10 motivi per amare l’estate e il caldo afoso

Mio marito è pazzo.

Ne ho sempre avuto il sospetto: quando lo vedevo scalmanarsi durante le partite del Milan improvvisando le più patetiche scaramanzie; quando mi sbalordivo nell’osservare l’espressione del suo viso assumere i tratti dell’ebetismo mentre ascoltava una canzone di Bruce Springsteen; quando mi rassegnavo se mi chiamava per informarmi che, no, quella sera non saremmo potuti uscire perchè lui sarebbe stato impegnato nella Maratona Smallville col suo migliore amico; quando, radioso, mi informava che aveva fatto l’alba giocando a Football Manager ma ne era valsa la pena perchè aveva vinto la Champions League col Crotone.

La sua follia era evidente ma ne ho avuta la certezza solo durante il viaggio di nozze quando lo vidi con i miei occhi scalare la piramide di Chichen Itza in totale sprezzo delle raccomandazioni della guida, del sudore, del sole a perpendicolo, dei 37 gradi di temperatura, dell’umidità al 95% e dei jeans lunghi che indossava. C’erano altre mogli che guardavano attonite lo spettacolo e sussurravano chièquello? mentre io facevo finta di non conoscerlo.

chichenitza

Mò te lo sei sposato, mò te lo tieni, sentenzio mia sorella con un serafico sms.

Ed io me lo sono tenuto.

Siamo la coppia più eterogenea che io conosca, non ci accomuna nessun tipo di interesse: lui guarda tutte strane serie tv sci-fi o di supereroi mentre io non mi perdo un programma di Maria de Filippi, lui ama il calcio ed io il volley, lui ascolta solo rock americano ed io solo musica leggera italiana, lui adora la pasta ed io vado pazza per la carne, lui ha una cultura umanista ed io una formazione scientifica, lui dorme pochissimo ed io sono un orso in letargo perenne. E’ pure pieno di difetti, che per fortuna sono tanti ma non troppi.

Ma io me lo tengo stretto.

Perchè viviamo le nostre differenze come un arricchimento reciproco e colmiamo le distanze con il sostegno e la solidarietà. E poi mi ama. E io amo lui. Tanto basta.

Tuttavia nella nostra vita di coppia esiste un fattore di totale inconciliabilità che temo prima o poi ci porterà a qualche gesto scellerato: lui ama il caldo, venera il sole, adora l’afa. Al contrario io il caldo lo odio, comincio a patire già quando le temperature superano i 20° e se dipendesse da me ci saremmo già trasferiti in un igloo groenlandese a mangiare gamberetti pescati dopo aver fatto un buco circolare nel pack del polo nord.

Igloo
La mia idea di paradiso…

D’estate siamo sempre ai ferri corti: lui soddisfatto si crogiola alle temperature equatoriali mentre io impazzisco perchè quando va bene ho l’impressione di squagliarmi mentre quando va male mi sembra di soffocare. Dopo aver trascorso le ultime tre notti insonni per l’afa mentre lui ronfava beato al mio fianco incurante del caldo e del sudore che impregnava il cuscino (si era perfino coperto col lenzuolo!) e dopo aver resistito alla forte tentazione di prenderlo a calci, ho deciso di punire la sfacciata tracotanza con cui si gode l’insopportabile calura di queste giornate. E quando mi ha rivelato l’imminente pubblicazione di un post nel quale avrebbe decantato le lodi del caldo torrido, ho subito capito che non potevo farmi sfuggire l’opportunità di fargli un bello scherzetto.

Di nascosto ho letto la sua lista – i 10 motivi per i quali adora il caldo – e ne ho salvato il contenuto sulla mia pendrive (potrebbero sempre tornarmi utili per dimostrarne la pazzia in una futura causa di divorzio) poi ho modificato tutto il post.

In fondo penso di avergli perfino fatto un favore… c’erano alcuni deliranti passaggi in cui tesseva le lodi del sudore perchè, a suo dire, sudare è purificante e aiuta a stare meglio. Caro marito mio, il caldo ti sta friggendo il cervello perchè l’unica cosa certa del sudore è la puzza che viene subito dopo!

Non ho idea di quando partorisca queste clamorose cavolate, forse mentre dorme tutto sudaticcio, e comunque preferisco non approfondire che siccome me lo sono sposato e me lo devo tenere, voglio ancora sperare che ci siano margini di recupero. Ma se poi penso che lui d’estate non mangia nemmeno il gelato (che poi il gelato è effettivamente l’unico valido motivo per cui si possa apprezzare l’estate…) allora capisco che mi sto solo illudendo: resterà sempre così. Quindi, niente da fare, mi devo rassegnare.

Perchè mò me lo sono sposato e mò me lo devo tenere.

