I film più brutti del 2020

“Quindi mi stai dicendo che Babbo Natale non esiste”.

“Esatto”.

“Ma non esiste nel senso che non è mai vissuto?”

“Si”

“Ma la casetta in Lapponia? Gli elfi? La slitta? Le renne?”

“Tutte invenzioni di fantasia”.

“Ma ne sei sicura?”.

“Si, papà, ne sono sicurissima”.

Scuoto la testa, incredulo. “E allora la fetta di panettone sotto l’albero? Chi la prende?” ribatto con aria di sfida.

“La mangio sempre io prima che ti svegli…”

Accuso il colpo. L’assenza della fetta di panettone era sempre stata la prova inconfutabile del passaggio di Babbo Natale e ora le parole di mia figlia hanno aperto una voragine: annaspo per non cadere, mi sforzo di ragionare, qualcosa non mi torna. “E i regali? Chi li porta se Babbo Natale non esiste?”, borbotto incapace di accettare la verità.

“Le persone che ci vogliono bene”, sospira mia figlia lasciandomi una carezza affettuosa dietro la nuca.

Non ricevo un regalo di Natale da trent’anni. Avevo sempre creduto che ormai fossi troppo grande e per questo Babbo Natale non mi portasse niente, perchè lui porta regali solo ai bambini. E invece… “Ma quindi nessuno mi vuole bene”, sospiro con un filo di voce.

“Io ti voglio bene, papà”, esclama Chiara travolgendomi con un abbraccio.

Un sorriso mi schiarisce il volto. Non riesco a trattenerlo nonostante sia ancora devastato da questa cosa di Babbo Natale che non esiste. Non faccio in tempo a sciogliermi dalle sue braccia, che Chiara mi porge un pacchetto rettangolare.

“E ti ho preso questo”, esclama radiosa mia figlia. “Scusa se te lo do in ritardo ma per comprarlo ho tribolato un casino”.

“Comprarlo?”, esclamo preoccupato. “Ma hai appena sette anni! Come hai fatto? Sei troppo piccola per andare in negozio da sola”.

“Macchè negozio… non sono uscita di casa, c’è pure la quarantena, non ricordi?”, mi spiega con sufficienza, la stessa con cui mia moglie da anni cerca di farmi capire che non si possono lavare i bianchi insieme ai colorati. Chiara si alza eccitata e inizia a passeggiare intorno al tavolo del soggiorno. “Guarda, è stato un delirio. Prima dovevo aspettare il regalino di nonno, ovvero la solita busta bianca con dentro un biglietto di auguri e, cosa più importante, cinquanta euro. Poi ho dovuto collegarmi al tuo account Amazon; questa in realtà è stata la cosa più facile: non è molto furbo usare la mia data di nascita come password… Una volta collegata ho scelto il regalo, ho impostato l’indirizzo della scuola come destinatario e ho pagato con la carta di credito associata al tuo account. Per un attimo ho anche pensato di non restituirti i soldi… ma poi mi son sentita in colpa allora di nascosto ho infilato le banconote nel tuo portafoglio. I problemi son venuti dopo: prima il corriere che ha fatto ritardo, poi la bidella che si ostinava a non accettare il pacco, per non parlare della preside che mi ha fatto una ramanzina per la consegna a scuola… Guarda, a saperlo prima sgattaiolavo di casa mentre guardavi una partita del Milan e andavo al centro commerciale qui vicino: se tornavo prima dell’intervallo neanche ti accorgevi… Comunque dai, ora scarta! Spero proprio che ti piaccia…”.

Per un istante resto sconcertato dalla rapidità con cui mia figlia conquista la sua indipendenza. Sotto la pelle delicata dei suoi sette anni vedo già dimenarsi la ragazza che sarà domani e che in parte è già oggi. Evito però di fermarmi troppo su questo pensiero perchè per oggi ho già preso troppe mazzate, quindi mi concentro sul pacchetto.

La carta regalo è semplice e il fiocco fatto con uno spago anzichè col nastro, tuttavia questo spartano pacchetto mi affascina perchè sembra ricordare che la parte migliore è quella nascosta. Lo agito sotto gli occhi trepidanti di mia figlia: Non è un ovetto kinder, sembra dirmi con lo sguardo. Infine mi risolvo a scartarlo. Strappo la carta con energia e mi ritrovo tra le mani un DVD ancora col cellophane intorno.

“E’ stata dura trovare un film che non conosci… ne vedi così tanti”, si giustifica Chiara preoccupata dal mio sguardo a metà strada tra lo stupito e il concentrato. “Alla fine mi son fidata di una recensione che ho trovato su wordpress dal titolo Se vostro padre è un cinefilo che vede un sacco di film e non sapete che DVD regalargli. L’autore spiegava che questo film polacco è praticamente introvabile e si va sul sicuro”.

Rimugino un po’. Frequento wordpress da anni e conosco molti autori appassionati di cinema. “Come si chiamava questo blogger?”, chiedo infine.

“Angelo Angelo. Lo so, il nome è strano, però si firmava così”.

Angelo Angelo… che nome del cavolo. Incrocio gli occhi di mia figlia tremanti di emozione e mi accorgo di non averla ancora ringraziata. Le sorrido, la abbraccio, le dò un bacio sui capelli. “Grazie Chiara. Questo è il regalo più bello che abbia mai ricevuto”, mormoro sincero. Lei allora mi sorride e un pezzo del polo Nord si scioglie all’istante. Poi mi dà un bacio e scappa a giocare in camera sua. La seguo con lo sgurdo, poi torno a concentrarmi sul DVD e sulle strane coincidenze che l’hanno indotta a regalarmelo.

Angelo Angelo… che nome del cavolo. Sono abbastanza sicuro di non averne mai sentito parlare nel circuito di WP, tuttavia il nome non mi è nuovo. Dove caspita l’avrò sentito? Vabbè, prima o poi mi verrà in mente. Per il momento voglio solo concentrarmi sulla visione del film!


Quale sarà il titolo del film polacco? Se morite dalla voglia di scoprirlo, cercate di sopravvivere ancora una settimana!

