(t)o di Nostra Signora della Gnocca, Melissa Benoist:

          1. Sono già al lavoro e quindi sarò telegrafico… Non raccogliere la sfida perché non hai idea di cosa ti faranno gli altri per spoilerarti GoT… Hai detto cose di grande saggezza ed acume critico sulla differenza tra MCU ed Universo Espanso DC, l’ordine telefonato contro il caos anarchico, il guizzo individuale contro il lavoro a catena, la certezza di un lavoro ben fatto ma mai un capolavoro, contro il rischio continuo del flop ma anche la scintilla del genio… Il mio sito è solo nominalmente per il culto di Rao ma è di fatto un atto d’amore a Supergirl in tutte le sue declinazioni….

          2. Ho pensato al verbo latino “declinare”, a Supergirl, alle curve mai troppo accentuate ma sempre sensuali della Melissa, e mi son venuti in mente così tanti doppi sensi da far impallidire il più triviale dei camionisti (di cui io poi posso solo considerarmi la moderna espressione informatica…)

            Per quanto riguarda la sfida di GoT, in realtà son riuscito ad arrivare a fine 2018 senza praticamente sapere niente, schivando per anni tutti gli eventi principali occorsi (a parte la morte\resurrezioni di John Snow, di quella ormai è a conoscenza perfino mia figlia), per cui penso di potercela fare. Non sarà facile, ma se fosse altrimenti non sarebbe una sfida Intrigante.

          3. Lo scherzo è bello finché dura poco, fratello ermenàuta, pertanto sappi che se vorrai proseguire nella tua folle ed insensata scelta io sarò comunque al tuo fianco, come farebbe qualsiasi amico e ti garantisco sin da ora che nemmeno un accenno arriverà da me: la lotta che dovrai intraprendere, da solo, contro il resto del mondo che discuterà di ogni singola scena, di ogni singolo episodio, di ogni singolo personaggio, sara ardua e dolorosa e mentre sul campo di battaglia ti muoverai stremato, accecato dal sangue che ti scorrerà sulla faccia e sugli occhi, con la mente che ripeterà disperata a se stessa cosa ho fatto, cosa ho fatto… Avrai almeno la serenità di sapere che non dovrai difenderti da me… [Immagina che io abbia pronunciato queste frasi vestito come Sylvester Stallone nella scena finale dei Guardians of The Galaxy 2, quando con gli altri pirati dello spazio, per omaggiare il defunto Yondu, si batte il pugno chiuso sul petto in segno di profondo e rispetto e senso di appartenenza].

          4. La tua sincera solidarietà è per me motivo di grande orgoglio.
            Debbo dire che un elemento gioca a mio vantaggio, ossia la quasi totale ricusazione dei social media da qualche mese a questa parte, tranne Instagram (non so resistere ai selfie di EmRata, lo confesso…). Ergo la lotta sarà meno dura, tuttavia estenuante.

            Che la forza sia con me 😀

          5. Stavo per scriverti un pistolotto in cui ti accusavo di eresia ma poi nel farlo avrei scoperto le mie carte sul mio sito ed anche spiegarti perché sarebbe complicato… Perciò mi limito a dirti che tutta la cosmogonia legata a krypton citata sia nella serie televisiva di Supergirl sia in quella recentissima di krypton scritta da Goyer è tutta presa dai fumetti dal primo all’ultimo personaggio compreso di conseguenza Rao

          6. Che io sia eretico è fuor di dubbio e se mi avessi voluto bruciare al rogo al grido di “Penitentiagite” ne avresti avuto tutto il diritto.
            Sono infatti assolutamente digiuno dei fumetti sui due supercugini (e anche su qualunque altro supereroe). Le poche cose che so le ho apprese durante le numerose visioni televisive (dai film di Donner fino Supergirl, passando ovviamente per Smallville), quindi quando è uscito fuori il “culto di Rao” sono rimasto interdetto perchè l’assonanza col dio egizio del sole (RA) era evidente e sicuramente non casuale, tuttavia ignoravo se questa similitudine fosse stata fatta dai creatori dell’universo kryptoniano o da chi oggi ne descrive i nuovi confini nei serial televisivi. La distinzione non è di poco conto, come tu certamente converrai, perchè da alla questione una prospettiva tutta diversa.

            Ma sai qual è la cosa più bizzarra?
            Che tu, nonostante potessi parlare con cognizione di causa, hai saggiamente evitato il pistolotto, mentre io (che in questo caso parlavo giusto per dar fiato alle corde vocali) ho scritto un commento indegnamente lungo e vacuo…
            Il giorno in cui non saremo più in grado di dar vita queste assurdità, caro amico, sarà il giorno buono per rinchiuderci in manicomio od ospizio

            PS: non so se hai notato i miei commenti su Predator di Shane Black in risposta a Wayne. Tu l’hai visto? Quanto ti è parso brutto?

          7. Quanto é vero quello che dici, amico mio, ma sono anche convinto che, nella sua apparente follia e nel suo cocciuto volere elevare ad arte il tergiversare ed il divagare, la nostra ermenàutica sia il miglior antidoto anche all’alzheimer…

            Questo mi fa anche pensare che esiste un intero genere cinematografico dedicato alla terza età, per lo più espresso negli Usa sotto forma di commedia, con puntate nella sci-fi (vedi il Cocoon di Ron Howard), persino action, con vecchi che fanno rapine, sequestrano malavitosi e così via… Alcune pellicole sono di una bruttezza indescrivibile (come Just Getting Started da noi tradotto con È solo l’inizio), altre gradevoli (come i due Going in Style, sia quello di Brest del 1979, sia il remake dell’anno scorso) ed altre ancora dei gioielli imperdibili, come Things Change – Le cose cambiano di David Mamet, senza dimenticare una perla di Spy-movie tra cinquantenni come il primo Red

            Che ne pensi del genere?