POST SCRIPTUM
Sono poco pratica di wordpress e ho scoperto solo dopo la pubblicazione la foto porcellosa che il mio maritino aveva scelto come copertina del post. Non credo sia necessario spiegarvi che quando stasera tornerà gliele canterò e gliele suonerò che nemmeno ad un concerto del suo amato Bruce…

79 pensieri su “10 motivi per amare l’estate e il caldo afoso

  1. CHE CAZZO HO APPENA LETTO!?!?
    Scusate la volgarità, ma questo qui è il post del secolo.
    Non ci ho capito niente. Ancora non sono sicuro se sia tutta opera di Lapinsù (lo stile di scrittura pare quello), o se la moglie abbia davvero preso in mano la situazione (il contenuto dello scritto lo suggerirebbe). Credo e spero si tratti del secondo caso. Magari sono l’unico a crederci e mi sto rendendo ridicolo. Ma voglio troppo crederci. Non voglio neanche aspettare altri commenti per avere conferma. Se così fosse, sarebbe un evento epocale. La svolta che non credevi possibile. L’entrata in scena di un personaggio leggendario che credevi non avresti mai visto. Un momento epico, non solo per il fatto in sé, ma anche per quello che è stato scritto e per come è stato scritto.
    Se invece è stato tutto un giochino simpatico del caro Lapinsù, allora ragazzi, non c’è niente da fare, inchiniamoci dinanzi al Re di WordPress e torniamo a casa in silenzio.

      1. Nessuna delle due, amico, solo una piccola burla che ha avuto più successo di quanto mai avrei creduto 😀

        Vuoi sapere la lista? Lo sai che ormai l’ho cancellata (vedi altra risposta a zack) e non ricordo più tutti i punti…
        Di sicuro c’era il sudore: è vero che io amo sudare, lo trovo purificante. Poi c’era la birra ghiacciata, le grigliate in giardino e i vestiti scollacciati e scosciati delle ragazze 😛

    1. Ok, i tempi sono maturi per svelare l’arcano…

      Ebbene caro Zack, mi piange il cuore nel dirtelo, ma quel che hai letto è tutta farina del mio sacco e Madame Lapinsù è stata inconsapevole complice della mia penna 😀

      Ti confesso che la genesi del post è stata alquanto strampalata: qualche giorno fa ho letto un post sul blog di Giorgia Penzo dove la brava blogger lanciava le sue filippiche contro il caldo e visto che invece io il caldo lo adoro mi è venuta l’idea di fare una classifica opposta, con le ragioni per cui amare l’afa estiva.
      L’avevo anche scritto questo post, ma poi mi è venuto in mente questa simpatica burla e mi son fatto prendere la mano.

      Onestamente non avrei mai creduto che qualcuno si ponesse il dubbio su chi fosse il vero autore del post e che il mio scherzetto sarebbe stato subito “sgamato”. E invece ci siete cascati in canti (sulla sua pagina FB mia moglie riceve complimenti per quanto ha scritto, datti una regolata).

      Spero mi perdonerai per questa colossale presa in giro. A mia discolpa posso solo aggiungere che, seppur partorita dalla mia fantasia, ciascuna delle parole scritte sarebbe potuta uscire dalla sua bocca in quanto lei odia veramente il caldo 😀

      1. Maledetto! Lo sapevo!
        Ahahah! Se hanno fatto i complimenti a tua moglie…hai fatto centro, amico!
        Scherzo meraviglioso, non c’è che dire. Ti faccio i miei più sentiti complimenti. Come dicevo, lo stile gridava Lapinsù ad ogni virgola, eppure l’hai scritto in maniera talmente credibile, che abbiamo dovuto per forza crederci. Hai pensato proprio a tutto.
        Fenomenale. Applausi.

        1. Ma sai in realtà è stato tutto così estemporaneo che non credevo qualcuno avrebbe dubitato che ero io ad avere scritto il post…
          E’ proprio vero che gli scherzi migliori son quelli più spontanei e meno elaborati 🙂

        1. In realtà sulla Irina ha avuto poco da ridire: tanto sa benissimo che non potrà mai essere una minaccia per lei dato che a me non mi vedrebbe manco per sbaglio 😀

  2. In effetti anch’io mi trovo nel dubbio se si tratti di una burla magistralmente orchestrata o dell’effettivo colpo gobbo della signora Lapinsù. Nel primo caso applausi per la trovata, nel secondo saluti e ossequi madame.