NOTA:
Per i più masochisti segnalo che il breve racconto introduttivo è a tutti gli effetti il quarto capitolo di un breve racconto iniziato in un post che scrissi un anno fa,  della seguente risposta altrettanto originale e narrativa dell’amico Kasabake e infine del racconto pubblicato la scorsa settimana come introduzione nella classifica dei Film più belli del 2020.
Per comodità ho raccolto tutti e tre i racconti insieme.

 

 

 

 


10. Birds of Prey

10. Birds of Prey

Regista: Cathy Yan
Genere: Action Adventure Comedy Crime
Cast: Margot Robbie, Rosie Perez, Mary Elizabeth Winstead
Scheda: https://www.imdb.com/title/tt7713068/

Privare il personaggio di Harley Queen della carica erotica che lo contraddistingue è un peccato. Se poi questa privazione non è colmata con altre caratteristiche degne di attenzione (violenza, pazzia, etc) allora il peccato diventa capitale.


9. Il suo ultimo desiderio

9. Il suo ultimo desiderio

Regista: Dee Rees
Genere: Crime Drama Thriller
Cast: Anne Hathaway, Ben Affleck, Rosie Perez
Scheda: https://www.imdb.com/title/tt7456312/

Speravo che il connubio di due premi oscar come la Hathaway e Affleck producesse qualcosa di più che questo scempio.


8. Rebecca

8. Rebecca

Regista: Ben Wheatley
Genere: Drama Mystery Romance Thriller
Cast: Lily James, Armie Hammer, Kristin Scott Thomas
Scheda: https://www.imdb.com/title/tt2235695/

Mieloso thriller romantico che di bello ha solo il visino di Lily James. Per il resto è un insulso inno alla noia e alla banalità.


7. Le strade del male – The Devil All the Time

6. The Witches

Regista: Antonio Campos
Genere: Crime Drama Thriller
Cast: Tom Holland, Robert Pattinson, Bill Skarsgard, Haley Bennett, Riley Keough, Jason Clarke
Scheda: https://www.imdb.com/title/tt7395114/

Ennesimo esercizio da classificare alla voce “Inutile pornografia del dolore e della sofferenza”.


6. The Witches

7. The Devil All the Time

Regista: Robert Zemeckis
Genere: Adventure Comedy Family Fantasy Horror Mystery
Cast: Anne Hathaway, Octavia Spencer, Stanley Tucci
Scheda: https://www.imdb.com/title/tt0805647/

Mi spiace che Zemeckis si sia ridotto a realizzare film così brutti e inutili. Si fermi finchè è in tempo, altrimenti rischia di infangare la sua luminosa carriera.


5. Elegia Americana

5. Elegia Americana

Regista: Ron Howard
Genere: Drama
Cast: Amy Adams, Glenn Close
Scheda: https://www.imdb.com/title/tt6772802/

Fallimentare tentativo di realizzare un film d’autore brillante. In casa Netflix forse pensano che mettendo insieme un valente regista e un cast di prim’ordine, i film escano belli da soli. Dimenticano però che senza un bravo sceneggiatore la porcata è dietro l’angolo.


4. High Life

4. High Life

Regista: Claire Denis
Genere: Adventure Drama Horror Mystery Sci-Fi Thriller
Cast: Robert Pattinson, Juliette Binoche
Scheda: https://www.imdb.com/title/tt4827558/

Avevo letto una recensione dove questo film veniva indicato come il più bel sci-fi dai tempi di “2001 Odissea nello Spazio”. Devo conoscere chi l’ha scritta, veramente: un cretino.


3. L’uomo invisibile

3. L'uomo invisibile

Regista: Leigh Whannell
Genere: Drama Horror Mystery Sci-Fi Thriller
Cast: Elisabeth Moss, Oliver Jackson-Cohen, Harriet Dyer
Scheda: https://www.imdb.com/title/tt1051906/

Provo una viscerale antipatia nei confronti di Elizabeth Moss dai tempi di Mad Men e forse questo ha inficiato il mio giudizio. Ciò non toglie che questa versione de L’uomo invisibile mi ha lasciato solo un dubbio: ma era proprio necessario?


2. Capone

2. Capone

Regista: Josh Trank
Genere: Biography Crime Drama
Cast: Tom Hardy, Linda Cardellini, Matt Dillon
Scheda: https://www.imdb.com/title/tt6199572/

Sprecare il talento di Tom Hardy per realizzare questa fetecchia meriterebbe un girone infernale apposito.


1. Soul

1. Soul

Regista: Pete Docter, Kemp Powers
Genere: Animation Adventure Comedy Family Fantasy Music
Cast: Jamie Foxx, Tina Fey, Graham Norton
Scheda: https://www.imdb.com/title/tt2948372/

Realizzare un film d’animazione non è un atto meritorio di per sè, bisogna farlo bene. Purtroppo ho avuto l’impressione che siccome nessuno si aspettava un film del genere da parte della Disney, allora in molti a prescindere abbiano gridato al capolavoro, ignorando i difetti tra cui, su tutti, spicca l’esagerata complessità e la verbosità di molti passaggi. Per me non c’è alcun dubbio: é Soul il film più brutto del 2020

40 pensieri su “I film più brutti del 2020

    1. Porca miseria Conte, hai RAGIONE!!!! Come ho fatto a non pensarci prima???????
      Per l’anno prossimo ne faccio installare uno, così pure io ricevo il regalo!!!

    1. Ciao Spiaggia Solitaria!!! E benvenuto nel blog!
      Effettivamente il mio giudizio è stato molto severo con entrambi, soprattutto con Soul (film che ha riscosso consensi preossochè unanimi), tuttavia non son proprio riuscito a digerirli, succede!!!!

      Ho visto sul tuo blog la classifica dei film che hai preferito nel 2020 e sono praticamente i miei stessi preferiti (non li trovi nella mia classifica dei film più belli del 2020 perchè, per scelta, da anni evito di inserire quelli più belli proprio, ma ci metto solo “seconde scelte”, per rendere la classifica un po’ più originale).
      Grazie per il commento e a presto!!!!

