Spider-Man: Far from Home

Nel sogno sono un gigante.

La mia mole è tale che con un passo attraverserei nazioni mentre con un piccolo saltello scavalcherei un oceano. Mi muovo circospetto perchè ho il terrore di provocare disastri naturali irreparabili: un piede potrebbe seppellire intere città, una piroetta rischierebbe di disintegrare catene montuose e se per caso starnutissi, potrei sollevare i mari in uno tsunami alto oltre 1000 metri. Scruto l’orizzonte alla ricerca di paesaggi familiari ma le nuvole, sotto di me, impediscono una visuale completa. Mi armo di coraggio e soffio delicatamente, come se stessi facendo bolle di sapone: subito le nubi si sfaldano come zucchero filato o scivolano via in un battibaleno.

Per la prima volta dacché sono al mondo il mio sguardo abbraccia al contempo mari, pianure e montagne. Con un singolo colpo d’occhio vedo deserti e cime innevate distanti migliaia di chilometri: s’imprimono nella mia retina in un’unica immagine che definire meravigliosa è riduttivo. Percepisco il creato nella sua interezza, come forse solo l’Onnipotente ha saputo cogliere. Sono estasiato. I miei occhi non trovano pace e guizzano bramosi da un angolo all’altro del pianeta: scorgo il Colosseo e la Torre di Pisa, ma vedo anche placide onde lambire le coste romagnole finchè lo sguardo non scivola verso nord incontrando Piazza San Marco e poi lo Dolomiti. C’è Vienna col Danubio e poi Praga e Berlino ma mentre contemplo la porta di Brandeburgo un luccichio sulla sinistra attira la mia attenzione ed è allora che ammiro, imponente, la Tour Eiffel. La punta ondeggia leggermente a causa del vento, forse il mio sbuffo di poco prima è giunto fino a Parigi. Incuriosito mi alzo sulla punta dei piedi ed è allora che scorgo finalmente anche Londra con Buckingham Palace e il London Bridge. Mi cruccio solo perchè la tenda da sole di un appartamento al sesto piano impedisce di vedere il 221b di Baker Street. Stizzito decido di correre un rischio e saltare, così che i miei occhi possano aggirare l’ostacolo. Conto fino a tre e poi tendo i muscoli delle cosce per arrivare più in alto che posso ed è allora che urto qualcosa e perdo i sensi. Devo aver dato una testata alla Luna, è il mio ultimo pensiero.

Mi sveglio intontito e con i pensieri sottosopra. Forse mia moglie ha ragione e a cena non dovrei esagerare con la frittura. Mi alzo per bere e, al buio, mi siedo in cucina. Appoggio il bicchiere d’acqua sul tavolo e mi stupisco che resti in equilibrio. Perchè non scivola di lato?, mi chiedo. D’altronde tutto è curvo, nel sogno l’ho visto benissimo, e la superficie piatta è solo un’illusione dettata dalla limitatezza della nostra esistenza corporea: se solo fossimo abbastanza giganti ci renderemmo conto che, dalla geometria più elementare fino all’ingegneria più avanzata, tutto è una menzogna perchè il piano non esiste e non potrà mai esistere. Dunque, perchè il bicchiere resta fermo sul tavolo della cucina? Dovrebbe scivolare ma non lo fa. Dev’essere colpa di qualche sortilegio. D’un tratto mi ritrovo a dubitare di ogni cosa: ciò che vedo, ciò che sento, ciò che tocco, tutto può essere falso, solo la parziale versione della realtà che i miei sensi possono percepire. Perfino io stesso potrei essere un falso, la triste copia sbiadita di un’essenza altrimenti impercettibile.

Sopraffato dall’ineffabilità di questi pensieri, mi alzo dalla seggiola per tornare a letto. Ma d’un tratto sento il pavimento mancarmi sotto i piedi. Per un istante penso che il solaio stia crollando ma poi capisco che sto semplicemente scivolando perchè, infine, avevo ragione: tutto è curvo e niente può  stare in equilibrio, neppure io. Odo un rumore di vetri infranti: anche il bicchiere sul tavolo è caduto. Cerco di aggrapparmi allo stipite della porta ma invano, allora la mia discesa diventa precipitosa: sento le mattonelle del corridoio scivolare sotto di me mentre oltrepasso l’appartamento prima di piombare in quello dell’inquilino al piano di sotto e poi sono in giardino e continuo a scivolare travolgendo le stecche di legno che la vicina ha piantato nell’orto per sostenere i pomodori e poi sento l’asfalto graffiarmi le ginocchia chè lo sapevo che non dovevo mettermi il pigiama coi pantaloni corti e poi sento l’acqua di un fiume avvolgermi gelida come una pellicola e poi…

Mi sveglio di nuovo, questa volta per davvero. Apro gli occhi. Sono nel mio letto: il respiro regolare di mia moglie, l’impercettibile ticchettio della sveglia sul comodino, la luce arancione del lampione che filtra furtiva tra le tapparelle. E’ tutto a posto. Mi siedo sul letto e mi alzo circospetto: pianto bene i piedi e compio movimenti brevi e controllati finchè non mi assicuro che è tutto in ordine e il pavimento della casa non si è trasformato nello scivolo di qualche giostra infernale. Arrivo stancamente in cucina: mi sembra di avere un milione di anni sulle spalle. Bevo direttamente dalla bottiglia: visto mai che il bicchiere mi scivoli dal tavolo? Ormai sono più traquillo e mi siedo, ma finisco col culo per terra: eppure la sedia era lì un secondo fa! Cerco di rialzarmi ma non ci riesco poi, come mossi da spiriti infernali, gli sportelli e i cassetti della cucina si aprono e sbattono e vengo investito da una pioggia di bicchieri, pentole e piatti… Questa volta non scivolo solo io ma tutta la casa, tutto il quartiere, forse l’intero pianeta sta finendo sottosopra…

GIANNI!

Uno schiaffo mi investe la faccia come una tromba d’aria.

GIANNI!

Sono steso a terra e il linoleum sotto di me è freddo. Apro gli occhi e dopo qualche secondo riesco a mettere a fuoco i volti di Paolo e Riccardo.

Che cazzo hai fatto? dice il primo. Ci hai fatto prendere un colpo, prosegue il secondo.