    1. Cara blackgrrrl confesso anche a te il mio peccato: trattasi di burla, nata per gioco più per stuzzicare la mia fantasia che altro, ma più convincente di quanto mi sarei mai immaginato!
      Spero mi perdonerai 😀

        1. oh si, lei odia il caldo in maniera viscerale e dopo la gravidanza la sua intolleranza è esponenzialmente maggiorata.
          Di contro io vivrei all’equatore, quindi capirai come la convivenza si faccia molto dura in questo periodo ehehehehe

          1. io non ho una gravidanza alle spalle ma l’intolleranza è gia alle stelle così, non oso immaginare. Per me è gia una superdonna per aver sopportato simili condizioni meteorologiche XD dille che comprendo il dramma

          2. ed io che sopporto i suoi lamenti da aprile e devo resistere almeno fino a settembre, che cosa sono????
            😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀

          3. allora avrò cura di non farvi mai incontrare: la vostra unione potrebbe causare cataclismi irrefrenabili, magari una nuova glaciazione 😦

          4. vade retro!
            non c’è cosa più peggiore del sodalizio tra femmine volto a far impazzire un povero uomo
            vade retro!

  3. Ho l’impressione che, se l’autrice è davvero la moglie, Lapinsù la prenderà con il suo solito umorismo, e architetterà qualcosa di epico per controbattere.
    Comunque non guardo regolarmente Uomini e donne, ma le poche volte che lo faccio è per 2 motivi: uno è per la goduria che provo nel vedere i corteggiatori (o le corteggiatrici) che si scannano, l’altro è la volontà di vedere Tina che infiamma ulteriormente la situazione! 🙂 E il bello è che lei interviene a gamba tesa non per mettere ulteriore zizzania, ma perché proprio non ce la fa a contenersi quando si trova davanti qualcuno che non sopporta. In Tina we trust! 🙂

    1. Dal mio punto di vista l’unico valido motivo per vedere Uomini e Donne è che le ragazze partecipanti sono mediamente molto gnocche ed alcune sfiorano pure l’eccellenza. Per il resto lo considero una delle cose più aberranti mai viste in tv, peggio anche di Jersey Shore.

      1. Ah, pure Jersey Shore è un’altra chicca… quei ragazzi erano una squadra perfetta, erano uno più tamarro, divertente (spesso in modo involontario) e combinaguai dell’altro. Poi purtroppo una di loro è rimasta incinta, ed è bastato togliere una tessera perché il mosaico non fosse più quello di prima. Ma finché è durato è stato una goduria! 🙂

        1. a proposito di tamarro, oggi il fattorino che mi ha portato un pacco aveva il tatuaggio più tamarro che abbia mai visto in vita mia.
          O meglio, non era tamarrissimo il tatuaggio in sè, che comunaue lo è, bensì il posto dove se l’era fatto.
          Il tatuaggio era quello di un bacio lasciato col rossetto e se l’era fatto sulla guancia sinistra, proprio in mezzo…
          Non avevo mai visto un tatuaggio in quel punto e benchè io ami i tatuaggi, sul viso non si può proprio vedere.
          Ecco, sto ragazzo sarebbe stato perfetto come personaggio di Jersey Shore eheheheh

          1. Dammi retta, quello non vede una passera da tempo immemore: se fosse davvero un tombeur de femmes, non avrebbe bisogno di sottolinearlo con un tatuaggio così machista e tamarro.
            Anch’io in questi giorni vedo tanta gente tatuata: o meglio, probabilmente la vedo tutto l’anno, ma adesso che è Estate la gente gira nuda e quindi si nota più facilmente.
            In particolare noto tante donne con le braccia e le gambe tempestate di tatuaggi minuscoli. L’effetto ottico da lontano è orrendo, sembra che abbiano tanti ragnetti che gli zampettano a caso per il corpo. Molto meglio pochi tatuaggi, ma di dimensioni più grandi. A proposito, ve lo siete fatto poi il tatuaggio tu e tua moglie?

          2. No, non lo abbiamo più fatto.
            Lei è restia e siccome mi piacerebbe farlo insieme sto aspettando che si ravveda.
            Se poi proprio non vorrà più farlo, vorrà dire che farò da solo 🙂

            A proposito di tatuaggi, anche io ho notato un fiorire di disegni sulla pelle come non mai e noto che spesso il cattivo gusto dilaga. Però vabbè, ognuno è padrone della propria pelle ed è libero di farci quel che vuole.
            Solo che sarei curioso di vedere cosa resterà di questi beceri disegni tra 30/40 anni, quando la gravità e le rughe lasceranno la pelle liscia di oggi solo un lontano ricordo 😦

          3. Capisco benissimo le perplessità di tua moglie: anch’io, pur essendo un appassionato di body art, non mi farei mai tatuare. Perché ho una soglia del dolore fisico troppo bassa, perché ho paura delle malattie (secondo me un margine di rischio rimane anche con i tatuatori più igienisti), perché ho paura di pentirmi del tatuaggio in sé.
            Riguardo alla bellezza dei tatuaggi a distanza di tempo, secondo me dipende da due fattori:
            1) La qualità del tatuaggio: se il tatuatore usa i giusti materiali ed è abbastanza bravo, il suo lavoro rimarrà bellissimo anche dopo decenni. Ad esempio, un amico di mio padre si è fatto tatuare l’Inferno di Dante sulla schiena quand’ero bambino: ho rivisto quel tatuaggio pochi giorni fa perché si è messo a torso nudo ad una grigliata, ed era ancora perfetto.
            2) La bellezza del disegno. Ad esempio, i tatuaggi di Dan Hazelton sono delle vere opere d’arte, e quindi secondo me verranno percepite come capolavori anche tra molto tempo.