  1. Come ti ho scritto nel tuo post precedente (https://lapinsu.wordpress.com/2021/01/07/i-film-piu-belli-del-2020/), per me il 2020 è stato un anno avaro per quanto riguarda i film belli: su 138 film visti, soltanto 11 sono stati presi in considerazione per la classifica dei più belli dell’anno.
    In compenso nel 2020 ho visto anche un solo film veramente brutto, proprio quello che avevo scelto per inaugurare l’anno dal punto di vista cinematografico. Alludo a Tolo Tolo, che già definire brutto è un complimento: in realtà è patetico, perché non c’è niente di più patetico di un film che vorrebbe far ridere e non ci riesce. Soprattutto quando a fallire in modo così fragoroso è un comico che una volta faceva ridere fino alle lacrime.
    Insomma, diciamo che per me il 2020 è stato un anno “medio” dal punto di vista cinematografico: ci sono state poche vette di eccellenza, ma anche una sola nota davvero stonata.
    Per quanto riguarda la tua classifica, penso di essere uno dei pochi a cui è piaciuto il film di Harley Quinn. In parte perché mi ha dato esattamente ciò che mi aspettavo (ovvero un bel po’ di azione da godermi in maniera spensierata), in parte per la sua scelta coraggiosa di affiancare alla protagonista un sacco di personaggi minori ma riuscitissimi dell’universo DC, che senza questo film non avrebbero mai avuto il loro posto al sole. Tuttavia, riconosco che il personaggio di Harley Quinn è stato gestito malissimo dalla DC sia nel film che nei fumetti, per più motivi:

    – Hanno cercato di farla passare da spalla a primadonna, staccandola sempre di più dal suo ex – fidanzato Joker: il problema è che Harley Quinn come spalla funziona benissimo, ma non è abbastanza interessante per fare la primadonna;
    – Hanno cercato di farla diventare un Deadpool in gonnella, trasferendo su di lei la “violenza comica” tipica di quel personaggio: il problema è che è difficilissimo risultare divertenti adottando questo tipo di humour, e chi ha scritto il film e i fumetti di Harley Quinn non ci riesce proprio.

    Della tua classifica ho visto anche Le streghe, e come sai mi ha fatto cagare giusto un filino meno di Tolo Tolo. Peraltro la malinconia che mi hanno suscitato è identica, perché entrambi i film in questione certificano il declino di 2 artisti che un tempo erano stati grandissimi (anche se in campi diversi e con le dovute proporzioni): Checco Zalone nel caso di Tolo Tolo, Robert Zemeckis nel caso de Le streghe.
    Colgo l’occasione per consigliarti un ottimo film che ho visto in questi giorni: Hoodlum. Gli avrei dato un convintissimo 8, se non fosse stato per una scena che proprio non mi è andata giù. Ad un certo punto il protagonista si stanca di convivere con la sua fidanzata: di conseguenza prende tutte le sue cose, gliele butta in terra e le dice di far fagotto il prima possibile. Il problema è che tra gli oggetti da lui gettati in terra c’è anche una Bibbia: questo mi ha fatto inorridire non soltanto per il gesto sacrilego in sé, ma anche perché non c’era alcun bisogno di inserire una Bibbia tra gli oggetti da lui scagliati sul pavimento, e quindi è stata una caduta di stile assolutamente gratuita. Che dici, sono io troppo cattolico o lo sceneggiatore ha effettivamente esagerato?
    P.S.: Sono sempre stato un sostenitore dei piccoli commercianti: di conseguenza, ho sempre cercato di comprare da loro anziché servirmi dei supermercati o dell’e – commerce. Tuttavia, quest’anno per i regali di Natale ho fatto come tua figlia e ho comprato tutto su Amazon: non potevo rischiare di beccarmi il covid per dare un pugno di euri a questo o quel negoziante. Ad ogni modo, non ripeterò l’esperienza: non solo perché per l’economia è meglio sostenere i piccoli commercianti, ma anche perché i corrieri di Amazon hanno un raro talento nel suonarmi il campanello nei peggiori momenti possibili. Mi beccavano sempre mentre ero a lavorare, a cucinare o peggio ancora a dormire. Passino le interruzioni sul lavoro o in cucina, ma sul riposo non transigo: chi disturba il mio sonno mi fa diventare una bestia feroce.

    1. Penso di essere uno dei pochi italiani a non aver visto un film di Checco Zalone. Lui come personaggio mi faceva abbastanza cagare già ai tempi di Zelig (mi è parso sempre il comico meno dotato) e quindi non ho mai avuto alcun interesse a guardarne i film, nonostante siano stati camioni d’incassi (e forse anche per quello). Non mi stupisce quindi che tu non abbia gradito il suo ultimo film, dove per altro ha cercato di assumere un tono più adulto e serioso.
      Riguardo Harley Queen hai totalmente ragione e la tua analisi andrebbe portata al direttore della WB per capire gli errori madornali che hanno fatto in questo film. Mi permetterei di aggiungere solo una nota: non ha senso scritturare Margot Robbie per poi annullarne la sensualità e la carica erotica, sarebbe come ingaggiare Ronaldo e poi fargli fare il terzino anzichè l’attaccante.

      Riguardo Hoodlum e la tua reazione non mi permetterei mai di giudicare. La religione è una sfera personalissima dell’esistenza ed è legettimo che un credente si senta offeso da certi gesti. Parimenti l’autore del film ha diritto di raccontare la storia come meglio crede ed eventuali eccessi sono sempre ammissibili, purchè funzionali alla narrazione. Non avevo visto il film, non so dirti se la scena in questione sia quindi stata inopportuna o meno.

      Riguardo gli acquisti online, devo dirti che a parte le cose da mangiare e bere, io compro tutto online. I vantaggi sono enormi: la praticità, la convenienza, l’ottimizzazione del tempo, la possibilità di trovare cose altrimenti difficilmente reperibili. Devo per altro ammettere che su alcune tipologie di prodotti sono praticamente obbligato, nello specifico sull’abbigliamento. Nella mia città ci sono centinaia di negozi di abbigliamento femminili e pochissimi maschili, il che è già un problema di suo. Inoltre questi negozi si dividono in due categorie: o vendono capi firmati che costano un occhio della testa, oppure vendono prodotti economici ma di scarsissima qualità. Ora, dal momento che io non amo spendere cifre esorbitati per vestire nè gradisco capi d’abbigliamento che dopo 3 lavaggi vanno gài buttati, mi trovo in onesta difficoltà perchè, se anche volessi, non potrei proprio comprare dei vestiti nei negozi qui intorno. Fortunatamente son diventato pratico di taglie e vestibilità, così riesco a comprare tutto online, perfino le mutande 😀