            P.S. Predator reboot? Un’occasione sprecata, divertente ma anche sbagliato, tra l’altro per le ragioni che accennavi tu sullo specifico filmico di Shane Black che da il suo massimo quando può mettere in gioco i suoi scontri verbali… insomma un buon film dimenticabile…

          8. Per ovvie ragioni anagrafiche (spero mi perdonerai la battuta, perchè me l’hai servita su un piatto d’argento e sarebbe stato delittuoso non cogliere il tuo assist) tu sei molto più ferrato di me nel genere “FILM PER LA TERZA ETA'” e ti lascio volentieri il primato, sia chiaro, anche se ne riconosco e un po’ anche ne invidio l’importanza perchè, come dice un vecchio adagio, la vecchiaia è una brutta malattia, ma non arrivarci è peggio.

            Tuttavia, pur non essendo un esperto del settore, conosco alcuni dei titoli che hai citato: ovviamente Cocoon (anche se mi è rimasto sempre indigesto perchè troppo paraculo) ma anche Goin’ with style che ho trovato veramente divertente e ho scoperto solo ora essere in realtà un remake. Rimarchevole anche il primo RED (non il secondo, va da sè) con un John Malkovich in forma strepitosa.
            Se dovessi pensare a qualche altro titolo nel genere così su due piedi, in prima battuta mi viene in mente LAST VEGAS, traduzione in salsa geriatrica del più fortunato THE HANGOVER. Cambiando genere (dalla commedia al dramma leggero) e soprattutto livello, ci sarebbe lo SPACE COWBOYS del buon vecchio Clint, un’opera senz’altro minore nella sua filmografia, purtuttavia meritevolissima e ingiustamente sottovalutata.
            Se però dovessi dire un solo titolo e consigliarlo a qualcuno, senza alcuna esitazione sceglierei Uomini di parola (Stand Up Guys), film del 2012 diretto da Fisher Stevens, che ha avuto sicuramente più fortuna come attore che come regista, ma che qui ha sfornato un’opera veramente deliziosa, aiutato senza dubbio da un parterre de roi dove svettano per carisma e bravura tre mostri sacri come Al Pacino, Alan Arkin e Christopher Walken e soprattutto quest’ultimo è l’autentico mattatore del film.
            Nella sventurata ipotesi che tu ancora non l’abbia visto, devi recuperarlo prima di subito!!!!

          9. Essendo io praticamente immortale e custodendo memoria di ogni momento essenziale della civiltà umana, dalla polvere sporca di sangue dei miei commilitoni nella Battaglia delle Termopili, alla mancanza di gravità sotto i piedi del mio sodale compagno di viaggio Armstrong, non ho davvero motivo per rammaricarmi della tua inappuntabile osservazione ed anche tra mille anni ricorderò questo lontano e gustoso scambio di battute con te, con la stessa bonomia con cui un uomo assiste al miagolio del suo adorato gattino che ha fame, ma non ha l’opponibilità dei pollici da consentirgli di aprire da solo la credenza…

            Tuttavia, malgrado questa distanza siderale che separa la mia entità e la tua mortalità, non posso nascondere l’emozione che mi ha procurato la tua citazione di una meravigliosa pellicola, tra le mie preferite in assoluto: infatti, se è vero che abbiamo praticamente detto gli stessi titoli e se le tue aggiunte sono state impeccabili (da Last Vegas a Space Cowboys), il film di Fisher Stevens appartiene a quello sparuto gruppo di gioielli inestimabili di cui parlavo! Una pellicola splendida, che mi è capitato di lodare ogni volta mi sia stato possibile, sufficientemente lunare e bislacca da essere unica ed assieme familiare, come fosse il terzo tempo di tantissimi film simili… Opera essenziale ed obbligatoria…

            Approfitto anche per dirti che ho adorato il tuo racconto di visione di Mary Poppins e delle innumerevoli eco che il ricordo dello splendido Saving Mr Banks ha creato in te, perché anch’io provo ogni volta la stessa sensazione: sono piccoli grandi momenti di cui il pavimento della settima arte è tappezzato, ma non sempre se ne avvede chi ci cammina sopra…

            Ad maiora!

          10. Mentre leggevo il primo paragrafo del tuo commento ero indeciso, perchè non sapevo se immaginarti come il vecchio barista (probabilmente Dio) che compare nell’ultimo episodio di Quantum Leap, oppure come uno dei mostriciattoli alieni che in “Absolutely Anything” decidono di donare poteri divini a Simon Pegg affinchè scongiuri la distruzione del pianeta, per poi scoprire che il mentecatto li sfrutta soltanto per portarsi a letto la vicina di casa, un’incantevole Kate Beckinsale pre-botox.
            Questo tuo assumere le sembianze di un motore immobile che devia i destini del cosmo placidamente seduto sul suo divano, magari carezzado il gatto affamato di cui sopra, è senz’altro una delle immagine più suggestive che mi hai regalato con i tuoi commenti in tanti anni di attività ermenautica.

            A proposito di Ermenautica, scrivo qui durante una breve pausa di lettura: dopo un avvio in sordina, TEMPO FUOR DI SESTO è letteralmente decollato e lo sto divorando. Mamma mia che roba…
            Come dice l’ormai vecchia signorina Silvani dopo una notte di passione con Fantozzi, “che me so’ perza pe’ trent’anni!!!”

            Ad maiora!

          11. Con il mio piccolo scherzo intellettuale di fingermi un’entità immortale e sovraumana, capace con il pensiero di navigare nel tempo e nello spazio senza preoccupazione alcuna dell’immanenza e della contingenza, sapevo di potermi rivolgere a te come una delle pochissime persone al mondo in assoluto in grado di cogliere il significato culturale metaforico di quella che per tutti gli altri sarebbe stato intesa solo come una sbruffonata o peggio un’idiozia.