Mi guardo intorno, incapace ancora di parlare, e realizzo che siamo nella sala di un cinema. Eravamo venuti a vedere un film… ah si, l’ultimo Spiderman. C’è un capannello di persone e hanno tutte un’aria oscillante tra il preoccupato e il divertito. Hai visto che imbranato?, dice una ragazza alla mia sinistra. E’ scivolato sulle scale e ha battuto la testa sul bracciolo di una poltroncina. Mi sa che ha perso i sensi per qualche secondo. Che sfigato….

Scatto in piedi sopraffatto dalla vergogna, ignorando le proteste dei miei due amici. Forte il film, cerco di dissimulare. Cioè, per essere un film Marvel non sembra nemmeno un film Marvel. Tutti mi guardano spiritati, anche la ragazza che mi pigliava in giro pochi minuti fa. Ma si dai, che non si era mai visto un cinecomic Marvel così riflessivo. Ma solo io ho colto la metafora profonda del villain, di Mysterio? E’ il primo meta-cattivo della storia, cioè non è un cattivo cattivo, ma solo un cattivo che fa finta di essere un eroe ma in reatà è un cattivo. Praticamente è un meta-villain.

Metachè?, borbotta Riccardo. Mi sa che dobbiamo chiamare il 118.

Macchè 118, protesto, sto benissimo, sono solo super gasato per il tratto metaforico e metacinematografico che è stato dato Spiderman Far From Home, dove l’illusione diventa film e quindi il film radicalizza la propria essenza illusoria mettendo in scena una finzione dal codice doppio – il film in quanto rappresentazione e le illusioni di realtà create da Mysterio con i suoi droni-proiettori – che rappresenta una chicca assoluta, che lo spettatore superficiale non coglierà ma che sarà lapalissiana per chiunque abbia visto l’opera di Jon Watts.

Altro che 118, qui ci vuole un esorcista, sospira Paolo

Sto per attaccare un pippone memorabile sulle valenze simboliche dell’ultimo Spiderman, su come abbiano deciso di inserire il villain più adulto e più subdolo mai messo in scena nel MCU proprio nel film più adolescenziale del franchise, sto per dire che finalmente – DOPO ANNI – ho visto un film Marvel capace di stupirmi piacevolmente, quando sento delle grida levarsi intorno a me. Prima una, poi due, poi tre e alla fine tutti urlano. Mi guardo intorno inconsapevole finchè non realizzo.

Tutta la sala cinematografica comincia a scivolare a velocità vertiginosa, come se fosse finita dentro una montagna russa senza spazio e senza tempo. E ricomincio a scivolare anche io.

Voto: 8

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67 pensieri su “Spider-Man: Far from Home

  1. Nel 1905 il leader del partito operaio russo (un prete ortodosso di nome Georgij Apollonovič Gapon) organizzò a San Pietroburgo una manifestazione popolare di 150.000 persone, che volevano presentarsi davanti alla residenza dello zar (il famoso Palazzo d’inverno) per presentargli una petizione. La manifestazione era assolutamente pacifica, ma l’esercito ricevette l’ordine di disperdere comunque i partecipanti e catturare Gapon: di conseguenza, quando una parte dei manifestanti era arrivata al ponte Poličejskij (che ora si chiama ponte Zelënyj), i soldati li respinsero a fucilate. I manifestanti anziché scappare tentarono eroicamente più e più volte di attraversare quel ponte, pur sapendo benissimo che ad ogni tentativo alcuni di loro sarebbero stati uccisi, ma l’esercito continuò a respingerli a fucilate finché non si arresero.
    Nella stessa giornata un altro gruppo di manifestanti, che non sapeva assolutamente nulla di ciò che era successo al ponte Poličejskij, si mise anch’esso in cammino verso il Palazzo d’Inverno con Gapon in testa. Quando il corteo era arrivato all’arco trionfale di San Pietroburgo, i soldati cominciarono a caricarlo. Tuttavia i manifestanti resistettero alla carica e continuarono ad avanzare, e non si fermarono neanche dopo uno squillo di tromba di avvertimento: di conseguenza anche questi soldati fecero fuoco su di loro. Peraltro non lo fecero una volta sola: infatti ci furono almeno 8 scariche di fucileria, anche se secondo alcune fonti furono addirittura 10.
    A quel punto alcuni manifestanti decisero di fuggire a gambe levate, altri invece decisero eroicamente di proseguire fino al Palazzo d’Inverno, pur sapendo benissimo che lì avrebbero trovato altri soldati pronti a sparare. Paradossalmente tra questi coraggiosi non c’era Gapon, che corse a nascondersi in casa di una sua conoscente.
    Una volta arrivati al Palazzo d’Inverno i manifestanti ricevettero 2 scariche di fucileria, e soltanto a quel punto i superstiti decisero di fuggire verso la strada principale di San Pietroburgo, la cosiddetta Prospettiva Nevskij. I soldati sapevano che sarebbero andati in quella direzione, quindi alcuni di loro erano già lì ad aspettarli, e quando arrivarono aprirono il fuoco su di loro per ben 4 volte: questo è senza dubbio l’episodio più grave tra tutti quelli che ti ho raccontato finora, perché almeno negli scontri precedenti i soldati potevano dire di aver sparato per disperdere i manifestanti, qua invece i manifestanti si erano già dispersi, e quindi è stata una strage totalmente gratuita.
    Il 22 Gennaio 1905 passò così alla storia come la Domenica di sangue, in occasione della quale rimasero a terra migliaia di morti e feriti. Ovviamente lo zar Nicola II per ridimensionare la gravità dell’accaduto divulgò delle cifre molto basse, parlando di 96 morti e 333 feriti, ma i quotidiani internazionali (che non essendo sottomessi allo zar potevano diffondere dei dati reali) stimarono che il numero di morti e feriti oscillasse tra le 6.000 e le 10.000 persone.
    Quando si sparse la notizia di questi fatti scoppiò la prima rivoluzione russa: i manifestanti di San Pietroburgo non erano morti invano.
    La tua analisi di Mysterio mi ha fatto tornare in mente Gapon, perché sono 2 personaggi molto simili: Mysterio fa finta di essere buono ma in realtà è cattivo, Gapon si atteggiava a cuor di leone e invece era uno dei manifestanti più codardi in assoluto.
    Riguardo al film, l’ho mollato quasi subito, quando in aereo ho visto il povero Peter assistere impotente mentre la sua amata MJ flirta con il suo compagno cinese: mi sono trovato per davvero in quella situazione, quindi quella scena mi ha scatenato dei ricordi così dolorosi che sono fuggito dal film a gambe levate.
    Tra l’altro non mi piace affatto come hanno caratterizzato il personaggio di MJ: passi il fatto che sia fisicamente opposta a come appare nei fumetti, ma se oltre al fisico viene stravolto anche il carattere a quel punto del personaggio originale non resta proprio più niente. E’ come avvitare la statuetta della Rolls Royce sopra una Fiat Punto, e voler far credere ad un eventuale compratore che quella Fiat in realtà è una Rolls Royce solo perché c’è l’angioletto sul cofano.
    Nel fumetto MJ è una ragazza dolcissima, che mostra sempre profonda comprensione riguardo ai turbamenti di Peter e lo sostiene in tutto e per tutto: qua invece l’hanno trasformata in una stronzetta acida, che sputa veleno contro gli sfigati della scuola (Peter e il suo amico Ned) come l’ultimo dei bulletti. Anche il fatto che il fumetto sia stato tradito così clamorosamente ha influito sulla mia scelta di mollare così presto questo film.
    Ho letto il commento che hai lasciato all’ultimo post di Kasabake (https://kasabake.wordpress.com/2019/07/23/6-degrees-my-favourite-things-parte-2-di-2-da-clouseau-a-gardiner/), e quindi ho scoperto che dopo gli orridi sequel di Machete e Sin City Robert Rodriguez ha fatto flop un’altra volta. 3 indizi fanno una prova, quindi temo proprio che questo regista abbia perso il suo tocco magico. Tra l’altro apprendo dalla sua pagina imdb che il suo prossimo film sarà scritto e interpretato da John Malkovich: dubito che lui abbia scritto una tamarrata in stile Machete, anzi conoscendo il tipo è più probabile che ne venga fuori un film d’autore. E allora perché chiamare un tamarro come Robert Rodriguez a dirigerlo? Praticamente è come far dirigere a Quentin Tarantino un film scritto da Paolo Sorrentino: non c’entrano niente l’uno con l’altro, quindi difficilmente ne verrà fuori un buon film. Ma dato l’affetto che provo per Robert Rodriguez, sarei lieto di venire smentito.
    Comunque, per levarti dalla bocca il saporaccio amaro di Alita guarda Lo stato contro Fritz Bauer o Welcome home: nel primo caso ti ringrazierà il tuo cervello, nel secondo il tuo pisello! 🙂