      1. Di tutti i vantaggi dell’e – commerce che hai elencato, il più importante è soprattutto l’ultimo: la possibilità di trovare cose altrimenti difficilmente reperibili. Io lo so bene, perché ci sono tanti splendidi film mai usciti in Italia che non avrei mai potuto vedere, se non avessi comprato online il dvd in inglese. Tuttavia preferisco comprare su ebay che su Amazon, per il motivo che ti dicevo prima: Amazon si serve dei corrieri, e loro ti disturbano suonando il campanello; i venditori di ebay invece si servono delle Poste, e i postini ti lasciano il pacco nella cassetta senza rompere le scatole a nessuno.
        Nota off topic: per vostra fortuna, sembra che Maldini abbia capito che non dovete temporeggiare troppo nelle trattative, perché se aspettate gli ultimi giorni di mercato per rinforzare la rosa rischiate di buttare via la stagione. Non a caso Meité (giocatore già pronto e utilizzabile sia a centrocampo che sulla trequarti) potrebbe arrivare già oggi (fonte: https://www.tuttomercatoweb.com/serie-a/i-tre-motivi-che-hanno-spinto-il-milan-a-puntare-su-meite-puo-essere-la-giornata-decisiva-1481974).

        1. Evidtentemente il tuo postino è più discreto del mio, perchè il mio non solo suona anche per lasciare i pacchi ma, in aggiunta, se non mi trova lascia il pacco nell’ufficio postale e così mi tocca pure far la fila alle poste per ritirarlo…

          Il problema di Maldini, in questo momento, è solo uno: i soldi. Gazidis ha il braccino corto e ragionando da manager anglosassone non capisce che, con un piccolo sforzo, potrebbe veramente far saltare il banco e vincere il campionato. Meitè è un giocatore discreto, buono per far numero, ma di certo non un rinforzo. Andrebbe anche preso un vice-Ibra, ma pare non ci siano risorse per questa operazione. Nel frattempo abbiamo anche superato il turno di Coppia Italia, il che ci costringerà a sprecare inutili energie nel quarto di finale (verosimilmente con l’Inter).Con la nostra rosa ridotta all’osso, passare ieri ai rigori è stata un’autentica sciagura.

          1. A mio giudizio è rimasto scottato dalla volta in cui spese 70 milioni nel mercato invernale (35 per Piatek e 35 per Paquetà) per poi rimanere comunque fuori dalla Champions’ League. Aggiungi poi che entrambi i giocatori fecero flop, e capisci bene che per lui è davvero difficile correre di nuovo lo stesso rischio. Ti auguro che Maldini riesca a convincerlo lo stesso.

          2. Verissimo, anche se in quel caso i soldi furono investiti malissimo per principio: non aveva senso infatti spendere tutti quei soldi per due perfetti sconosciuti. Il mercato di gennaio ha senso solo se si comprano giocatori già fatti, pronti da subito per dare un contributo importante. Piatek e Paquetà erano invece giovani di belle speranze ce non potevano offrire un rendimento sicuro fin da subito. Mi auguro che nei restanti giorni di mercato possa accadere qualcosa di positivo, altrimenti sarà dura mantenere il primo posto

            PS: nel frattempo sto vedendo una Juve imbarazzante trascinata ai supplementari dal Genoa, zavorrata da un Buffon sempre più impresentabile: il suo tuffo nel pareggio del Genoa è di una goffaggine senza pari.

          3. Io invece ho guardato una parte di Fiorentina – Inter, e nonostante la sconfitta ne sono uscito rinfrancato: infatti ho visto tanti giocatori – chiave in uno stato di forma strepitoso, e questo mi lascia ben sperare per il prosieguo del campionato.
            Comunque non devi dire queste cose su Buffon, se le dici vuol dire che hai un bidone dell’immondizia al posto del cuore! 🙂

  2. Come ti ho scritto nel mio lungo e verbosissimo commento al tuo post sui film da non perdere per il 2021, c’è davvero un profondo cambiamento in atto nella modalità di fruizione dell’intrattenimento culturale cinematografico, tra film realizzati in pellicola (e quindi per definizione in analogico) e film girati direttamente in digitale, tra prodotti che richiedono a gran voce un grande schermo per dare il massimo del coinvolgimento e tantissimi altri invece che sembrano studiati, in ogni inquadratura e sequenza, per essere apprezzati in casa, in un dignitoso home-theatre e poi, come sempre, il fastidioso delay-time tra la data di produzione e quella di distribuzione nel nostro paese, tra la lingua originale e quella doppiata (quando va bene, da signori attori che si prestano all’attività di doppiaggio, ma quando va male con una resa terrificante, rendendo attori e attrici spesso irriconoscibili, monocordi, tanto che spesso il doppiaggio fa lo stesso effetto del botulino, azzerando le emozioni e le espressioni).
    Oltretutto, mi sono reso conto che le classifiche mi impedivano (quando ero io a redigerle ovviamente) di sottolineare il vero piacere che avevo provato nel vedere frammenti (scene, sequenze, segmenti) mirabili in film invece nel complesso dimenticabili o appena sufficienti: una parcellizzazione del gusto che a mio avviso rende meglio giustizia quando esposto in un resoconto complessivo e tematico e non in una chart.
    Probabilmente le uniche classifiche realistiche sono quelle che redige Wwayne ovvero un elenco dei film che gli sono piaciuti di più tra quelli che ha visto durante l’anno in oggetto, mescolando senza ritegno film vecchi e nuovi, fregandosene bellamente delle date di produzione, della lingua parlata e della piattaforma distributiva (dalla multisala, allo streaming, al download via PC e persino il cestone delle offerte negli autogrill).
    Insomma, tutto questo mi ha fatto passare del tutto la voglia di stilare classifiche, ogni volta dovendo specificare che alcuni titoli non erano presenti perché blà, blà, blà… Che palle!

    Tuttavia, le tue classifiche sono diverse, proprio perché in realtà non sono delle vere classifiche e non perché lo dico io, ma per tua stessa ammissione, tanto che è sufficiente vedere i voti che lasci sul tuo profilo imdb per capire cosa davvero è per te meritevole e cosa no, ma questo è solo la superficie, anzi, la maschera dietro la quale si cela il vero premio ovvero il racconto iniziale, che questa volta, con il capitolo 4 del racconto in itinere sul Pennesi cinespiatore, ha per me raggiunto il climax artistico!!