            Le tue due citazioni, oltre che deliziose, mi hanno suonato subito in modo piacevolissimevolmente familiare (amai Quantum Leap in modo davvero speciale), ma ciò che hai raccontato in conclusione mi ha addirittura entusiasmato!

            Infatti, mai come in questo 2018 che sta per finire si è manifestata in tutta la sua importanza per un essere umano la capacità di analizzare i fatti in una prospettiva storica, perché colui che conosce la storia, la letteratura e l’arte è davvero immortale: prima di abbandonare questa parentesi eccessivamente seriosa per la piattaforma wordpress, mi preme dirti che sono davvero convinto che ogni essere umano, realmente consapevole di sé stesso e del mondo in cui vive, è egli stesso un veicolo di memoria, una specie di satellite Voyager umano, lanciato nello spazio e nel tempo per tramandare tutto ciò che ha imparato, che ha vissuto, che ha ricordato.

            In questo viaggio verso l’infinito, ci sono stati nel corso della storia alcuni artisti, pensatori, filosofi, uomini e donne di talento che, con le loro opere, hanno creato vere e proprie pietre miliari, la cui importanza per lo sviluppo della civiltà umana è simile a quella di un punto di ripristino di un sistema operativo, momenti da cui ripartire quando la propria consapevolezza va in confusione: Philip Dick è uno di questi autori, che con tutta la sua opera fa da base alla stragrande maggioranza del cinema e della letteratura fantastica degli ultimi decenni ed in particolare senza le intuizioni del suo romanzo Time Out of Joint (dalla prosa onestamente per me non perfettamente scorrevole ed un po’ involuta, ma dalla trama di strabordante genialità) capolavori del cinema come Truman show nemmeno esisterebbero, così come romanzi e film quali Ender’s Game da me spessissimo citato.

            Non è un caso che tu stia leggendo quel libro, così come non è un caso ciò che quel libro ti evoca e dove tutto questo ti porterà: Rao ha voluto così e sappi che Supergirl sorride ai tuoi successi…

            Di seguito, una delle preghiere ufficiali del culto ovvero quella che va recitata nel giorno dedicato al “Ciclo Nova”:

            Sacro Rao
            Dal vuoto infinito hai acceso il sole
            Con la tua forza ci hai dato la vita
            Per la tua gloria offriamo la nostra morte
            Oggi è il giorno in cui sfuggiamo all’oscurità del peccato
            E rinnoviamo la nostra fede nella tua luce ancora una volta
            Oggi è il giorno in cui viviamo di nuovo
            Oggi è nova
            Lode a Rao.

            Auguri di buona fine e buon inizio, amico mio.

          12. Dopo un’intensa mattinata di lavoro sono finalmente in ferie fino all’Epifania e sto vivendo queste prime ore di meritato (me lo dico da solo, ma giuro che è vero) riposo affaccendato per le gli ultimi ritocchi domestici in vista del cenone di stasera (ormai mi sento come un pollo all’ingrasso in attesa di essere macellato).
            Il pomeriggio è stato altresì allietato dalle lettura del tuo commento brillante (as usually…) e dopo aver spedito la figlia a ordinare tutti i suoi libri (ne possiede già uno scaffale pieno e ogni volta che li vedo mi riempio di orgoglio paterno) e mimetizzatomi con l’arredamento domestico per sfuggire agli ordini della signora Jarvis (aspettiamo ospiti per cena e ci sono ancora mille faccende da sbrigare) eccomi qui a parlare con te con Philip Dick a fare da soggetto dei nostri discorsi.

            Già che ci siamo ti rivelo un aneddoto di poca importanza che però si allaccia alla tua chiosa sulla prosa di Dick (che effettivamente non entusiasma neppure me anche se non so capire dove finisca la colpa dell’autore e inizi quella del traduttore). Traduttore, appunto.
            Ai tempi dell’università, conobbi uno dei dipendenti della biblioteca universitaria, un signore sulla cinquantina talmente grasso che faticava a entrare nelle anguste porte del vecchissimo ascensore ricavato in uno strettissimo pertugio dell’antico palazzo dove aveva (e ha tuttora) sede la facoltà di Filosofia.
            Ebbene, tale signore in gioventù aveva collaborato con il primo traduttore delle opere di Dick (prima che diventasse famoso a livello interplanetario grazio a Ridley Scott) e non faceva altro che lodarmi gli scritti di questo autore per me all’epoca del tutto sconosciuto.
            Iniziai anche, dietro suo consiglio, un paio di romanzi (uno mi pare fosse IN SENSO INVERSO mentre l’altro era proprio questo TEMPO FUOR DI SESTO) interrempendo però la lettura dopo un paio di capitoli: ero giovane, stupido e troppo ignorante per cogliere il guizzo di genio che si cela dietro ogni scritto di Dick e mi feci abbindolare dalla prosa effettivamente zoppicante, spesso accademica, a tratti perfino fastidiosa.

            Riscoprii dick circa 15 anni dopo, leggendo THE MAN IN THE HIGH CASTLE e poi recuperando perfino quel ANCHE I ROBOT SOGNANO PECORE ELETTRICHE che ispirò il capolavoro di Scott Blade Runner e solo adesso, alla soglia dei 40 anni, riesco ad apprezzarne il genio immaginifico ed è un piacere immenso condividerne la gioia (della lettura e della scoperta) con te e il tuo animo così ricco di cultura da tracimare ad ogni frase come un otre troppo pieno per no sparpagliare il vino sulla tavola.