          4. ai tuoi 2 punti, che condivido pienamente, io ne aggiungo un terzo: l’invecchiamento delle.
            Vedo tanti ragazzi e ragazze tatuarsi il ventre opppure l’interno dell’avabraccio, oppure il costato: queste zone del corpo risentono dell’età e quando qualche chilo di troppo o qualche ruga avranno fatto capolino, chissà cosa resterà dei disegni originali, per quanto belli fossero?

    1. Come scrivevo a Zack, del post originale (quello con i 10 motivi per cui io effettivamente adoro il caldo e l’afa) l’unica cosa rimasta invariata è l’immagine di copertina: non potevo rinunciare alla Irina 😛

  4. Tanto di cappello amico Lap, tanto di cappello!
    Ammetto che pure io ho creduto veramente che Madame Lapinsu si fosse intrufolata nel tuo blog per stravolgere il tuo articolo.
    Se non fosse che sono arrivato tardi e che nei commenti è già stato svelato il grande mistero, avrei continuato a crederci e commentato di conseguenza 😀

    Se è vero però che le parole scaturite dalla tua penna sono le stesse che potrebbero essere pronunciate dalla tua signora, allora mi tocca essere dalla sua parte perché io O-D-I-O con tutte me stesso il caldo!
    Odio l’afa, odio il sudore, odio la puzza del sudore degli altri, odio dover andare in giro con gli occhiali da sole, odio la luce accecante che emette il sole, odio il SOLE in generale, odio dover mangiare il gelato in fretta per evitare che mi coli su tutto il braccio, odio il modo in cui la mia auto si trasforma in un forno a quattro ruote, odio appoggiarmi da qualche parte [muro, ringhiera, cancello, ecc] e beccarmi un’ustione di quinto grado, odio il sapore di sale e il sapore di mare, odio gli insetti, le zanzare e i mosquitos, odio bruciarmi ed essere costretto ad abbronzarmi [sono uno di quelli che come mette piede fuori casa si è già bello che abbronzato….], odio vedere i bambini in vacanza perché ora sono “adulto” e mi tocca lavorare anche d’estate, odio la birra calda, odio l’acqua calda, odio dovermi lavare tre volte al giorno, odio quel rumore tipico del caldo infernale, quella a mo di sonaglio che si sente di solito nei film western e che non ho mai capito da dove provenga e come mai ci sia anche in piena città…..
    Insomma io l’estate non la sopporto e quando posso emigro verso climi più gelidi quindi mi spiace a sto giro sono #TeamMadameLap 🙂

    1. Caro amico mio, la tua intemerata contro il caldo mi fa vacillare.
      Mi sento sempre più solo, circondato da freddofili che vorrebbero vivere in un mondo ghiacciato e senza sole.
      eheheheheh
      Sai qual è la cosa buffa? Che tutte le ragioni che tu adduci per spiegare l’insopportabilità del caldo, io le potrei sbandierare con orgoglio in quanto fattori ultra positivi e motivi di goduria.
      Quant’è vario il mondo…
      E comunque, questo TeamMadameLap sta facendo proseliti così in fretta da farmi sospettare che a breve mi pentirò amaramente di questo post eheheheheh

  5. Comprendo e “spalleggio” tua moglie: meglio 20 coperte addosso che questo caldo da deserto del Sahara 😉
    E ribadisco che è una santa a sopportarti!
    Mchan

    1. Stavolta chi sopporta sono io, mchan!!!
      E’ lei che si lamenta già da 3 mesi e proseguirà per almeno altri 2…
      E comunque vedo anche tu sei una freddofila… più che in minoranza ormai mi sento proprio isolato 😛

  6. Lapinsu è un uomo buono o meglio, l’uomo che sta dietro il blog di Lapinsu è un uomo buono, che ama la sua famiglia ed i suoi amici, che si sveglia prestissimo la mattina, per assolvere ad i suoi doveri di padre (attività che svolge con quel mix lodevolissimo di piacere e senso del dovere), ma anche di blogger.