    Con un carpiato apparentemente contraddittorio, mi piace condividere con te il disprezzo ed il disappunto per alcune pellicole da te citate, per le quali quindi mi unisco alla bocciatura:

    Capone (come sprecare un attore straordinario)
    Elegia Americana (una vergogna in tutti i sensi)
    The Witches (imbarazzante)
    Le strade del male (la tua definizione è perfetta)
    Rebecca (brutto anche senza fare il paragone impietoso con Hitchcock)

    Avrei altri titoli da aggiungere, ahimé, di cui non sono riuscito a salvare nulla di buono, ma la palma d’oro per la mostruosità dell’anno va senza dubbio al film di Zalone, davvero terrificante (essendo onnivoro, avevo visto i suoi film precedenti, mai al cinema, perché non per me l’artista in oggetto non merita i soldi del biglietto, ma avevo sempre apprezzato la visione, con tutti i suoi difetti)!

    Non concordo con te (ma va bene così ed è davvero un bellissimo chissenefrega) con la bocciatura che hai fatto di tre pellicole che invece per me sono molto più sufficienti, pur non essendo nemmeno lontanamente dei capolavori:

    Birds of Prey
    High Life
    Soul

    Per tacere poi de L’uomo invisibile, film che avrei messo in una possibile classifica dei più belli visti l’anno scorso…

    Un abbraccio.

    1. Grazie per i complimenti amico mio! Tra l’altro la classifica a cui ti riferisci quest’anno ha rischiato seriamente di non uscire, perché ero arrivato agli ultimi giorni del 2020 con solo 9 titoli degni di finirci dentro. Poi per fortuna ho seguito 2 vecchi consigli cinematografici di Lapinsù (guardando prima L’ultimo dei Mohicani e poi Heat – La sfida), e così ho potuto completare la mia Top 10. Anzi, c’è stato perfino un escluso eccellente (Richard Jewell).
      Un altro film che ho visto l’anno scorso e che potrebbe piacerti è “La donna dai tre volti”. Possiamo definirlo un antesignano di Split, perché anch’esso parla del tema della personalità multipla; tuttavia tra i 2 film ci sono anche delle grosse differenze, perché la protagonista è una donna anziché un uomo e non commette nessuna azione criminale. Se vuoi vedere il film in questione lo trovi su Youtube, completo, gratuito e in italiano. Anzi, ti lascio direttamente il link:

      1. Le Tre Facce di Eva (traduzione letterale, ancora più incisiva del titolo italiano) fino a pochi mesi fa era dipsonibile per la visione gratuita su Chili, dove lo beccai per puro caso, mentre cercavo film da vedere gratis usando i coupon del benzinaio (le vie della Provvidenza sono misteriose!)… Film assolutamente da vedere, per chiunque e che sono lieto ci accomuni a questo punto!
        Dovresti svriverci sopra un tuo post, perché di spunti di riflessione ce ne sarebbero tantissimi…
        Sul resto, invece, confermo quanto scritto nel mio commento: il vecchio modo di fare classifiche sta perdendo significato e le tue liste sono probailmente l’unico modo sensato per far conoscere il bel cinema a tutti.
        Un abbraccio, amico mio,

        P.S. Richard Jewell è una meraviglia (certamente iol più bello degli ultimissimi Eastwood) e Paul Walter Hauser un grande attore, ovunque lo metti.

        1. A me era piaciuto molto anche il penultimo film di Clint Eastwood, The Mule. Tutti si aspettavano un serissimo film sul narcotraffico, invece lui ci spiazzò trattando il tema con un’ironia che nessuno avrebbe mai potuto prevedere. E poi la scena dell’uccisione di Andy Garcia è costruita benissimo: da sola sarebbe valsa il prezzo del biglietto. Grazie per la risposta, e un abbraccio anche a te! 🙂

    2. De L’uomo invisibile ho sentito parlare solo bene e il tuo giudizio positivo è solo l’ultimo di una lunga lista. Tuttavia ciò non fa che fortificare il mio giudizio negativo, in una sorta di arrocco testardo, forse ottuso. Ho già specificato nel post che nutro una viscerale antipatia nei confronti dell’attrice protagonista e che questo sentimento ha senz’altro condizionato il mio giudizio, tuttavia la vacuità della sceneggiatura fuga per me ogni dubbio. Posso passare sopra a tutto, ma non posso mai sorvolare su una sceneggiatura che non sia onesta nei confronti dello spettatore e questa, a mio avviso, non lo è perchè qualunque spettatore dopo neppure 5 minuti avrebbe saputo indovinare senza sforzo l’evolversi della storia e se questa evoluzione dovrebbe essere il fulcro del film, allora tutto il resto viene meno.

      Non mi stupisce che tu abbia gradito Soul, al contrario mi ha sbalordito il tuo pollice in su per Birds of prey e High Life: ti confesso che sono curioso di sapere le ragioni che hanno determinato questo giudizio positivo perchè, onestamente, faccio fatica a immaginarle.

      Chiudo con una considerazione sulle classifiche di fine anno: sai qual è la cosa più bella? Farle, per l’appunto, perchè rappresenta l’occasione per guardarsi indietro in maniera ordinata e razionale, ragionando su quel che è stato e sul valore di quel che si è visto. Non è poi così importante in quale gruppo finisca un film, bensì averci ragionato sopra a mente fredda. Poi, ovviamente, c’è la parte divertente del discuterne con gli amici, ma questo non devo nemmeno spiegartelo!!!!!