    1. Wayne, tu stai su un altro livello, non c’è niente da fare.
      Solo tu potevi rispondere con un pippone così meraviglioso sulla prima rivoluzione russa (ed io che pensavo ci fosse solo quella del 1917…) riuscendo ad essere al contempo divulgatore storico e recensore.
      Chapeau!!!!!

      Dopo un sentito grazie per la storia di Gapon (che gran pezzo di merda… si può dire?), passiamo al film.
      Come sai, sono totalmente digiuno di fumetti quindi non posso discernere quanto il film si distacchi dal comic originale. Figurati, per me MJ avrà sempre le tettone della Dunst perchè è lei la prima MJ che ho visto… la MJ di Zendaya è la tipica stronzetta\acida perchè ha paura dei rapporti umani e nasconde i tuoi timori dietro comportamente apparentemente sbruffoni. Conosco decine di persone così. Poi nel finale viene mostrata una lieve evoluzione verso una MJ un po’ più simile a quella che conosci tu, ma la tua critica resta senz’altro pertinente.
      Al di là di questo, però, ti consiglio di recuperare questo film perchè il villain messo in scena da Gyllenhal è assolutamente fuori dagli schemi classici dei villain visti negli altri film Marvel ed è comunque molto originale anche in senso assoluto.

      Chiusura su Robert Rodriguez, doverosa perchè anche io ho amato molti dei suoi film.
      Diciamo che qui lui ha poca colpa, nel senso che la sceneggiatura l’hanno scritta altri e se hanno lasciato un finale di merda non è colpa sua. Per il resto il film scivola via bene, ci sono alcuni momenti di stanca, ma altri molto ben studiati.
      Di sicuro questo mi è parso il suo primo vero tentativo di entrare in un mondo di cinema un po’ più mainstream di quello fatto fino ad ora e anche io concordo che non sia una bella idea.
      Dirigere film sceneggiati da James Cameron o da Malkovich significa semplicemente non essere più Robert Rodriguez. Ovviamente bisogna sempre aspettare prima di giudicare, quindi vedremo cosa saprà fare con il prossimo film. Ti confesso che comunque il film scritto da Jon Malkovich e da lui diretto mi intriga di più del terzo capitolo di Machete (Machete in Space) che mi puzza proprio di boiata fuori scala.

      PS: la rima cervello\pisellocon cui hai chiuso il commento meriterebbe un premio nobel ad honorem!!!!!

      1. Non avevo dubbi che sul finale avrebbero addolcito il personaggio di MJ: lo hanno fatto sia per dare un contentino ai lettori del fumetto, sia perché in un film che si rivolge ad un grande pubblico la donna del protagonista non può mai essere stronza fino in fondo.
        Riguardo a Robert Rodriguez, mi ricorda quei cantanti che all’inizio fanno musica indipendente e fanno finta di fregarsene se vendono 100 copie o 100.000, poi però si fanno lusingare dal vile denaro e decidono di mettersi a fare musica più commerciale della Coca – Cola. Lui ha fatto esattamente questo: è partito con dei film tamarri e politicamente scorretti, e si sta trasformando nell’ennesimo regista di blockbuster innocui e pulitini.
        Riguardo al premio Nobel, ovviamente non lo vincerò mai, ma sarebbe troppo bello andare a ritirarlo e dire “Cari amici di Stoccolma, dedico questo premio ad un vostro illustre concittadino… DOLPH LUNDGREN!!!” 🙂

        1. MERAVIGLIOSO
          Dedicare un premio nobel a Lundgren sarebbe una delle cose più squisitamente tamarre che si possano fare!!!!!
          ahahahahahhaha
          scusa, mi devo staccare dalla tastiera per ridere: ormai non mi toglierò più dalla testa l’immagine di te in smoking che chiami Dolph sul palco di Stoccolma e sollevate insieme il premio!!!!!
          Nemmeno Rodriguez ai tempi d’oro avrebbe immaginato una cosa del genere!!!