            Che piacere, amico mio. E che onore!!!
            Ti farò sapere a lettura ultimata (credo domani, perchè l’idea questa sera è di mangiare tanto e bere anche di più….).
            Nel frattempo ti invio i miei auguri più sinceri e profondi: che il 2019 sappia realizzare i tuoi sogni e che, soprattutto, non ti levi mai la voglia di sognare!

          13. Anche se non avrei tempo, voglio risponderti ugualmente, adesso che sto tornando a casa in autobus, perché il momento (la sera del 31 Dicembre) è topico, l’amico importante ed infine l’argomento affascinante: io non smetterò mai di sognare perché tutto ciò che amo ha la forma del sogno.
            Mi commiato da te con questo piccolo racconto, assolutamente personale ed intimo: quando da piccolo rimasi orfano di mia madre, morta di tumore al seno, la mia famiglia si restrinse di colpo ad uno sparuto gruppetto di 3 persone, costituito da me, mio fratello più grande e più introverso e mio padre, completamente devastato dal dolore e dall’abbandono, un omone grande ed alto che girava per casa come un transatlantico abbandonato; nelle ore successive al decesso, al dolore si aggiunse il disagio della burocrazia, compreso quello dell’organizzazione del funerale, compito che mio padre svolse con lo stesso animo di un condannato ai lavori forzati ovvero senza voglia e senza scelta, ma quando arrivò il momento di colloquiare con il fioraio del paese per l’addobbo del feretro, l’animo triestino di mio padre s’inalberò di colpo, nel sentire l’equivoco creato dalla pronuncia filottranese del termine “cuscini” che alle orecchie del mio sbigottito genitore suonò come “cugini” e questo lo portò a guardare con occhi di fuoco l’ignaro interlocutore mentre gli chiedeva quasi urlando “ma come, in questo paese i parenti non seguono a piedi il carro? Li mettete sopra?!?“; chiarito l’equivoco, tutto proseguì in modo triste ed ovvio, fino al giorno del funerale ed ancora ricordo come guardavo, dal basso verso l’alto, il volto di mio padre mentre con lui accompagnavo la bara al cimitero, finché alzai gli occhi per guardare la bara dove riposava mia madre, attraverso il vetro della limousine delle pompe funebri e notando le composizioni floreali accatastate sopra la cassa, le indicai con un cenno del capo, richiamando l’attenzione di mio padre con la frase “guarda papà, i cugini…“; malgrado avessimo entrambi la morte nel cuore, non potemmo fare altro che trattenere a stento una risata, scambiandoci occhiate furtive.
            Ecco, per questo non smetterò mai di sognare, perché la vita ti stupisce in continuazione.

          14. Anch’io ho letto Tempo fuor di sesto. Lo lessi in un’edizione fornitami dalla biblioteca: era così vecchia che aveva ancora il primo titolo assegnato all’opera qua in Italia, L’uomo dei giochi a premio. Un grande libro, non c’è che dire.
            A proposito di titoli stravolti in italiano, ho visto L’uomo sul treno, e onestamente non mi è piaciuto granché. La trama era davvero troppo inverosimile, e anche inutilmente complicata in certi punti.
            Non è stato questo il film con cui ho chiuso il 2018, e non lo è stato neanche Ready Player One (rimandato al 2019): come ultimo film dell’anno ho scelto un altro titolo di Liam Neeson, La ballata di Buster Scruggs. La qualità degli episodi non è omogenea; alcuni di essi sono pieni di una crudeltà e di una tristezza assolutamente non necessarie; e come sempre, quando i Coen provano a far ridere falliscono miseramente. Ma al netto di tutti questi difetti, La ballata di Buster Scruggs è un film dalla creatività esplosiva, visivamente bellissimo e capace di tenere lo spettatore incollato allo schermo anche nelle sue parti più deboli. Per questo motivo, un 7 su imdb alla fine gliel’ho dato. E non sono pentito di averlo scelto come ultimo film del 2018.
            Ma ovviamente non è per parlare di libri e film che sono entrato a gamba tesa in questa discussione: mi sono intrufolato soltanto per partecipare a questo scambio di auguri, e condividere con voi la speranza che per tutti e 3 il 2019 sarà un anno col botto. Buon anno ad entrambi, amici miei! 🙂

          15. Ci frequentiamo qui su wordpress da 5 anni più o meno, un lasso di tempo grande che, nei ritmi concitati dell’attività sul web corrisponde grosso modo a un’era geologica. Ho letto decine di tuoi post, centinaia di tuoi commenti, scambiato non so quante email o messaggi ma nonostante questa fitta e sempre piacevole corrispondenza, riesci ancora stupirmi perchè sei una delle persone con più sana e illuminata cultura che io conosca. Addirittura tiri fuori il titolo originale dell’opera di Dick e lo fai con la grazia di chi sa tanto ma trova che il piacere della conoscenza sia niente senza quello della condivisione. Quindi, ti confesso che sono onorato e fortunato di conoscere anche te e per questo ti auguro il meglio per questo nuovo anno appena iniziato.

            Dopo questa premessa un po’ sdolcinata ma strettamente necessaria, entro nel merito del tuo commento.
            Mi ha stupito che non abbia gradito l’uomo sul streno, mi è sembrata la versione su rotaia di NON STOP (titolo di qualche anno fa, sempre con Liam Neeson) tuttavia siamo nel campo dell’opinabile e la mia opinione, tra le tante, è senz’altro meritevole di maggior dubbio. Ti confesso invece di non aver visto la Ballata di Buster Cruggs un po’ perchè non vado pazzo per i Coen ma soprattutto perchè non mi piacciono molto i film corali o “a segmento”.
            Non sono stato fortunato nemmeno con la scelta degli ultimi film da vedere.
            Ho chiuso l’anno con My Dinner with Hervé, film assolutamente anonimo e inutile, mentre ho iniziato il 2019 con un film altrettanto insipido, TULLY, dramedy con Charlize Theron, che ha lo stesso sapore della coca cola rimasta in una bottiglia non chiusa bene, sgasata e noiosa.
            Spero che le prossime scelte siano più fortunate… sto facendo una maratona di film del 2018 per avere materiale sufficiente per le mie canoniche classifiche dei film più belli e più brutti dell’anno, ma per ora sto popolando solo la lista di quelli più brutti!!!! 😀 😀 😀

            Buon anno ancora!!!!