      1. Non volevo fare il bastian contrario o il saputello, perché la mia opinione vale davvero quanto la tua, che rispetto proprio perché sempre argomentata con trasparenza e mai dileggiante alle opinioni contrarie.
        Tuttavia e solo perché me lo hai chiesto mi permetto di dirti le motivazioni che mi portano a considerare i film citati di assoluto valore e pur non essendo esenti da difetti, certamente non meritevoli di disprezzo: mi scuso in anticipo per aver ceduto al mio abituale vizio di pontificare…

        A differenza di una tonnellata di inutili e brutti remake e reboot (taluni derubricati appositamente nella loro tensione drammatica originale affinché diventassero film per adolescenti, come Robocop o Atto di Forza, altri invece pomposi e boriosi ma per lo più di una noia mortale come Pet Cemetery), trovo che quest’ultima versione del classico The Invisible Man scritta e diretta da Leigh Whannell abbia coniugato il cinismo (trattenuto e censurato) del primissimo capolavoro del maestro James Whale con la violenza quasi pornografica ed esibizionista del reboot crudele realizzato a suo tempo da quel pazzo scatenato di Paul Verhoeven, intitolato allora Hollow Man ovvero l’Uomo senza Ombra; Whannell mette in scena tutta la forza della storia primigenia cidificandola con i canoni di una tragedia femminile scaturita da una relazione tossica e lo fa in modo elegante e cattivo assieme; per me uno dei film più belli del suo genere e certamente dell’anno.

        Il cinema del futuro è molto probabilmente donna e la cinese Cathy Yan ha dato prova di sapere stare dietro la macchina da presa in un modo incredibilmente duttile e moderno: certo Birds of Prey (and the Fantabulous Emancipation of One Harley Quinn) disgusterà sia gli appassionati di fumetti della DC Comics (perché le storie originali dei comics di riferimento sono state prese a pesci in faccia dalla sceneggiatura) sia anche i degustatori del cinecomic tradizionale (quello dove le supereroine devono essere soprattutto fighe e dalla battuta sprezzante, mentre i supereroi maschili devono essere saggi e seriosi oppure folli ed affascinanti), ma chi ama il cinema in modo libero e senza pregiudizi dovrebbe ammirare la splendida fotografia di Matthew Libatique (artefice delle luci dei migliori film di Aronofsky, che qui crea un contrasto fantastico tra i colori sgargianti di Harley Quinn ed una Gotham grigia e fumosa), nonché i costumi di Erin Benach (chi ha visto Neon Demon può ben capire che parliamo di un atelier di alta moda destinato al cinema sia nel primo come nel secondo caso) ed il tutto mixato dalla Yan in una avventura di muscolarità femminile scanzonata e molto molto pop: per me un film seminale, che con il tempo acquisterà valore quando il grande pubblico scoprirà la Yan quando farà un film di successo con un protagonista maschile.

        Su Soul sarò sbrigativo: un film difficile, non per l’argomento (non è vero che la morte deve essere un tabù anche per i più piccini, che un tempo la vivevano anche nei cartoons senza troppe paranoie), ma per la resa farraginosa, lontanissima dai fasti del quasi perfetto Up e che qui invece, malgrado il prodigio dell’animazione che ha saputo rendere il jazz in modo esemplare (ogni singolo dito sulla tastiera è stato ricostruito usando il modello di veri pianisti), procede a fatica e con eccessivi momenti di noia, ma non tali da rendere il film insufficiente.

        Infine High Life, film che è stato paragonato al capolavoro di Kubrick molto giustamente, ma non per la resa artistica finale, quanto per la modalità con cui viene messa in scena la storia di sci-fi, piena di personaggi adulti che fanno gli adulti, di silenzi, di mancanza di linearità classica (con un racconto che va avanti ed indietro nel tempo), lasciando spazi vuoti per un tempo interminabile: un film, questo di Claire Denis, assolutamente caleidoscopico, inquietante, molto più simile ad opere come Under the Skin ed Annihilation che non alla fantascienza action statunitense, che attinge dalla frontiera letteraria della cosiddetta New Weird di Jeff VanderMeer (lo scrittore della trilogia romanzesca alla base del film prima citato di Alex Garland) con la sua nave piena di vegetazione ed uno stile visivo opaco, brutale e fastidiosamente esplicito nel rappresentare sesso e violenza.
        La recitazione di Pattinson è strepitosa, come già nel meraviglioso The Lighthouse.

        Ecco, questo è tutto e solo per dovere di cronaca.

        1. Rileggendo il tuo commento (per il quale ti ringrazio: esprime con precisione e attenzione ragioni sensatissime per cui i film da me stroncati possano al contrario essere apprezzati), mi sono reso conto di una cosa: 2 dei film sono diretti da donne e uno ha una donna come protagonista e un taglio molto “ginecocentrico” (perdona il neologismo).
          Questi dati di fatto, uniti alla tua interessane osservazione che “Il cinema del futuro è molto probabilmente donna” mi hanno fatto sorgere il dubbio che io faccia fatica ad approcciare un certo tipo di cinema, non già per misoginia sia chiaro, bensì per gusti e attitudini consolidate da anni di visione di film ad alto tasso testosteronico.
          A pensarci bene sono rari i film (ma anche libri) di prospettiva femminile che abbia apprezzato.
          Dovrò lavorarci su e trovare la giusta angolazione per imparare a vedere “bene” anche queste opere, così da essere in grado di apprezzarle sul serio qualora lo meritassero!!!
          Grazie quindi mi avermi aiutato ad aprire un po’ gli occhi!!!!

          1. Sei davvero un animale raro, non in via di estinzione, perché verosimilmente mai esistito se non forse nell’antica Grecia, ma perché non pensavo fossero già nati ed evoluti esseri umani con una visione così decentrata (senza “centrismi” orgogliosamente dichiarati) e filosoficamente relativa come te, tale da mettersi persino in discussione sulla propria formazione culturale e sul proprio gusto: sono profondamente onorato di potermi appellare tuo amico e già prima fratello ermenáuta.
            Tre passi indietro di rispetto per te, come si conviene innanzi ad un vero cavaliere.

          2. Mi riempie di orgoglio questo tuo commento, come poche altre cose di recente. Ho sempre fatto della’apertura mentale e della predisposizione a osservare i fenomeni da angolazioni diverse un punto focale della mia vita quotidiana. Declino così ogni cosa, dalla lista della spesa alla scelta e successivo (s)gradimento dei prodotti di intrattenimento.
            Pensa, che sulla scia del tuo commento e della mia (inevitabile) risposta, mi son sorbito questo film: https://www.imdb.com/title/tt9148706/?ref_=rt_li_tt
            Si tratta di una storia vera (genere che aborro) per di più di taglio prepotentemente femminista (narra la storia di attiviste\femministe che protestarono contro il concorso di miss mondo).
            Al di là del tema e della sua natura, qui c’è anche un pesante conflitto di interessi perchè non ho mai fatto mistero della mia sorgente debolezza quando si affacciano alla finestra le grazie femminilli, specie se in abiti succinti. Purtattavia ho visto il film con la fermezza di dottore costretto a somministrare un clistero a un paziente antipatico: la cosa assurda è che il film, in qualche modo, l’ho gradito. Perversione, probabilmente. Suggestione, forse. Di sicuro la bellezza sempre più slavata della Knightley non può aver giocato un ruolo significativo, quindi il film non rientra di sicuro nella categoria “delle cagate che mi piacciono solo perchè mi tira l’attrice protagonista”.
            Un esercizio intellettuale, ecco cosa è stato: lo sforzo di inquadrare una prospettiva altrimenti aliena. Non ne faccio un vanto, ma solo una questione di principio: non basta sapere quello che non conosciamo, bisogna anche capirlo.
            Buona domenica, amico e fratello ermenauta.