    2. Ma pensa, non sapevo nulla dell’episodio di Gapon; grazie per averlo raccontato, è molto interessante, e getta una luce più inquietante del solito sull’ultimo zar, spesso ritratto più che altro come un inetto che come un crudele dittatore.

      Concordo su MJ, anche a me non fa impazzire il modo in cui il suo personaggio è stato trattato; tra le altre cose, è stato uno dei motivi per cui Homecoming non mi è piaciuto quasi per niente. Qui l’ho trovata meno insopportabile, ma siamo comunque ben lontani dalla Mary Jane dei fumetti (che ok, non sono lo stesso personaggio, ma alla fine il riferimento è quello).
      E poi, oh, a me Zendaya sta antipatica, non mi piaceva quando faceva i telefilm su Disney Channel e non mi piace nemmeno adesso, con quella faccetta da schiaffi.

      1. Ogni volta che vedo Zendaya penso: ma perchè non la fanno mangiare? L’hanno messa in punizione per qualcosa? C’ha il verme solitario? Sarà per questo che sta antipatica tanto pure a me? 😀

      2. Anch’io ho l’impressione che Zendaya sia una smorfiosetta anche nella vita reale: se dai un’occhiata al suo profilo Instagram, vedrai che in ogni singola foto ha la faccia scocciata, e in una fa anche il dito medio. Tuttavia, non sono certo che questa sia la sua reale personalità: come diceva anche Lapinsù, quando una persona ci dà dentro così tanto con gli atteggiamenti acidi spesso non è realmente così, ma si è semplicemente calata in quella parte per i motivi più disparati (spesso c’è un trauma dietro).
        Riguardo al mio racconto su Gapon, temevo di risultare soporifero, e invece mi avete già fatto i complimenti in 2: grazie mille, mi avete fatto davvero una bellissima sorpresa! 🙂

        1. Non devi stupirti dei complimenti.
          E’ merce rara incotrare una persona della tua cultura che tuttavia sa combinarla anche con un gusto per la cultura popolari fuori dal comune.
          Voglio dire, chi conosci che nella stessa frase riesce a consigliare due film palesemente agli antipodi come Lo stato contro Fritz Bauer e Welcome Home?

          Riguardo Zendaya hai perfettamente ragione ma non dimenticare un elemento importante: spesso questi personaggi sono totalmente costruiti a tavolino di conseguenza ogni loro intervento pubblico – sia esso una foto pubblicata su Instagram, una dichiarazione alla stampa o perfino il tipo di abito indossato ad un evento di gala – è programmato a monte da chi tiene le redini della loro vita artistica (un agente, un familiare, magari essi stessi).
          Magari nella realtà Zendaya è una ragazza simpatica e solare ma è costretta a recitare questo ruolo che gli è stato appicicato sopra perchè è quello che gli garantisce di poter ricoprire ruoli come quello della MJ dell’ultimo spiderman…

  2. Se non fosse che sembra palesemente l’inizio una saga letteraria e di un nuovo modo (che spero manterrai) di scrivere dei post, questo è forse la più bella non-recensione che hai scritto da quando ti conosco!

    Sei riuscito a far parlare del film l’altro te stesso, il tuo alter-ego letterario dentro la finzione di un sogno nel sogno, con un finale aperto ed un plot twist clamoroso (la sala che sul finale scivola via, segno che il sogno continua o che la realtà era il sogno), come in un racconto di fantascienza eppure sei anche riuscito, in poche righe a tratteggiare l’essenza nascosta del villain (perché ciò che hai scritto è tutto vero)…

    Oh, sappi che sei stato spavaldo ed anche molto aggressivo, perché è evidente per chiunque che hai anche scritto uno spoiler grosso come una casa a proposito del personaggio di Mysterio, ma tant’è, oramai è fatta: questa è arte letteraria pura, non ci sono dubbi ed è una goduria leggere di come hai descritto il te stesso gigante, con il punto di vista che fu del Gargantua e Pantagruel di Rabelais (mi sono immaginata nelle tue parole l’Euoropa come se fossi bambino sulla monorotaia dell’Italia in Miniatura) e poi i vari risvegli, l’angoscia persino e quando del film non sembrava esserci traccia, boom! Lo hai buttato dentro con mille particolari…

    Splendido, sei davvero bravo e lo sei in modo spontaneo e non ricercato: la tua è una dote che ovviamente sprechi, come la protagonista dell’anime capolavoro La Ragazza che Saltava nel Tempo, la quale, appena scopre di avere il potere di viaggiare nel passato, usa tale abilità per ritornare al momento della mattinata in cui la sorellina gli aveva fregato il suo yogurt dal frigo e mangiarselo lei per prima…

    Ti voglio bene, Gianni (qui di seguito ci starebbe un meme della tua vecchia maestra delle elementari che parlando con i tuoi genitori diceva «Ma si, Gianni è bravo ma non s’impegna…»

    1. Caro Kasabake, approfitto del tuo commento per farti una clamorosa confessione: pur essendo un grandissimo fan di John Wayne, non avevo mai visto “I 4 figli di Katie Elder”. A mia parziale discolpa posso dire che avevo in mente di farlo già dall’anno scorso, quando scoprii che l’ottimo “Four Brothers – Quattro fratelli” era un suo remake in chiave moderna. Alla fine, dopo averci girato attorno per qualche mese, mi sono finalmente deciso a vederlo: ebbene, ne sono rimasto deliziato. La trama di base non è niente di che (è l’ennesima storia di vendetta che abbiamo visto in 100 altri western), ma sopra di essa lo sceneggiatore ci ha aggiunto così tante sottigliezze e così tanti tocchi di classe che ti fa restare a bocca aperta ogni 5 minuti.
      Mi ha stupito anche trovare Dennis Hopper nel ruolo del ragazzino spaurito che se la fa sotto davanti a John Wayne: chi l’avrebbe mai detto che solo 4 anni dopo quello sbarbatello avrebbe rivoluzionato il mondo del cinema, dirigendo Easy Rider e dando il via alla New Hollywood…

        1. In realtà non l’ho mai visto neanch’io: sono a conoscenza dell’importanza di Easy Rider nella storia del cinema soltanto per cultura generale. In compenso ho visto un altro film diretto da Dennis Hopper, Colors – Colori di guerra: un gran bel poliziesco.