          16. Pensa che nei commenti al mio ultimo post c’è stata una blogger che ha scelto come miglior film del 2018 Made in Italy. Spero che si sia fatta fregare dalla sua passione per Ligabue (un po’ come faccio io quando c’è Sofia Vergara), perché se davvero il film migliore che ha visto in tutto l’anno è Made in Italy allora vuol dire che ha avuto un 2018 più merdoso che mai.
            Ho riletto la lista dei titoli che ho visto nel 2018, per vedere se ce n’era qualcuno che poteva aiutarti a completare la classifica dei film più belli: Wonder ti potrebbe aiutare, ma la gemma più splendente che forse devi ancora visionare è senza dubbio La truffa dei Logan.
            Estendendo il ragionamento anche ai film pre – 2018, per rifarti la bocca dopo l’amara visione di Tully potresti scegliere anche Bronx e Lo straniero senza nome: in entrambi i casi abbiamo un regista in erba (Robert De Niro e Clint Eastwood) che però dimostrava già allora un grande talento. Poi Clint Eastwood l’ha affinato, Robert De Niro invece ha iniziato a sprecare il proprio talento anche come attore, accettando innumerevoli copioni indegni del suo talento. Tra questi, ci tengo a precisarlo, NON c’è Nonno scatenato: al contrario, quel ruolo ha fatto benissimo ad accettarlo, perché nel genere “comicità politicamente scorretta” è uno dei film migliori in assoluto insieme a Deadpool. Ad avercene di film così! 🙂

          17. La truffa dei Logan l’ho visto qualche tempo fa. Carino si, ma niente di trascendentale. Con un pizzico di pathos in più forse potrebbe finire in una ipotetica top10 del 2018, ma così com’è proprio non lo considererei per la classifica.
            Wonder invece mi manca: mia moglie mi ha chiesto spesso di vederlo insieme ma ho sempre nicchiato perchè queste storie tendenti allo strappalacrime mi prendono poco… Però se è piaciuto anche a te, non posso che capitolare!!!
            Gli altri 2 titoli pre2018 sono entrambi già nel mio hdd e non vedo l’ora di vederli (soprattutto Bronx): non appena avrò finito questo tour de force sui film dell’anno scorso li recupererò quanto prima.

            Se invece dovessi indicare i film più belli pre2018 che ho visto quest’anno, non esiterei manco un istante.
            Il primo me lo consigliasti tu: Four Brothers, un vero e proprio gioiello splendente.
            Il secondo invece è un film drammatico del 2018 con due protagonisti molto eterogenei: James Gandolfini e Kristen Stewart:
            “Welcome to the Rileys”. Potrebbe essere troppo sentimentale per i tuoi gusti, però potrebbe anche piacerti… Nella peggiore delle ipotesi ti godresti Kristen Stewart, che magari è troppo magra però è comunque sempre un bel vedere.

            PS: dopo aver terminato Tempo fuor di sesto, ho attaccato un nuovo romanzo di Winslow, L’inverno di Franchie Machine. Sono già arrivato quasi al 30%. Winslow + storie di mafia: non potevo scegliere di meglio per inaugurare le mie letture di quest’anno!!!!

          18. E’ esagerato dire che Wonder mi è piaciuto. E’ un film a cui ho dato 7 su imdb, questo sì. Ma l’ho fatto senza troppo entusiasmo. Forse perché l’ho percepito come un film “studiato a tavolino”, in cui ogni singolo dettaglio è stato inserito con il preciso intento di compiacere il pubblico. Poi certo, è lodevole l’intento di promuovere l’accettazione della diversità e l’integrazione dei disabili: il 7 su imdb è dipeso anche da questo.
            Ah, ti raccomando di evitare con la massima cura il remake di Suspiria: ha qualche scena dal forte impatto visivo, ma questi pochi guizzi si perdono in un mare di noia colossale. All’inizio del secondo tempo ho rischiato di addormentarmi più e più volte. Insomma, anch’io ho inaugurato il mio 2019 cinematografico con un film non all’altezza. Spero di rifarmi già domani: stavo pensando ad un altro film con Kristen Stewart (anch’esso consigliato da te), American Ultra. Ci ronzo attorno da molto, ma non mi sono mai deciso a dargli una chance: questa potrebbe essere la volta buona.
            Riguardo a L’inverno di Frankie Machine, lo presi in mano in biblioteca qualche anno fa, quando ero da poco uscito dalla lettura de Il potere del cane: onestamente mi sembrò che ci fosse un abisso tra le 2 opere, e quindi lo riposi sullo scaffale. Magari adesso sarei capace di valutarlo senza fare quest’ingombrante paragone, e quindi potrei apprezzarlo molto di più. Che decida o meno di dargli una seconda chance, ti ringrazio per la dritta! 🙂

          19. i film così artificiali e pretestuosi come Wonder mi sono sempre rimasti indigiste. Poi ci sono anche due protgonisti che mi restano particolarmente antipatici (soprattutto la Roberts), quindi cercherò di rimandare il più possibile la visione.
            Grazie per le dritte e guarda quanto prima american Ultra:merita davvero!!!