  3. Ed è qui che ti volevo amico mio! Perchè i film belli ok, ma quelli brutti…tutta un’altra cosa. Un altro gusto! 😀
    Anche stavolta dei flm indicati ne ho visti pochi…due per l’esatezza di cui uno al cinema (BIRDS OF PREY….Porco cane, ho visto solo tre film al cinema nel 2020 e uno di questi è stato sta cagata…#mainagioia) e l’altro, SOUL, di cui abbiamo già parlato.
    Degli altri sono molto curioso di vedere L’UOMO INVISIVBILE, che gli uinici “””horror””” che riesco a vedere ultimamente sono solo quelli della Blumhouse.
    Vince il premio “Telefonata d’oro” WITHCES per come si fosse preanunciato megacagata da molto prima che uscisse (e ti ividio per aver avuto counque il coraggio di vederlo…io mi sono rifiutato XD).

    In quest’anno di povertà cinematografica non riuscirei a completare una classifica (ne ho approfittato per recuperare vecchi film) ma se dovessi indicarne 3 su tutti direi (non nell’oridne):
    – THE OLD GUARD: una noia e uno spreco che più noia e più spreco non si può…neanche la Dea Charlize è riuscita a trattenermi dall’assopimento;
    – TENET: a costo di rischiare il linciaggio ma per me è un grosso e massiccio NO. Forse sono stupido perché non l’ho capito, forse non capisco un cazzo di cinema, forse non sono degno di partecipare alla mensa di Nolan ma per me è un grosso e caotico e sterile e indisponente e monumentale NO.
    – MULAN: premesso che per me per ora dei live action Disney non se ne salva nessuno (il migliore per me è ALADDIN…e lo considero un 5/10) ma questo Mulan porca miseria…si sono impegnati tanto per renderlo noioso. Il suo unico pregio è stato quelli di non essere uscito in sala (per lo meno qua in Italia). Complimenti.

    1. Concordo in pieno con te, amico mio: tutte le classifiche di Lapinsù sono fantastiche, ma quelle in cui prende per il culo i film brutti sono le più goduriose. 🙂

    2. Caro Pizza, è sempre un piacere immenso leggerti e confrontarmi con te.
      Fai il pollice verso a 3 titoli importanti e ti fa onore il coraggio, perchè mettere TENET in quel gruppo lì è quasi più ardito della mia critica a Soul. Lo vidi al cinema e l’ho rivisto in DVD durante le feste di Natale: il mio giudizio è positivo ma non posso restare cieco e muto sui suoi difetti, soprattutto sulla sua complessità. Nolan ama scrivere sceneggiature intrecciate e complicate ma qui mi pare che si sia fatto prendere un po’ troppo la mano… Immagino che tu avrai individuato molti altri difetti e sarei curioso di conoscerli!

      A parte kasa, invece, noto che siamo tutti d’accordo sulla fetecchia di Birds of prey: un soggetto e due chiappe sprecati.
      Mulan non l’ho visto e manco ho pensato di vederlo, The Old Guard l’ho visto più per Marinelli che per Charlize e non mi ha entusiasmato perchè è di una piattezza narrativa senza pari.

      1. Mah critiche particolarei non direi, grosso modo quelle che si sono lette spesso in giro (è il più criticato tra le opere di Nolan mi pare). Aggiunerei solo che l’ho trovato un film senza…scopo. Cioè a parte la cosa del muoversi in un mondo che va in reverse (che, cosa che non ha detto nessuno, si era già vista in Doctor Stange quindi si bello…ma rivoluzionario?) che comunque trovo che perdi il suo fascino dopo i primi 5 min, il resto è di una freddezza inaudita. Più del solito intendo. Nolan non è certo un regista caldo ma diavolo, fammi appassionare a un personaggio, alla storia, a qualcosa. Sarebbe stato perfetto come corto o come uno di quei video sperimentali da youtuber (e lo dico senza ironia e/o denigrazione) ma 150 minuti così no no, come mi conquisti mi perdi.
        Per Marinelli…mamma mia quanto mi è spiaciuto. Poteva essere un bel trampolino di lancio per certe produizioni USA ma è passato un po’ in sordina (lui ma ancora di più il film).
        A proposito di chiappe…hai visto le prime immagini della Suicide Squad di James Gunn? A me Harley Quinn non mi ha mai convinto al 100% (troppo escort da una parte, troppo bitch queen dall’altra) ma pare che Gunn abbia trovato la giusta via di mezzo…sono fiducioso (anche se è già due volte che mi fregano) XD

        1. Ho rivisto TENET durante le feste di Natale e la visione è stata quanto mai essenziale perchè, lo ammetto, certi passaggi del film non li avevo capiti affatto la prima volta. Pur restando un film che ho apprezzato, il mio giudizio è senz’altro più tiepido rispetto ad altre opere di Nolan proprio per i motivi che hai elencato anche tu + 1: è troppo complicato. Nolan ci ha abituato a sceneggiature molto intrecciate, soprattutto grazie a giochi temporali e prestigi, ma qui secondo me s’è fatto prendere la mano.

          Riguardo Marinelli, a ‘sto punto non vedo l’ora di gustarmelo in Diabolik, anche se ancora non ho capito quando finalmente uscirà il film (credo andremo al prossimo autunno però…)

          Infine le chiappe, argomento sempre interessante!!! Non ho visto il trailer di cui parli (salvo rare eccezioni, non guardo MAI i trailer) ma a ‘sto punto un pensierino potrei anche farcelo… Margo è sempre Margot….