          1. Conosco pochissimo Hopper, sia come attore che come regista.
            Sarebbe uno dei tanti da recuperare… ma c’è così tanta roba da vedere e da leggere… che non trovo mai il tempo!!!

            PS: l’hai poi recuperato FREDDO A LUGLIO di Lansdale?

          2. Vado in biblioteca proprio oggi: come ti dicevo devo averlo nel giro di pochi giorni, quindi se non è ancora arrivato faccio un salto in libreria e lo compro. Se non c’è neanche lì, a quel punto dovrò tirare fuori un libro che già ho e mettere in valigia quello. Quando avrò letto Freddo a Luglio, sarai il primo a saperlo! 🙂

          3. Siamo in due, Wwayne, bada.
            Sentiti carico di responsabilità epocali come mai prima *suono di fucile che viene caricato a sale* 😀 😀 😀

          4. Eheh, un po’ come avere Hap che ti tiene una mano sulla spalla mentre leggi, Leo che ti calca la mano sull’altra spalla, e Jim Bob appunto che ti punzecchia la schiena col fucile e ti fa ombra col cappello 😀
            No, davvero, ora faccio la brava e attendo.
            E intanto ho appena prenotato La lunga strada della vendetta, very Batman & very Lonsdale! ❤

          5. il verbo che hai usato – prenotare – mi fa dedurre che sia un affezionata della carta…
            Mai pensato di passare all’ebook reader?

          6. Eheh, sono un libro aperto uh? 🙂
            Sì, per il 99% leggo su carta.
            A dir la verità il Kindle ce l’ho anche (regalato), e l’ho usato abbastanza – non sono una luddista, anche se ci vado vicino 😉
            Ma è da un pezzo che non ci leggo su, un po’ perché non compro (ci carico solo cose reperibili gratuitamente), un po’ perché pur non richiedendo chissà quale sforzo, a me star sempre lì ad attaccare e staccare, caricare e ricaricare, mi scogliona lievemente.

          7. La batteria dura un botto…. se ti si scarica così velocemente significa che leggi h24 🙂 🙂 🙂

            Io da quando ho il Kindle sono rinato. Ormai non leggevo quasi più, ora sono tornato il lettore onnivoro di un tempo.
            Ne ho regalati anche diversi nel tempo e sono stati regali ben riusciti. Se solo uno convertisse il tempo passato a cazzeggiare sul telefono in tempo dedicato alla lettura, sarebbe un bel passo in avanti.

            Al di là della comodità, per me è anche più economico.
            Se vuoi fare la ragazza per bene, puoi fare l’abbonamento KINDLE UNLIMITED e per una manciata di euro al mese hai quasi l’intero catalogo di Amazon a disposizione.
            Se invece vuoi fare la ragazzaccia, puoi reperire gli ebook “per altre vie gratuite”. E investire i soldi risparmiati in droga e alcol, s’intende 😛

          8. La mia scelta cade senza tentennamento alcuno su droga e alcool 😀
            Più semplicemente, non posso permettermi di spendere un tolino di troppo. Infatti di libri ne compravo pochi anche prima di finire in “ristrettezze”, e di solito – senti qua – solo dopo averli già letti, perché comunque amo possedere i migliori.
            Mettici poi che negli ultimi anni son diventata minimalista, ho venduto e regalato libri a man bassa, e sugli scaffali sono rimasti pochi valorosi 🙂
            (E non dimentichiamo: leggo molto online, ma ho tolto internet dal cellulare. Da Facebook mi son levata poco prima di riaprire un blog qui. Interferenze are out of order).

            A parte tutto, il prestito interbibliotecario mi è così comodo (e così appagante!) che al momento, e per alcuni altri eoni, ho l’agenda zeppa 😍
            Per darti una misura, tra prestiti in corso (libri o dvd) e prenotazioni in transito, posso toccare quota 10 titoli.
            Se la coda delle prenotazioni non ancora in transito ma in attesa è vuota, ai primi dieci posso tranquillamente aggiungere altri 8 titoli.
            E quasi sempre vado a ciclo continuo… quest’anno sto stupendo anche gli amici più libromani e abituati a certi ritmi, quelli definiti da “lettori forti” (ahimè quanto vorrei piangere su questa definizione). E sto stupendo anche me, a dire il vero, anche se va da sé che ho un sacco di tempo libero, che sia continuo o spezzettato; e se per la narrativa leggo sempre un unico libro alla volta, per la saggistica non mi impongo restrizioni. Porto avanti anche tre letture alla volta.

          9. Non ho mai contato quanti libri leggo… di sicuro leggo molto meno di quanto vorrei. Il tempo da dedicare alla lettura è sempre poco e per fortuna che sono tendenzialmente insonne e al mattino alle 5 sono già operativo…

            A differenza tua, non ho un buon rapporto col prestito interbibliotecario. Quando preparavo la tesi di laurea ne dovetti fare un largo uso e i tempi di attesa mi logorarono… da allora l’ho sempre rifiutato a prescindere.
            Ammiro chi riesce a sopportare con pazienza….

            Che ti devo dire, da quando ho il Kindle ho completamente rigettato la versione cartacea. Pensa che ho recuperato in formato ebook anche alcuni titoli che avevo acquistato in formato cartaceo e non avevo ancora letto (tipo IL POTERE DEL CANE, consigliatomi oltre un lustro fa proprio da Wayne), per la serie “evviva l’abbondanza”…
            Ovviamente custodisco con gelosia la mia biblioteca personale, quella costruita nell’era predigitale. Non sono mai riuscito a separarmene e anche ora che in casa non c’è più spazio e ho dovuto imballarli tutti e portarli in mansarda, continuo a conservarli. L’idea di regalarli a qualcuno neanche mi sfiora: piuttosto gliene comprerei uno nuovo identico al mio.
            Ho tendenze da accumulatore seriale, lo so 😀

          10. Ti chiamerò l’Accumulatore 😉
            Tutto fa brodo, finché e purché si legga.
            E quando non potremo più utilizzare la carta perché avremo distrutto tutti i polmoni verdi del pianeta fino all’ultimissimo in grado di darci ossigeno, ci trascriveremo sul corpo a vicenda i vecchi classici, come in Memento 😀

          11. oddio, a quel punto essere grassi sarà un vantaggio perchè ci sarà più superficie scrivibile e quindi saranno modificati i canoni estetici con cui si giudica “bella” una persona.
            Potrebbe piacermi 😀

          12. A proposito di unlimited, ti chiedo se hai visto e cosa ne pensi della trasposizione di McCarthy, “The sunset limited”, in tv movie, per la regia di Tommy Lee Jones.