    Lapinsu è anche un lavoratore, onesto, inflessibile con sé stesso, più di quanto non lo sia con gli altri e mette una cura particolare in tutto che fa, che non vive mai (MAI) alla giornata, anche quando gli piacerebbe, perché sa che non sarebbe giusto, perché essere facilone (approssimativo) lo renderebbe meno attento e rischierebbe con il suo agire di rovinare le sue creature e tra queste, ovviamente, il suo blog.

    Il blog di Lapinsu è un figlio, di quelli nati in provetta, voluti, magari modificatisi in itinere (ma nemmeno tanto), che Lapinsu cura in ogni dettaglio, limandolo, correggendolo, arricchendolo, senza mai tuttavia uscire da quel seminato di tradizione e compostezza che gli permette di considerarlo ancora un gioco (un divertissement) e non una professione, negando ogni improvvisazione pura e semplice, frenando e aggiustando ogni guizzo improvviso con la cura e la meticolosità dell’orafo, rendendo di fatto il suo sito un portale di giochi e sentimenti curato molto più di altre pagine simili e professionali.

    Lapinsu è marchigiano e non ho mai avuto il piacere di incontrarlo, ma i suoi scritti parlano per lui e non parlo certo delle dichiarazioni sui social (strumento usato ma non amato dal nostro, nel quale l’animo del giornalista, quello di indagine o l’editorialista colto, rifiuta ogni improvvisazione).

    Mi sto spingendo troppo oltre con l’immaginazione, ma posso vedere davanti ai miei occhi anche il suo rapporto con il denaro, accorto anch’esso, di chi non è nato con la camicia e di cetto ha sudato ciò che possiede e che giustamente si gode, quando ritiene che lo sforzo economico lo giustifichi, ottenendo il meglio, ma mai il troppo.

    Resto sul blog, dunque e su questo post, che, lo confesso con un po’ d’imbarazzo, nemmeno per una frazione di secondo ho mai pensato fosse stato scritto e nemmeno immaginato da altri che non da Lapinsu stesso: è il suo blog questo, la sua creatura ed altri padri non sono ammessi, forse qualche parente stretto può transitare ma sotto un controllo talmente vigile che nemmeno una briciola o una goccia di essenza di altri potrebbe cadere su queste pagine.

    Lapinsu vede, ascolta, ride e pensa ed ogni messaggio è curato nei minimi dettagli, compresi quelli in cui decide (questo il segreto, ossia la capacità di decidere di “lasciarsi andare”) di essere prolisso o serio o all’opposto ironico, triviale, basso, carnascialesco e poi di nuovo alto, lirico, appassionato.

    Scorriamo su questo blog un’armonioso alternarsi di toni e ritmi, mai striduli, a volte appositamente eccessivi, ma sempre con la coda dell’occhio che segue la traiettoria del sasso lanciato,. per vedere che non colpisca qualcuno che si possa far male: ci sono stati episodi in cui alcuni toni contrastanti sono entrati in collisione nello spazio commenti, con persone che si sono sentite colpite dalla tracotanza del codice sarcastico (laddove c’era, perché è presente solo in alcune pagine), ma il fuoco (la rabbia) di chi si è sentito ferito (parliamo di orgoglio e cocciutaggine del lettore, mai di libero pensiero, si sappia, che è invece sempre appannaggio del suo creatore) è stata subito spenta sotto una marea di umanità sincera, che ha travolto e soffocato ogni negatività.

    Lapinsu è un uomo buono perché tutto il suo lavoro di blogger, di recensore, di critico, di commentatore, di fustigatore di costumi (minima moralia) non è mai fatto per arricchimento personale o per vanagloria, ma è il suo modo di comunicare con il resto del mondo e di esprimere il suo immenso amore per il prossimo.

    Non volevo e non potevo commentare un post come questo in modo diverso: anche un cieco si accorgerebbe che l’idea di base deve essere scaturita in Lapinsu, in modo quasi inconscio, come reazione per i tanti (troppi) post in cui nel web si inneggiava al freddo come antitesi al caldo afoso, in cui le persone fingevano di schierarsi per una fazione o per un’altra, così come è evidentissimo che il primo pensiero (quello impulsivo) di sbeffeggiare e perculare questi fautori dell’anti-estate sia stato subito sopito ed alleggerito dall’idea successiva (quella del potente super-io di Lapinsu) di comprendere nel post entrambe le ragioni e di dare ad entrambe due personalità inattaccabili, ovvero la sua e quella della consorte, in una sorta di compromesso che nemmeno Re Salomone avrebbe potuto creare: quando di fronte a lui stavano due contendenti, egli disse al primo che aveva ragione, quindi, dopo aver ascoltato il secondo, diede ragione anche a lui e poi, alle osservazioni polemiche di un terzo presente, che lamentava come non potesse dare ragione ad entrambi, perché era impossibile, Salomone replicò che aveva ragione anche lui.