          Alla prossima amico!!!!!

  4. Io ne ho visti solo due di questa lista, le origini del male ed elegia americana, e non mi è piaciuto nessuno dei due. Tutti gli altri non li ho visti perchè molti non sono di un genere che m’intriga. 😐

    1. Ciao amleta e bevenuta nel blog!
      Non mi stupisce affatto che questi due film non ti siano piaciuti e, già che ci sei, guardati bene dal vedere anche gli altri, così ti risparmi una buona dose di schifezze!!!!!

  5. Ne ho visti alcuni su questa lista, e in parte condivido i tuoi giudizi.
    Soul per me è stata una gran delusione; non è un brutto film, per me, ma non compiuto del tutto. L’ho trovato confuso, con troppa roba dentro e per questo, esattamente, verboso come dici tu senza però centrare del tutto il bersaglio. Inoltre mi è sembrato, in alcuni punti, volutamente criptico per depistarti e tenersi da parte il big reveal della fine, quando si scopre cosa sia la scintilla. Insomma, ben lontano dall’essere un capolavoro, ma ha già i mano la statuetta dell’Oscar, sicuro!

    The Devil All The Time e Bird of Prey li metto un po’ nella categoria mediocre: non mi hanno detto granché, hanno degli ottimi attori ma me li sono dimenticati molto in fretta. Con BOP mi sono addirittura addormentato in sala – ma a onor del vero era tardi e secondo me iniziavo a covare un’influenza. D’accordissimo con la definizione di pornografia del dolore, è un genere di film che non sopporto e mi dispiace che anche questo si sia confermato tale.

    Invece a me sono piaciuti moltissimo sia L’Uomo Invisibile che High Life, il secondo più del primo. Non ho visto Mad Men né The Handmaid’s Tale, per cui non ho opinioni sull’attrice, ma a me è sembrata piuttosto brava, e sebbene la storia ti chieda una notevole dose di sospensione dell’incredulità me la sono goduto molto. High Life potrebbe essere stato il fatto di essere appena rientrato in sala dopo la Fase 1, per cui l’entusiasmo era alle stelle, ma l’ho trovato davvero molto d’ispirazione (sono andato a controllare di non essere io il cretino di cui parli, e per fortuna no! 😅).

    1. Ciao Daniele, è sempre un piacere leggerte qui!!!!
      Mi concentro sui due titoli che ci vedono un po’ in disaccordo.

      L’UOMO INVISIBILE: non mi permetto di dubitare delle qualità di Elisabeth Moss, la mia è proprio un’antipatia a pelle germinata durante Mad Men e poi accentuata da The Handmaid’s Tale (serie che ho odiato). Inevitabilmente il mio giudizio sul film ne è condizionato, lo ammetto. Tuttavia boh… proprio non mi ha convinto. Forse perchè non è il mio genere, chissà!

      HIGH LIFE: guarda, che possa essere piaciuto non lo metto in dubbio. E’ un film autorale che senz’altro riscuote apprezzamento in un pubblico colto e cinematograficamente esigente. Ma da qui a definirlo il miglior sci-fi dai tempi di 2001 mi sembra una esagerazione talmente grossa da essere catalogabile alla categoria “Cazzate dell’anno”. Forse è stata l’aspettativa generata da questa considerazione ad avermi fregato, chissà 😀 😀 😀

  6. Diciamo che non concordo molto con questa classifica. Capisco bene che L’uomo invisibile possa aver diviso il pubblico anche perché porta la tematica su un altro livello cercando di contestualizzarlo ai nostri tempo. Personalmente l’ho trovato interessante, mi è piaciuta molto la tematica della violenza domestica che qui è resa benissimo e il modo in cui hanno modificato il tema dell’invisibile. Soprattutto però non concordo con High Life e Soul. Il primo è una vera opera ottima e incredibile dal lato tecnico e visivo ma soprattutto è un’opera fantascientifica che riesce a parlare della vita e dell’esistenza in maniera molto umana. Questa è la fantascienza che amo, la fantascienza che parla di dell’esistenza stessa senza gridarlo ai quattro venti. Soul invece lo considero stupendo però so bene che ha dei difetti in special modo per quanto riguarda il ritmo. Passa dall’essere Disney/Pixar leggera a un film molto maturo e questo a volte crea problemi ma anche questo è un film che parla della vita in maniera matura, parla dei rapporti con gli altri, con i sconosciuti, con le persone che amiamo, parla dei lati brutti e belli della vita e della sua importanza. Non è perfetto (e a mio avviso Wolfwalkers è il film d’animazione più bello di quest’anno), ma Soul è un bel film e merita parecchio.

    1. Ciao Butch e scusa il ritardo con cui arrivo… ma WP ha fatto confusione con le notifiche e l’ho vista solo oggi 😦
      Mi fa piacere leggere le tue opinioni sempre, soprattutto quando non collimano con le mie (come in questo caso) perchè mi aiutano a inquadrare meglio e da una prospettiva migliore l’oggetto della discussione. Nel caso specifico hai addotto interessanti osservazioni, soprattutto su due dei film che più mi hanno deluso quest’anno, ossia SOUL e HIGH LIFE.
      Diciamo che in entrambi i casi, probabilmente, mi sono fatto fregare dalle aspettative (capita spesso, purtroppo, e in parte mi è capitato pure con TENET, anche se resta un film che mi è piaciuto) che nutrivo per entrambe le pellicole e quindi non ho saputo apprezzare gli elementi che tu hai saggiamente evidenziato!
      Grazie ancora!!!!

      1. Non preoccuparti. Io ormai ho imparato a non farmi prendere dall’hype o almeno a contenerlo. Ho visto che l’hype può farti avere anche una visione completamente diversa del film che stai guardando quindi al massimo mi informo guardando le immagini, le interviste e qualche teaser. Molte volte ho visto trailer incredibili e pompati per dei film a dir poco mediocri. L’esempio migliore è stato Dolittle. Un trailer incredibile, quasi malinconico ed emotivo che mi faceva pensare “Ma allora questo film ha qualcosa da dire” per poi ritrovarmi a guardare un film terrificante sotto ogni punto di vista.
        Anche per me comunque è interessante leggere le opinioni differenti degli altri, mi affascinano e mi danno una nuova prospettiva.

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