          13. COSA COSA COSA????
            Cioè, esiste un film girato da Tommy Lee Jones con due soli protagonisti (lui e Samuel Jackson) e scritto da McCarty e non solo io non l’ho visto ma neppure ne sapevo l’esistenza???

            Non può essere,mi rifiuto di credere che sia stato così sprovveduto.
            Corro subito a recuperare.
            E quando dico subito, dico subito.
            Stasera cerco di scaricarlo, entro la settimana devo vederlo.
            PS: grazie per avermi permesso di colmare questa vergognosa lacuna

          14. Piacere mio, figurati!
            E’ che gli sto dando la caccia da un po’, ma forse non l’ho trovato in dvd proprio per la formula di tv movie scelta.
            (A proposito di libri, ho letto giusto questo mese McCarthy. Una perla).

            Per i pigri o gli analogici come me, lo si trova anche qui:

          15. Molto, molto bene.
            Magari su YT si trova anche una versione meno impallata di quella che ho linkato io.
            Ma, comunque, la caccia è iniziata!
            *roboante suono di shofar*

          16. Ho già trovato dei link con una veloce ricerca da smartphone, ma sono offline.
            Nel peggiore dei casi chiedo il reup di questi (ma ci vuole un po’ di tempo).
            Sono però confidente di trovare il film per altre vie.
            E pure il romanzo, tiè!!!!!

            (sto facendo troppo lo sborone, la pagherò, lo so 😀 )

          17. Ahah, massì, bisogna sempre puntare alle stelle 🙂
            Ho tanta curiosità ma non fretta, tanto son piena di roba da leggere / vedere 😀
            Tu fiuta ed insegui, che io aspetto bella comoda a casa davanti al camino 😉

          18. Il camino? A luglio?
            Sono freddoloso, ma questo sarebbe troppo anche per me
            (almeno tu non intenda che non troverò ‘sta roba prima dell’invern 😀 )

          19. Vero, che se si va a caccia mica restiamo in Italia, ci infiliamo come minimo nelle Highlands.
            E la sera si brema (disse quella che si fece il bagno nel mare del Nord a mezzanotte, per festeggiare la conclusione del viaggio studio. Ma ero ggiòvine, allora…).

          20. Non infilerei nel mare del Nord neppure un mignolo a ferragosto, figuriamoci un tuffo di notte.
            Mi viene la polmonite al sol pensiero.
            brrrrr

          21. Toh, povero: ti allungo una borsa dell’acqua calda per rimettere in sesto la tua temperatura mentale 🙂
            (In ogni caso, giovane o non giovane, mai più. E’ già tanto che sono riemersa senza pagare il pegno di un attacco cardiaco fulminante).

          22. Ecco, io sono il contrario… d’estate mi spengo (o come il pc, mi “iberno”), e tanti saluti. Non funziono, non esisto .

          23. (Ah, il romanzo in realtà è una sceneggiatura, in pratica. Ma visto quanto è scarno il set, non crea problemi di spaesamento).

          24. Me l’aspettavo così anch’io, in effetti.
            A meno che non ne esistano due versioni… ma non ho incontrato nulla che me lo facesse pensare, mumble.

          25. vabbè, ci stiamo incartando… ancora non abbiamo nè il film nè il libro\sceneggiatura e già fantastichiamo.
            Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco, diceva un tizio.
            Calma e gesso.
            Troverò il tutto, prima o poi 😀

          26. La consegna di Amazon è l’ultima spiaggia.
            Sono delinquente inside e prima batto le strade polverose e pericolose dei bassifondi.
            Se fallisco come criminale, mi tocca caricare la postepay, per la gioia del sig. Bezos.

          27. Non una ma addirittura due versioni di THE SUNSET LIMITED stanno confluendo nel mio pc da chissà dove.
            Dammi tempo di terminare e verificarne la qualità poi, se hai dimistichezza con torrent ti passo i link 😉

      1. Come ti ho già detto 3000 altre volte, non deve mai stupire che io abbia visto un film americano degli anni ’60 come questo da te citato di Hathaway (di cui ho un ricordo fumoso, anche se a suo tempo la Rai lo passava abbastanza spesso in TV), ma il fatto che una persona giovane come te lo abbia persino recuperato!!

        A proposito, hai visto che Sky Cinema Collection ha creato una programmazione di western quotidiana? Alcuni film del crepuscolo mi hanno sempre annoiato ma dentro ci sono titoli da paura e tra questi anche i figli di Katie Elder, andato in onda questa mattina e che replicheranno Sabato alle 19…

        P.S. Dennis Hopper ha una bella carriera anche come attore (ti ricordi che sempre Hathaway se l’è tirato dietro anche in El Grinta?) ed a me è sempre piaciuto: quando fa il fotografo di guerra in Apocalypse Now è grandioso, ma anche i suoi ruoi da gangster nei neo-noir come Velluto Blu di Lynch, mamma mia che roba… pensa che mi è piaciuto anche come villain di Super Mario Bros!

        Un abbraccio, amico John!

    2. Ma sai che non mi ero minimamente posto il problema dello spoiler?
      No, veramente, me l’hai fatto notare tu col commento perchè non ci avevo proprio pensato.