    Un genio e non parlo di Salomone, ma di Lapinsu.

    1. Nel tuo commento kasabake hai scritto tutte cose vere, come se avessi potuto leggere i miei pensieri più inconsci: il mio modo di rapportarmi alla famiglia, al lavoro, al denaro, a questo stesso blog. Kasabake hai fatto centro in ognuna delle Tue riflessioni ed escludendo che tu abbia capacità divinatorie, le uniche possibilità restanti sono due:
      1. il buon kasabake ha nascosto una cimice non già in casa mia, bensì proprio nel mio cervello
      2. il buon kasabake ha raggiunto le vette di acume che solo il nostro comune eroe Sherlock Holmes può vantare di aver toccato

      Ma prima di tutte questo, leggendo il tuo commento ho avvertito potente un nodo alla gola, che saliva poggiandosi, pesante, proprio sotto al naso. Chiamala commozione, se vuoi. Io preferisco chiamarla armonia.
      Una delle parole di etimologia greca che preferisco è EMPATIA (e di fatti la uso spesso, anche nel blog) inteso nel suo significato letterale e primordiale: condivisione di sentimenti, ossia capacità di provare le stesse emozioni che prova un’altra persona (empatia passiva) o capacità di trasmettere le proprie emozioni ad altra persona (empatia attiva). Ecco, leggendo il tuo commento sono stato travolto da una leggerissima e piacevolissima ondata di empatia, quella che ha unito i tuoi pensieri ai miei e i miei ai tuoi.

      Non so cosa sarà di questo blog tra qualche anno (magari lo avrò abbandonato e non scriverò più, magari sarà diventato il mio mestiere), so comunque che oggi come in questo prossimo futurò sempre sarò grato a me stesso di aver iniziato (ormai 4 anni fa) quest’avventura perchè mi ha dato l’occasione di conoscere persone eccezionali, la cui cultura la cui brillantezza e la cui intelligenza mi hanno arricchito come poche altre conoscenze della mia vita.
      Persone come te, kasabake!!!!

      1. La commozione l’ho provata io e la provo ogni volta che mi descrivi più intelligente ed accorto di quanto io non sia, perché ciò che sembra capacità intuitiva è solo passione sincera che provo per un essere lontano chilometri ma che ho cominciato da tempo a considerare amico.

        In fondo la capacità di entrare in empatia la si prova in particolare proprio con gli amici, a cui si aprono le porte del nostre animo, sapendo che da esse entrano tantissimi segnali non scritti e non detti, chiarissimi per chi vuole prestare attenzione ed oscuri per chi invece ha deciso di chiudersi.

        La cosa più bella è che nessuno paga l’altro per dire tutto ciò, ma è spontaneo e penso sia proprio per questo che funziona…

        L’efficacia di questa finta lettura del pensiero mi ricorda la leggenda popolare, molto in voga in Emilia-Romagna, secondo la quale alcune persone (laiche ma in contatto diretto con il divino) avrebbero sin dalla nascita la capacità di curare, con il solo tocco della mano, i malati del “Fuoco di S. Antonio”, meglio noto come la malattia della pelle “Herpes Zoster”: ebbene, secondo la leggenda, queste persone (ce ne sono svariate nelle periferie e nei piccoli paesi) guariscono chi è affetto dal malanno attraverso una procedura che si chiama “segnatura” e proprio facendo un “segno” con la mano sulla parte malata la guarirebbero;  tuttavia, questa capacità taumaturgica miracolistica viene inficiata e scompare persino se il guaritore si fa ricompensare in qualche modo (denaro o beni materiali), mentre sono consigliate donazioni in denaro alla parrocchia (che strano connubio che da secoli esiste tra paganesimo e cattolicesimo nelle campagne!).

        Ecco, miracolo senza scopo di lucro, questa la nostra amicizia!

        Buon compleanno, fratello!

        1. L’intelligenza di per sè non è una virtù: è solo un strumento, come il coltello.
          Può essere usata bene, magari per tagliare una gustosissima fetta di prosciutto di Langhirano, ma può anche essere usata per tristi obiettivi e non ho bisogno di portare esempi particolri, basta vedere cosa sia successo ieri in Francia.
          Tu kasabake, non solo sei intelligente quindi, ma soprattutto sai mettere a disposizione le tue conoscenze e il tuo modo di pensare a chi ti sta intorno, a chi ti frequenta, arricchendo in maniera costante e sempre rinnovata. Ecco, questa è una virtù, non l’essere intelligente. E non ti schernire, amico mio, perchè fai solo torto a te stesso.
          E la tua ermenauticissima e gustosissima citazione sull’herpes zoster e le segnature dei presunti guaritori nè un fulgido esempio.