          20. Eccome se lo sei! 🙂 Io invece spero di leggere presto un tuo post: sono in crisi di astinenza, te lo confesso! 🙂

          21. Grazie di cuore, amico mio! Dopo il post molto molto intimista sul film di Doland che ho postato il giorno di Natale, adesso doveva essere la volta del mio consuntivo sul 2018… Ma non farò una classifica… Sarà una cosa molto più personale… Alla prossima, John!

          22. E’ stato delizioso iniziare questo nuovo anno leggendo il tuo commento, personale e intimo come pochi altri tra quelli che mi hai donato.
            Sono sempre stato colpito ed ammirato dalle persone che hanno il coraggio la forza e la costanza di cercare sempre qualcosa di buono in ogni evento e sorpresa che la vita ci riserva, sia quelli positivi che quelli dolorosi.
            L’aneddoto dei “cuscini” è talmente divertente che potrebbe figurare perfettamente in un film dei Monty Python, ma non è finzione questa, è la tua vita. E il fatto che tu abbia saputo conservare un ricordo così dolce di una giornata altrimenti tra le più tristi della tua vita è semplicemente meraviglioso perchè attesta la tua indomita resistenza, il tentativo vinto di impedire alle disgrazie di avere la peggio su di noi, avvilendoci e imbestialendoci.
            Questo racconto, caro Paolo, mi dice molto di te, più di quanto avessi potuto dirmi con mille altri commenti. E se fino all’anno scorso mi ritenevo fortunato ad averti incontrato qui su WP, ora mi ritengo perfino onorato da tale coincidenza.
            Buon anno, amico mio.

          23. Buongiorno a te, amico mio e di nuovo buon anno!!!
            Sono le 10:45, la Moka ancora fuma di calore, anche se vuota, dopo aver fatto il suo dovere ed avermi servito un caffé doppio, che ho versato nella mia tazza preferita (che non è, bada bene, un mug tecnologico con fondo antisdrucciolo o una coffecup cinematografica con qualche bellissima frase cult, ma una tazza di vetro spesso e trasparente, splendidamente ergonomica, comprata all’Ikea, che mostra ciò che contiene e che mi riscalda cuore e stomaco) ed io sono seduto in cucina, da solo, mentre moglie e figlio ancora dormono tutti ed il tuo è il primissimo messaggio in assoluto, di qualsiasi ordine e grado, a cui rispondo.

            Ricambio tutta la stima possibile e ti auguro, come tu hai fatto con me l’anno scorso (è sempre bello usare quest indicazioni temporali nei primi giorni di Gennaio), di non smettere mai di sognare e di stupirti.

            In attesa di leggere le miriadi di classifiche che sono già cominciare ad apparire sul web (non so se riuscirò a farne una anch’io sui film più belli del 2018), condivido con te quella di TV CANDLER sulle 100 MOST BEAUTIFUL FACES… Auguri anche alle patate..

          24. Non ricordo se ce n’è mai stata occasione di dirtelo, ma io sono un caffeinomane: non solo ne bevo in quantità industriale, ma sono anche un bevitore molto esigente. Potrei fornirti valutazioni accurate sulla bontà (o meno del caffè) del caffè servito nei bar nel raggio di 10 km da casa mia. E comunque, praticamente nessuno te lo farebbe buono come quello che berresti a casa mia
            (la mia non è presunzione ma solo oggettiva valutazione: se avessi affermato il contrario infatti mi sarei macchiato di falsa modestia).
            Ho una macchinetta espresso SAECO comprata prima che diventasse un marchio PHILIPS e perdesse la qualità che sempre la contraddistinta. Alterno (e talvolta miscelo) 3 diversi tipi di caffè: Pellini, Vergnano o Romcaffè (azienda che dista 500mt da casa mia: praticamente ogni giorno sento il profumo del caffè che tostano…). Non uso tazzine di vetro perchè non ne ho mai trovate di abbastanza spesse, bensì insisto nell’usare delle vecchie tazzine che trafugai al rappresentate del caffè quando studiavo e lavoravo in un bar per arrotondare: sono di un bruttissimo color verde scuro fuori e bianche dentro, esteticamente fanno pena (infatti mia moglie mi cazzia sempre e non vuole che le uso quando ci sono ospiti) però sono spessissime e, se scaldate a dovere, permettono di gustare un caffè ancora più buono. L’unico mio cruccio è il non poter disporre il macinacaffè perchè a)non c’è spazio in cucina; b)fa troppo baccano. Tuttavia mi posso contentare…
            Quindi perdonerai la mia sfacciataggine se ti confesso che una smorfia di stupore mi ha segnato il volto leggendo della moka e della tazza.
            La moka ha, in effetti, un solo vantaggio: che riempie la cucina col profumo di caffè, cosa che ovviamente la macchinetta espressa non può fare.
            Al di là del gusto, poi, non potrei usarla se avessi l’ambizione di arrivare almeno a 50 anni: il caffè della moka è risaputo essere “più forte” e considerando quanti ne prendo io (mai meno 6, spesso almeno 8) sarei già morto d’infarto…

            Comunque ognuno hai suoi vizi: tu la moka, io l’espresso.
            Almeno sulle stratopassere non dissentiamo praticamente mai e, nella classifica che mi hai linkato, devo dire che ho trovato esemplari veramente eccezionali (oltre la metà non le conoscevo neppure, il che significa che sto invecchiando…)

          25. Non ti avevo ancora risposto… Davvero, non ti avevo ancora risposto e parlavamo di caffè! Ossia un motivo per il quale avrei dovuto ribattere subito… Ed invece, niente, buio, annihilation