      Non è stata una dimenticanza voluta perchè di solito presto molto attenzione a questi particolari e praticamente la totalità delle mie recensione è spoiler-free.
      In questo caso però, il fatto che Mysterio fosse il cattivo di turno non l’ho proprio considerato uno spoiler.
      Forse sono troppo scafato io o magari c’ho avuto solo un’impressione fortunata, ma già dalle foto promozionali e dai primi trailer circolati, nei qual si vedeva un Gyllenha splendido-splendente che aiutava Peter mi era parso evidente che si trattava di una fregatura. E mi sono bastati 5 minuti di film per averne la certezza. Tutto questo per dire che l’essenza villain di Mysterio è stata per me un dato di fatto da subito e quindi non ho considerato uno spoiler rivelarla.
      Mi scuso quindi con chi sia rimasto fregato leggendo il mio post… anche se per fortuna credo che in pochi siano arrivati fino in fondo….

      E’ una non-non-non-recensione, questo è fuor di dubbio, e ho adorato metterla in scena nella mia testa perchè la centralità del concetto di ILLUSIONE messo in scena in questo film in un primo momento mi ha stupito (non avrei mai creduto di vederlo in un film MCU) ma subito dopo ha acceso mille lampadine nella mia testa come non mi capitava da eoni. Figurati che ho cominciato a prendere appunti per il post già mentre ero in sala…
      Sta cosa del viaggio nel tempo per lo yougurt poi è molto calzante… perchè stamattina mia moglie mi ha fregato l’ultimo muffin che ha fatto domenica, sfidando le temperature equatoriali generate dal forno acceso.

      PS: grazie per le belle parole che hai speso, come sempre, per lodare il mio post. Le speranze che inizi ad impegnarmi come intendi tu sono poche, ma se mai accadesse sarà stato principalmente per merito tuo

  3. Grande riflessione: l’illusione cinematografica entra nel film con degli effetti speciali intesi non solo a stupire noi, ma anche e soprattutto i personaggi della storia, che non sanno più distinguere tra reale e immaginario, concreto e astratto, fisico e psicologico. Tra le metafore c’è anche Edith, che rappresenta le responsabilità da supereroe che Peter si trova a dover gestire e cerca di scaricare a qualcun altro, sperando di trovare un altro Tony; purtroppo non è così, e alla fine è costretto a muoversi con le sue gambe e sobbarcarsi le solite grandi responsabilità che i grandi poteri comportano.

    Scherzi a parte, mi è piaciuto molto, e non credevo, visto che Homecoming non mi aveva fatto impazzire. Questo l’ho trovato piuttosto ingenuo in alcuni punti, ma comunque interessante e con delle belle scene d’azione: le sequenze con le illusioni di Mysterio magari non sono qualcosa di mai visto, però le ho apprezzate molto.
    In più, mi hanno fatto morire i doppi sensi tra zia May e Happy!

    1. Ciao Daniele, mi fa piacere che anche tu abbia colto la centralità del concetto di ILLUSIONE in questo film, un’illusione che si stratifica su più livelli: sulla trama, sui personaggi, perfino sul film stesso. Perfino Fury e l’aiutante gnocca erano illusioni, perchè in realtà si trattava di KREE mutaforma che supplivano all’assenza del vero Fury in vacanza nello spazio.
      Ecco, rendere centrale il concetto di ILLUSIONE in un film del MCU è sicuramente coraggioso e, al netto degli indubbi difetti che ha la pellicola, lo pone su un livello superiore agli altri film Marvel degli ultimi anni.
      E poi la caratterizzazione che Gyllenhal dà di Mysterio è semplicemente splendida (ma sono di parte, adoro questo attore).

      PS: i siparietti May\Happy sono effettivamente gustosissimi
      PPS: doverosa standing ovation per Marisa Tomei, over 50 che paga da bere a ragazzine di cui potrebbe essere la nonna. PATRIMONIO UNESCO SUBITO

        1. marisona non perdona…
          L’ho rivista qualche settimana fa in un vecchio film, Mio cugino Vincenzo.
          Deliziosamente splendida.
          E poi anche brava.
          E invecchia come una dea.

  4. Questo post è Arte.
    Fatta questa doverosa premessa, anche io ho apprezzato molto questo secondo capitolo del bimbo ragno targato MCU. Potremmo stare ore a parlare delle molteplici letture che un villain costruttore di “fakes” possa offrire, visto il panorama contemporaneo. E’ un ottimo film di supereroi ma, per me, ancora un mediocre film su Spiderman. Ahimè, l’universo Marvel rimane Stark-dipendente sia nella costruzione dei villain, sia nell’evoluzione di un eroe che meriterebbe, forse, di percorrere una propria strada. La scelta è stata fatta a monte e così ce lo teniamo. Se è il prezzo da pagare per avere dei film con villain interessanti (seppur derivati tutti dal nostro caro Tony), pazienza (ma che peccato!).

    1. Addirittura!!!!
      Grazie amulius!!! Mi fa piacere che abbia gradito il post.
      Ero molto timoroso che sarebbe stato frainteso o che non fossero colti i legami che, pur essendo una non-recensione, mantiene con il film di Spiderman. Sono grato a te e agli altri che hanno commentato perchè mi avete dimostrato che qualcuno ha compreso il messaggio!!!!

      Riguardo il film in sè, come dicevo anche sopra, è indubbiamente ricco di difetti, molti dei quali sono ormai canonici di tutti i film del MCU e altri invece precipui di quest’opera.
      Resta comunque gradevole nell’impostazione e, soprattutto, intelligente nella messa in scena del villain che, rispetto alla media Marvel, è nettamente al di sopra.

      PS: vista la dipartita di Tony, io darei più centralità alla zia Marisona Tomei dando un taglio più cougar a tutto l’impianto 😀

      1. La Tomei non si discute. Ora attendo un crossover con la Portman Thor e una Wanda Olsen in formissima. E Spiderman può pure correre nel frattempo dietro a MJ, eh eh.

        1. Che tripletta che sarebbe!!!
          Mettiamoci pure una rediviva Agent Carter e pure Scarlettona Vedova Nera e il gioco è fatto. Dando il giusto taglio sexy alla pellicola verrebbero infranti anche i recordi di incassi dell’ultimo Avengers 😀

    1. Ale, un cinefilo dal palato fine come te potrebbe restar deluso.
      E’ un film Marvel (e già questo lo classifica bene…) in più ha un taglio decisamente adolescenziale visto il protagonista.
      Tuttavia mi ha sorpreso e stuzzicato per le tematiche più adulte e profonde che sono state nascoste tra le pieghe della classica trama da cinecomic grazie ad un villain veramente profondo e strutturato.