          Ad maiora, amico mio. Perchè la nostra amicizia è più di un miracolo: è un dono. E son lieto di poterlo scartare ogni volta che ci scateniamo nei nostri commentarii su WordPress!!!

          1. Grazie amico.
            Mi tengo stretti i tuoi complimenti e le tue bellissime parole, soprattutto perché sono evidentemente, palesemente, chiaramente sincere ed è questa una cosa splendida!

          2. Prima o poi, caro Kasabake, dovremo dar sfogo concreto a queste nostre ermenautiche interazioni, abbandonando (solo per un attimo) il salotto buono di WordPress barattondolo con l’umido e rumoroso segno del tavolino di un pub, sormontato da più pinte vuote di birra di quanto saremo poi in grado di ricordare…

          3. Oddio, mi accorgo solo ora che è sparito un pezzo dal mio commento precedente, proprio questo a cui tu hai appena risposto…
            In particolare non è andata online la sezione in cui ti preannunciavo che stavo preparando per questa estate un giochino sul mio blog che avrebbe coinvolto un sacco di persone tra le quali ovviamente tu non potevi mancare!
            Siccome nei mesi ho sviluppato una vera idiosincrasia nei confronti sei tag Game, soprattutto per le loro implicazioni stile catena di Sant’Antonio, sto cercando la formula giusta per coinvolgere i blogger che mi stanno più simpatici e contemporaneamente per allontanare qualsiasi accusa anche pretestuosa di meccanismo pubblicitario.
            La cosa che mi sta divertendo di più è la parte testuale e narrativa, quella in cui ho messo vari blogger in situazioni romanzesche.
            Il poeta ci ha insegnato che la materia è sorda alle intenzioni dell’arte e quindi non so se questo gioco alla fine vedrà la luce nei tempi e nei modi che ho previsto, Ma in ogni caso mi sto divertendo a sufficienza anche solo nel pensarlo e nello scriverlo.
            Tutto questo ha nulla a che fare con la tua speranza di proseguire il nostro rapporto al tavolo di una birreria?
            No è sì.
            Qualche settimana fa, io e Zack abbiamo avuto la necessità di scambiarci i rispettivi numeri di cellulare personale.
            Nulla di strano, penserai eppure aver sentito la vera voce di Zack e aver lui sentito la mia ha reso ogni cosa che da allora scriviamo nei commenti l’un l’altro completamente diversa per sempre e non tanto nelle singole parole o .chaggettivi o complimenti che ci facciamo, quanto per il valore che ognuno di noi due da ad essi.
            Ho scritto questo commento dettandolo al telefono, non ho idea quindi di cosa apparirà!

          4. Caro amico, questo tuo gioco già mi stuzzica ed incuriosisce ancor prima di scoprirlo. I paletti entro cui l’hai confinato e le caratteristiche che ci stai creando attorno sono interessantissime.
            Non vedo l’ora di accoglierlo e sarò lieto di poter partecipare anche io!!!

            Hai ragione quando dici che scoprire la voce e conoscere di persona qualcuno con cui prima si ha avuto un rapporto solo epistolare o virtuale cambia il rapporto portandolo ad un livello successivo, più normale forse in quanto reale.
            Mi è capitato talvolta in passato e spesso col lavoro. E’ una sensazione strana, che non saprei descrivere così su due piedi, non necessariamente positivo o negativa, semplicemente strana, come aver fatto un percorso al contrario ed al buio che ci costringe ad adattare i nostri pre-giudizi e le nostre pre-idee alla realtà finalmente svelata.
            E’ un gioco anche questo, alla fine dei conti 🙂

          5. Hai creato una metafora meravigliosa e che spiega quello che ho provato più di mille parole.
            Non volevo rispondere immediatamente al commento perché avevo da fare ma sono rimasto folgorato dall’efficacia di quanto avevi scritto, dovevi saperlo!

          6. Madame Lapinsù mi bacchetta sempre perchè anche nei dialoghi domestici sono solito introdurre ardite metafore.
            E’ più forte di me, non mi posso trattenere.
            E son lieto di vedere che almeno ogni tanto ne azzecco qualcuna ahahahahah

          7. Proprio oggi ho finito di vedere la seconda (e ultima) stagione.
            Show carino ma poco pungente.
            Delizioso il personaggio di Jarvis (D’Arcy è bravo, c’è poco da fare), sempre bella la Atwell, fascinosa l’ambientazione nell’immediato dopoguerra. Ma tolti questi fattori lo show offre ben poco: il voto finale che ho assegnato alla serie su imdb è 7