            Non ricordo se tu mi avessi già in altre occasioni esplicitato la tua forte passione per il caffè (quando lo hai fatto, nel tuo commento, ho subito pensato ad un famoso character della scena fumettistica statunitense di genere underground, chiamato non caso “Too Much Coffe Man“… Se lo googli lo trovi facilmente… Con questo tizio che ha una tazza di caffè al posto della testa ed una sigaretta perennemente accesa, del quale fanno anche t-shirt ed adesivi), ma di certo ora ho una chiara immagine del tuo raffinato palato di degustatore di caffè, bevanda antica e prestigiosa, piena di declinazioni, dalla moka in stile Bialetti, alla napoletana, alla macchina espresso da bar, passando per l’orrido filtraggio a cono dello scadente caffè tedesco o all’americana, senza tuttavia trascurare quello greco (praticamente non filtrato e come tale da zuccherare in modo abbondante senza mescolarlo, per non bere praticamente della sabbia!)…

            Ecco, vedi, fratello ermenàuta, per me la moka non sostituisce l’espresso in stile Saeco (io possiedo una vecchia Faema con caldaia in ghisa, che curo in modo paterno), né viceversa, ma si affiancano per diversi usi…

            Accade così che se ricevo un ospite e voglio offrire una tazzina di caffè, non uso mai la moka, ma la macchina espresso con annesso macinino, mentre quando mi preparo la mattina presto il caffè da versare dentro una grande tazza di latte con cui fare colazione (per me pasto essenziale, che curo con dovizia e varietà spettacolari, specie nel week-end, in cui trascende spesso nel brunch), allora la Moka diventa la regina.

            Alla prossima!

            P.S. Ma hai visto quante asiatiche nella classifica Top 100? Come direbbe Mary Poppins, sta cambiando il vento e sta soffiando da molto tempo decisamente da Est…

          26. Da dove comincio? dal caffè? dalla colazione?
            Per non sbagliare parto dalle passere…
            Il mio gusto estetico non trova particolare giubilo nell’ammirare bellezze orientali quindi molti dei volti (comunque bellissimi) visionabili nel video che hai linkato, mi hanno lasciato indifferente. Comunque ho effettivamente notato anche io lo spostamento del “baricentro” verso est, fenomeno per altro che si sta diffondendo a macchia d’olio su ogni campo dello scibile, dell’economia, della politica, del divertimento, dell’arte, finanche quello culinario.
            Al di là dello spaesamento iniziale, credo sia un fenomeno non solo naturale, ma anche giusto: il mondo d’oggi ha confini più labili e le distanze (per mille motivi) non sono più motivo di separazione, bensì rappresentano il primo momento di comunione e, paradossalmente, più sono grandi, più solleticano l’interesse acchè siano colmate prima.
            Se i nostri genitori facevano una smorfia vedendo che noi facevamo nostre usanze tipicamente americane (dal fast food con l’hamburger ad Halloween) non dubito che capiterà qualcosa di analogo alla mia generazione con i nostri figli, che andranno a mangiare insetti in appositi take-away e impazziranno per una boy-band pechinese…
            Il mondo gira: solo uno stolto prova a fermarlo, ma l’uomo saggio segue la corrente e cerca quel che di buono può portare.

            Passiamo al caffè.
            Una macchinetta espresso FAEMA è di gran classe. Se io oggi dovessi sostituire la mia SAECO, probabilmente opterei per una FAEMA, salvo fare una follia e comprare una NUOVASIMONELLI (azienda praticamente artigianale che produce macchine espresso per bar ma realizza anche prodotti ad uso domestico). Costano un occhio della testa ma, come diceva un titano del cinema italiano, “il caffè è un piacere se non è buono che piacere è”.
            Ho anche una moka bialetti, che uso per fare l’orzo.
            L’orzo, dirai: ebbene si, sono anche un gran consumatore d’orzo.
            Spiego rapidamente: causa la mia cronica insonnia, se facessi colazione quando mi sveglio, mi troverei ad aver bisogno del pranzo alle 10, massimo alle 11, così ho imparato a spacchettare la colazione in due momenti: appena sveglio mangio un yougurt poi, prima di uscire, faccio la colazione vera e propria, ossia un paio di manciate di cereali affogati nell’orzo (prima prendevo il latte, ma da qualche anno ho problemi a digerirlo). Ovviamente ogni mini-colazione è accompagnata dal caffè, che diventano miracolosamente 3 non appena arrivo in ufficio e mi sparo il pessimo beverone del distributore che abbiamo in azienda.

            Vabbè, ma sto divagando, perchè hai usato una parola nel tuo commento, probabilmente non a caso:
            ANNIHILATION

            Il richiamo al film di Garland è palese che più palese non si potrebbe.
            Nei post celebrativi del 2018 che sto realizzando questo film (che apprezzai massimamente) si sta contendo la palma di miglior film dell’anno. Lunedi prossimo saprai\saprete chi sarà il vincitore!!!!

          27. Io sto scrivendo da giorni una mia non-classifica film 2018 ed il film di Garland è nel gruppo dei Best Filma 2018, ma la palma d’oro è per me saldamente in mano a 3 film, usciti all’inizio ed alla fine dell’anno… Ma scopriremo le nostre carte nei prossimi giorni… E sarà bello, come sempre, discutere sui disaccordi più che sugli accordi…

    2. Ho letto ora il tuo commento: grazie mille per i complimenti, amico mio! 🙂 Colgo l’occasione per dirti che la tua martellante campagna di marketing a favore di Nemesi alla fine ha sortito l’effetto sperato: L’HO VISTO!!! E’ un film che migliora molto nella seconda parte, e senza dubbio il suo pregio migliore è l’imprevedibile colpo di scena relativo a quel personaggio che sembrava buono, e invece si scopre essere dalla parte dei cattivi. Non dico altro, non voglio rovinare il piacere dell’eventuale visione a Lapinsù! 🙂

      1. Non ho minimamente idea di cosa sia questo film, però il titolo intriga e il vostro giudizio è una gratica garanzia.
        Io aggiungo in watchlist (prima o poi gli admin di IMDB mi scriveranno in privato per informarmi che ho esaurito gli slot disponibili per la watchlist…)

      2. Grazie amico! Sono felicissimo, perché Nemesi è uno di quei film di cui parlavamo in tante occasioni, passato in sordina, quasi nascosto e con un’anima da b-movie da non sottovalutare… Sarebbe bello se lo vedesse anche Lapinsu!