      Fammi sapere cosa ne pensi, poi, mi raccomando, perchè son curioso!!!!

  5. Amazing Lap! Le tue non-recensioni sono come sempre gioia per chi ti legge!
    Questa poi era particolarmente magnetica! Non so se è stato per l’inizio folgorante (il te gigante…senza se, senza ma e senza perché, semplicemente un te gigante che fa la sua vita con tutti i limiti del caso…wow) o il modo in cui lo descrivi (ha ragionissima Kasa qualche commento più su, il modo in cui lo/ti descrivi in quelle condizioni è pura letteratura fantastica, di quella bella) o ancora i continui salti da un livello onirico ad un altro, davvero, non so cosa sia stato ma questa non-recensione mi ha fatti impazzire! Tanto ero immerso nella lettura che, fino al tuo risveglio in sala mi ero anche scordato che stavo leggendo una “rece” sull’ultimo spider-movie XD
    Spectacular Lap, a ogni post la tua penna, se pur virtuale, si affina sempre di più e non mi stancherò mai di ripeterlo 😀

    Concedimi ora una parentesi più on-topic su questo film (perché va bene tutto ma sono pur sempre un nerd che ama i supereroi e che ama parlarne XD)
    Volevo già commentarti su FB ma aspettavo una seconda visione del film (cosa che faccio sempre per questi tipi di film per poter dare un giudizio onesto…la prima visione è per il pizzadog appassionato di fumetti, la seconda è per il pizzadog appassionato di film XD) cosa che però non avverrà presto perche 1) manca il tempo e 2) stanno uscendo altri film che non voglio perdermi!

    A me già Homecoming non mi fece impazzire. Era un bellissimo film, divertente e soddisfacente in fondo ed erano effettivamente riusciti a regalarci qualcosa di nuovo nella mitologia dell’uomo ragno (cosa che i 2 film con Garfield non erano riusciti a fare) ma comunque non mi aveva conquistato.
    Anche a questo Far From Home non gli si può dire niente. Funziona, conquista, è divertente, presenta elementi mai visti in uno spider-film, ci sono personaggi incredibili, c’è un villain degno di ogni nota, scene mozzafiato (le scene con le illusioni…MADONNA), c’è finalmente la classica scena con spidey che dondola tra i palazzi (il nuovo ragnetto ancora non l’aveva fatto in nessun film…ha spezzato una tradizione), l’intero film ha più piani di lettura, metafore su metafore su metafore su metacinema…insomma il film è validissimo eppure non so :/

    Sarà che dopo Endgame ho ancora bisogno di riprendere fiato (quest’anno i film MCU sono usciti tutti molto ravvicinati, solitamente uno se lo tengono per il periodo autunnale), sarà che è ancora fresco il ricordo del miglior film di spider-man che sia mai stato fatto (Into the spider-verse…che è anche uno dei migliori film d’animazione degli ultimi anni, il che non guasta), sarà che il plot-twist era abbastanza annunciato XD
    Non lo so, sento che me lo sarei dovuto godere di più questo film. Vedremo con la seconda visione quando verrà (anche Homecoming l’ho rivalutato alla seconda visione).

    Detto questo astonishing Lap, ti faccio ancora i complimentoni per il post! Continua a scrivere e preparati che l’anno prossimo dovrai recensire un certo film Marvel con protagonista una certa Scarlett E, da poco annunciata, anche una certa Rachel… ;D

    1. Caro Pizza è per me sempre un piacere immenso leggerti e ospitarti qui nel mio blog perché i tuoi commenti sono sempre fonte di grande ispirazione e riflessione, come solo le persone intelligenti sanno stimolare.
      Parto dal fondo, mi sembra doveroso.
      Ovviamente è già chiaro a chiunque che il prossimo Black Widow sarà il cinecomic più bello di sempre perché tra la bionda e, soprattutto, la mora i nostri occhi avranno di che divertirsi 😀 😀 😀 A parte gli scherzi, ti confesso che ho accolto con piacere la scelta della Dea Rachel di partecipare a questo film perché da qualche anno a questa parte ha scelto solo copioni di una pesantezza e una intellettualità senza pari, il che va anche bene per carità, ma ogni tanto bisogna pur rilassarsi un po’ con qualcosa di più leggero!!!!
      Passo ora invece al tuo succosissimo giudizio riguardo il film e ti dico che, nonostante il mio roboante voto finale (8), sono pienamente d’accordo con te. Far From Home è debole sotto tanti aspetti e ha limiti abbastanza evidenti, alcuni dei quali sono tipici (ormai canonici) di tutti i film del MCU, altri invece sono tutti suoi (esempio: vabbè inserire qualche personaggio idiota che strappi qualche risata ma metterne una decina forse è un po’ esagerato…). Diciamo che quello che mi è piaciuto di questo film non è tanto il film, quanto il coraggio assolutamente insospettato con cui è stata creata una narrazione potentemente metaforica attraverso un villain tratteggiato forse meno bene di quanto meritasse, ma che ha un magnetismo e una lucidità fuori dal comune. In tutta onesta lo reputo l’antagonista più interessante visto nel MCU finora. Ovviamente – e ci tengo sempre a ribadirlo – io non so niente di fumetti quindi i miei giudizi sono figli esclusivi della visione cinematografica.
      Tuttavia ho visto INTO THE SPIDERVERSE, nonostante non sia un grande fan degli anime. Alla luce di questo non posso dire se sia il più bello degli ultimi anni (anche se tengo in massima considerazione il tuo giudizio perché so essere dato con cognizione di causa), tuttavia so per certo che è piaciuto perfino a me. È un film tosto tosto tosto con delle scelte di sceneggiatura coraggiose e geniali.
      Vorrà dire che ci troveremo di nuovo qui tra qualche tempo per discutere di FAR FROM HOME dopo che avrai visto il film per la seconda volta, ammesso e non concesso che nel frattempo anche WordPress non abbia preso a scivolare nel piano inclinato di qualche sogno pazzoide….
      PS: e infine grazie per le belle parole che spendi sempre per queste mie non-recensioni così sopra le righe. Sapere che qualcuno ne ha saputo cogliere il senso giocoso, letterario e cinefilo di cui sono intrise è estremamente appagante!!!!!

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