            PS: pensavo che la tua domanda fosse legata al fatto che avessi visto i voti che ho assegnato nella colonna laterale del blog nella sezione “RSS Ho appena visto”, visto che negli ultimi giorni sono comparsi tutti i voti che ho dato ai singoli episodi, ma poi rileggendo bene la tua domanda mi sa che quella sezione lì non l’hai notata 😛

          8. Infatti no, non avevo assolutamente notato quella sezione, anche perché non sono entrato mai negli ultimi giorni nella pagina principale del tuo blog, ma solo in quella sorta di anteprima che crea WordPress.
            La tua risposta, invece, mi permetti di parlarti in serenità del personaggio della moglie di Jarvis la quale non so perché, davvero non so per quale straordinario motivo, ma ogni volta che la vedevo mi faceva in qualche modo venire in mente Madame Lapinsu…
            Un personaggio di fantasia accostato ad una persona reale, chiaramente una provocazione, ma in qualche modo anche una sorta di fantasia bizzarra ed una riflessione sul ruolo subalterno di altissimo profilo sentimentale e che in qualche modo entrambe sembrano nascondere un segreto ed essere molto di più di quello che ci fanno vedere virgola tu della vita reale è il personaggio nella fiction

          9. Ho adorato il personaggio della signora Jarvis e mi ritrovavo sempre un velato sorriso sulle labbra guardando le scene dice i due coniugi interagivano.
            Ed ora che scrivi questo commento capisco due cose:
            1. Che hai ragione, la mia Romy ha molto della signora Jarvis
            2. Mi piacevano quelle scene perché inconsciamente mi ricordavano mia moglie

            Grazie per l’illuminazione fratello ermenauta!

  7. La cosa inquietante è che sembra davvero scritto da una donna: ed è proprio qui che sta l’abilità di chi scrive. Tra l’altro in queste righe un po’ giocose si percepisce un sentimento sincero di rispetto e ammirazione verso la donna che ami, o almeno questa è la sensazione che mi ha trasmesso. Complimenti.

    1. Ti confesso che dopo aver ascoltato per anni le lamentele di mia moglie non appena viene il caldo, ormai potrei scrivere un trattato psicologico sulla meteoropatia. Figuriamoci un post ironico come questo 😛

  8. Maro’ con sto’ caldo tutti a scrivere dei romanzi…ma come vi va…
    E cmq sono fervente sostenitrice delle totali differenze di interessi perchè alla fine ci sono più ragioni per raccontarsi.

    sherafacciamociunabelladoccia

    1. Son d’accordo: le differenze aumentano le possibilità di confronto e arricchimento.
      Tuttavia ti confesso che essere costretto a dormire con 2 pigiami perchè la persona con cui convivi tieni il termostato dei termosifino al livello minimo di sopravvivenza, non è affatto facile 😀

      1. Hai provato ad abbarbicarti a lei? I corpi generano calore e il movimento che ne consegue. .. capisci amme rimette il sangue in circolo 😁
        Sheratinvitachiedereasilopoliticoaroma

  9. La cosa che adoro del tuo blog, è come riesci sempre a mantenere il tuo stile, l’ironia e la simpatia in ogni cosa che scrivi, da una recensione ad uno “scherzo” come questo, passando per le tue dichiarazioni d’amore per Springsteen.

        1. meno male che almeno tu mi capisci.
          i temporali mi piacevano da ragazzino: adoravo andare in bici con la pioggia e mi piaceva il profumo dell’aria subito prima che scoppiasse il temporale.
          oggi sono più pratico: penso che mi si bagnano i piedi, che mi fradicerò per arrivare alla macchina e che non posso portare la piccola ai giardinetti a scatenarsi 🙂

          1. ti capisco, ti capisco .. cuore di mamma che quando la sua Piccolina torna bagnata dal parco ha il suo bel daffare 😉

            sheramcoraferieggiata

          2. ma sai il problema più che altro è energetico, nel senso che la piccola deve sfogare tutte le energie: ai giardinetti il gioco è facile, ma in casa può diventare distruttiva eheheheheheh

  10. Leggevo un vecchio tuo commento su Sabato abt Black mirror. Concordo e sottolinea un vero capolavoro ma a me ha preso più di ogni altro episodio Orso bianco (2nd della sd serie): ne sono rimasta sconvolta.
    sheraciaoeh

    1. Si, Orso bianco lascia di sasso.
      A me invece quella che più ha stregato è stata
      The Entire History of You
      ovvero il terzo episodio della stagione 1: sta cosa di poter immagazzinare digitalmente suoni e immagini percepiti e poi riviverli o riprodurli per gli altri mi ha letteralmente scioccato, anche perchè sostanzialmente non è che un parossismo di quanto già avviene.
      Ora sono molto curioso di vedere cosa farà Netflix di questo gioiellino!!!!

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