  3. Hallo!
    L’anno scorso avevo scritto una lista di film in uscita nel 2018 che avrei voluto vedere.
    Metà dei titoli non è uscita 😒
    Della metà rimanente sono riuscita a vederne solamente un paio, per cui sono molto titubante a stilarne una quest’anno. Devo ancora decidere…
    Di quelli che hai postato tu mi stuzzica solamente quello con Brad Pitt e Leonardo Di Caprio dato che sono diventati famosi più o meno quando mi approcciavo al mondo del grande cinema ed il dilemma con le amiche era: film con Brad o con Leonardo? 😜
    Mchan

    1. Ciao Mchan, bentrovata e tanti cari auguri!!!!

      Se posso fare il saccentone posso dirti una cosa? Il loro clamoroso bellaspetta, ha sfavotito la carriera di Brad e Leo perchè han faticato molto per potersi affermare come attori veramente bravi e carismatici.
      Per cui anche io, pur con ragioni diverse dalle tue,sono stato spesso afflitto dal dilema 😀

      A presto!!!!

      1. Totalmente d’accordo.
        Il dilemma però lo avevamo perché si poteva andare al cinema una sola volta al mese (o si poteva affittare una sola vhs a pigiama party) e non si era mai in accordo tra le due fazioni o, come si sarebbero chiamate ai giorni nostri, fandom.
        Tantissimi auguri anche a te e famiglia 🎄🎉
        Mchan

    1. Ogni suo film è un evento, poco da aggiungere.
      Quest’anno poi il cast è mostruoso ed accresce l’hype.
      Tuttavia, come spiegavo a Kasabake, la mia attesa è meno fervida di un tempo. I suoi ultimi due film, ancorchè bellissimi, sono a mio avviso al di sotto dello standard raggiunto e mantenuto nei vent’anni precedenza e sono assillato dall’impressione che il buon vecchio Quentin abbia imboccato la parabola discendente.
      Ovviamente spero di sbagliarmi e presto ne avremo la riprova 🙂

      1. sulla fase calante sono d’accordo… a parte che, almeno per quanto mi riguarda, la fase calante di Tarantino inizia dopo Pulp Fiction, perché quella rimarrà la vetta ineguagliabile del suo cinema… ad ogni modo l’attesa è altissima, come ben dici, per il cast, per la storia raccontata, ecc.
        e poi perché basta dire Tarantino per scaldare il cuore di tanti cinefili, anche se già si sa, per l’appunto che del Quentin di Pulp Fiction non c’è più traccia (o quasi)…
        ma sì, inutile giudicare prima… staremo a vedere!

        1. Che Pulp Fiction sia la vetta del suo cinema e una pietra miliare dell’ultimo mezzo secolo, nessuno può discutere.
          Ciò non toglie che alcune sue opere successive come Kill Bill ma anche Inglorious Basterds sia pezzi di cinema monumentale.
          Sono le due ultime pellicole invece ad essere un po’ claudicanti e, a mio avviso, indicatrici del declino.
          Ovviamente spero di sbagliarmi e, come giustamente hai sottolineato, mai giudicare prima di guardare, soprattutto con un genio come Tarantino!!!!

  4. Post molto interessante, grazie! Sapevo di alcuni, ma non di tutti! Vedo del potenziale in alcuni di science fiction che hai menzionato, e poi il vecchio Clint, il sempre ottimo Tarantino… insomma, potrebbe essere un anno interessante!

    E già che ci siamo, buon anno nuovo, che si avvicina il 31! :–)

    1. Dopo Interstellar si son tutti mesi a fare sci-fi sentimentali con risulutati molto altalenanti, i cui picchi positivi sono stati veramente pochi (così su due piedi mi viene in monto solo ARRIVAL), sono quindi curioso di vedere come questo genere saprà rinnovarsi e stupire nel prossimo anno, anche perchè la fantascienza si presta a molte diverse declinazioni, tutte potenzialmente gradevoli, sempre che autori e registi sappiano trovare la giusta alchimia.

      Ciao e buon anno anche a te, Simon!!!!

  5. Tra i titoli che hai citato quello che attendo di più è sicuramente il film di Tarantino (con un cast del genere e una trama così come puoi non stare in fibrillazione?).

    1. L’hype per Tarantino è sicuramente condivisibile anche se, come spiegavo in altri commenti precedentemente, molto minore che in passato.
      Francamente mi incuriosisce di più vedere di nuovo Clint DAVANTI e non più solo dietro la cinepresa.

      C’è una cosa, tra l’altro, di cui mi accorgo solo ora: praticamente nessuno dei 20 film in lista potrebbe essere inserito nel novero di film che guardo solo perchè mi tira l’attrice protagonista.
      Mi sa che sto invecchiando….

      Buon Anno Butcher!!!!!!

    1. Che TOP GUN 2 sia un film imperdibile non ci piove. Chi ha almeno 35/40 anni è cresciuto col mito del film di Tony Scott e di Maverick quindi non se lo perderà per niente al mondo.
      Però, dopo questa doverosa e sincera premessa, ti confesso che non nutro grandi aspettative dietro questo sequel (spero ovviamente di sbagliarmi) e che quindi non rientra nella lista di film che aspetto con maggiore trepidazione!

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...